Bando alle sirene e alle stronzate di mercato l’operazione Brescia è compiuta: con un gol per tempo regoliamo le Rondinelle. Una partita divertente in mezzo ad un vento che ti entra nelle ossa.
Sinisa non vuole cali di tensione, ed è lui stesso a non averne mai, facendosi pure espellere dopo aver lanciato l’acqua per aria: salterà cosi la sfida di panchine con l’amico Bobby -Gol, un vero peccato.
Le sirene di mercato non condizionano Manolo (dato ormai ad un passo dal Napoli): segna un gol e dimostra impegno per 65 minuti.
Okaka, in versione surgelata in tribuna, rassicura di voler restare a Genova, almeno fino a giugno. Ed è già qualcosa.
Intanto il gigante buono scruta dall’alto le mosse di Bergessio, finalmente libero di correre sul verde e gibboso prato di Marassi.
Gioca una buona partita, Gonzalo: impegno a profusione e facile rete (meritata) nella ripresa.
E’ netto il divario tra le due squadre. Sansone guizza nel primo tempo e sbaglia regolarmente l’ultimo passaggio, scatenando le ire di Sinisa. Trova però il rigore, ben servito da Kristicic, al 32. Rigore che Gabbiadini realizza con un sinistro angolato.
Nella ripresa entra Fedato per Sansone, acciaccato. E al 57′ è proprio il giovane esterno ad approfittare di un pasticcio di Antonio Caracciolo e a servire Bergessio, a porta vuota, per il più facile dei gol.
Si conta ancora un errore di Gabbiadini da distanza ravvicinata, un colpo di testa di Oliveira fuori di poco, una traversa di Bergessio e una al 90′ del Brescia.
Nel finale arriva la giusta passerella per il giovane Djordjevic, brillante promessa blucerchiata, che oggi ha dimostrato di avere buona tecnica, pur non riuscendo a rendersi troppo pericoloso.
Finisce 2-0, gli ottavi sono conquistati.
Ora in Coppa affronteremo l’Inter: noi ci crediamo.
2 commenti
Chi ha visto la partita in tv come me e il successivo speciale di Rai Sport (Zona 11), ha potuto assistere a uno spettacolo indegno e deprimente di Marco Mazzocchi (vestito come il pagliaccio che è) & Company (Materazzi,Somma e altri falliti del calcio) nel minare e di fatto smantellare a parole (per fortuna) una squadra di calcio che sta facendo fin qui benissimo. Alcune delle perle dei pirla: “Ferrero? Non ha i soldi e non capisce nulla”…”Okaka e Gabbia via sicuro, ci sono le casse da riempire”…”.poi a giugno Obiang, Eder Soriano vanno via per il bilancio”. Il tutto condito con battutine da prima elementare e risatine da ebeti. Meno male che alla fine dello spazio dedicato alla Samp, qualche utente su Twitter li ha apostrofati come meritano “INDEGNI”!
Vergognosi come il 90 % dei giornalisti burattini.
A sentir loro l’anno prossimo giochiamo con Souness e Trevor Francis e in porta Bistazzoni.
Bene ha fatto Okaka a smentire, ma dovrebbero farlo anche le società.