“Speravo de mori’ prima di finire”- ha detto Totti, assolutamente poetico, assolutamente Maestro.
Il tempo non si è fermato, chi voleva cristallizzare (Totti primo fra tutti) la carriera di una Leggenda vivente come er Pupone oggi resterà deluso. Alle 19,50 si è chiusa l’ultima e personale pagina di uno dei più grandi immensi giocatori del calcio italiano, reso leggendario dall’attaccamento ad una maglia che ha amato da quando era bambino e dagli ultimi anni di carriera epici.
Francesco Totti ha unito più generazioni di tifosi, ma in qualche modo incarna nel tempo quegli ultimi residui di poesia all’interno di uno sport che vive troppo spesso di business e personaggi squallidi.
“Il calcio continua a voler essere l’arte dell’imprevisto” – sosteneva lo scrittore Eduardo Galeano. E Totti ha portato in campo l’arte e la grandezza dell’imprevisto con la sua visione di gioco da marziano, la capacità di far saltare ogni schema con l’estro, la fantasia e la sua incredibile capacità tecnica.
“Il calcio è un linguaggio. Con i suoi poeti e i suoi prosatori”. Questo era il pensiero di un altro scrittore amante del football, come Pier Paolo Pasolini. Totti è stato un poeta del calcio, uno dei pochi. Al di là della maglia che ha indossato: merita gli applausi dovuti e obbligati, quando cala il sipario sull’opera di un autore leggendario
11 commenti
Boh davvero non vi capisco, celebrare Totti senza essere romanisti e’ incomprensibile. Si parlasse di esempi di rara sportività quali Maldini o Del Piero, o fulgidi campioni in azzurro come Roberto Baggio condividerei in toto. Ma lui simbolo solo della romanità, che scansò più volte la convocazione in Nazionale per falsi infortuni, che sputò in faccia a un avversario in mondovisione agli Europei e urlo’ 4 vaffanculo in faccia a un arbitro reo di avergli intercettato un passaggio….. Siamo su Romageneration?
Ah, oggi credo sia stata l ultima di Angelo Palombo in maglia blucerchiata, solo 300 e rotte presenze con la Samp. Però lui era scarso vero? Celebriamo Totti. Ovviamente sperando che venga a dar da mangiare ai piccioni del Ferraris il prossimo anno, ma per favore!!!!!
Bravo Mikp purtroppo siamo in Italia le brave persone chi se le fila noi celebriamo le legere poi il massimo è farlo su una pagina dove si dovrebbe parlare solo di Samp ma qui i Mea culpa non esistono tutti saccenti e permalosi o ti adegui al sistema o sei un marziano magari anche un po’ rompiballe.
Mah…in un blog spesso irriverente anche verso i nostri questa celebrazione di un personaggio che nulla centra con noi è quantomeno bizzarra, comunque se non erro Palombo ha ancora un anno di contratto…
Concordo, e ce ne sarebbero altre come un calcio a Balotelli durante una finale di Coppa Italia che neanche tra ubriachi nella terza categoria di un tempo che fu…
Cassano non ha mai fatto nulla di tutto ciò, é sempre stato uno dei calciatori più corretto di tutta la serie A, ha solo preso calci, non ha mai simulato un fallo.
E bravo tottino, ti fanno pure eroe per essere stato bandiera… ma é stato comodo fare il reuccio tra le mura amiche e col super ingaggio.
Grande calciatore, grande 10. Ma non si è mai confrontato con una realtà che non fosse “casa sua”, non una città, pubblico, compagni dove conquistarsi un “posto” autorevole; tutto conosciuto, familiare, amichevole; tutto perdonabile. Anche la pubblicità per le scommesse.
Calciatore immenso, il più grande della storia del calcio italiano per gol segnati dietro a un certo Silvio Piola.
Condivido l’idea di dedicargli un pezzo. È vero che in campo non è mai stato questo grande esempio di sportività, ma in un calcio come quello di oggi – dove si cambia maglia per una manciata di zecchini in più – non si può che ammirarlo. Ha rinunciato al Milan e al Real Madrid, autocondannandosi alla mediocrità della piazza giallorossa e negandosi la possibilità di lottare per il Pallone d’oro. Non esagero. Prima dell’esplosione della diarchia Ronaldo-Messi, France Football ha premiato calciatori ottimi ma non fenomenali (Owen, Nedved, Schevchenko). Giocando nel Real nel post-Zidane Totti avrebbe potuto lottare tranquillamente per il P d’O. 250 reti segnate con la stessa maglia: basta questo numero per capire la grandezza di questo signore. Addio Totti!
Non entro nel merito della scelta di celebrarlo su Sampgeneration, ognuno sul proprio blog scrive un po’ ciò che vuole, giustamente.
Totti a me piaceva proprio perché ogni tanto sbroccava, perché a volte giocava sporco, perché non è finto come certi giocatori moderni, che calcolano anche la singola entrata pensando a possibili futuri contratti e leccano culi a destra e manca. Balotelli quel calcione se lo era meritato, tanto per dirne una.
Guadagnava da far schifo ma andandosene avrebbe guadagnato il doppio o il triplo.
Mancanza di coraggio o amore sincero per i propri colori? Boh, non lo sapremo mai.
In ogni caso son pochi quelli che rinunciano a soldi facili, di questi tempi.
Non ha rinunciato a soldi (arrivati a certi monti ingaggi 1 altro milione non fa molta differenza); ha semmai evitato palcoscenici che non ti perdonano niente e sfide che richiedono nervi d’acciaio.
Lasciare è un momento emozionante e ieri lo è stato. Ma non scambierei l’emozione per un sipario che si chiude su una carriera e la storia d’amore con i tifosi, con scelte coraggiose e sofferte che non mi pare davvero ci siano state, anzi il contrario: sicurezza e calore del proprio ambiente.
Noi abbiamo avuto in casa un genio, un artista del calcio, ma incapace di affrontare certi terreni e mantenere livelli di eccellenza per mesi o per anni. Per noi un privilegio per lui un porto sicuro.
Aggiungo che stare a vita nella Roma, una squadra che potenzialmente ogni anno può vincere lo scudetto o quantomeno lottare per la Champions non mi sembra questo grandissimo sacrificio, poi che tecnicamente sia stato un mostro credo che nessuno possa negarlo…
Scusate se lo dico.. Ma che moralismi del cazzo in sti commenti. Non celebriamo Totti perché sputava o mandava affanculo?? Ah ah ma si parla di calcio, mica di premi nobel. Guardatevi il nostro parlamento se volete scandalizzarvi. Totti è stato sicuramente un gran calciatore, il resto son fuffe. Magari non il più grande ma sicuramente tra i più talentuosi degli ultimi trent’anni. Poi parlare di quanto guadagna.. Mah, sembrano i discorsi che si fanno dal parrucchiere.