Onore a Modibo, sei partite nel finale di campionato che sono valsi una stagione intera. Impegno, fisicità, potenza ebanica. E’ notizia di oggi che Diakitè lascerà quasi certamente la Sampdoria: il suo contratto non sarà rinnovato, questa la scelta a cui è orientata la società.
Di Modibo ricorderemo lo stile grezzo ma perfettamente funzionale ad una squadra impegnata a lottare per la salvezza.
Uno stile lontano anni luce da quello di alcune fighette inguardabili, scese in campo lo scorso anno con la nostra maglia.
Il momento più alto per Diakitè, nel corso di sei partite gagliarde, è stata la rete fondamentale contro la Lazio, realizzata con una non precisata protuberanza. Probabilmente un colpo di membro di Modibo sulla linea di porta sancì la nostra agognata salvezza.
Diakitè era stato scelto da Montella per la seconda parte di stagione, come rincalzo di una difesa che doveva avere in Ranocchia il suo punto di forza.
Ebbene, Modibo è valso cento Ranocchia.
Il difensore francese non rinnoverà il contratto con la Samp. Ci dispiace molto, i dirigenti opteranno per altre soluzioni.
Ma ti ricorderemo Modibo Diakité. In bocca al lupo per la tua carriera!
6 commenti
Giusto, è stato uno dei migliori lasciamolo partire, non ho parole. Vedo che Montella ha le idee molto chiare e la società lo avvalla. Voto 2 pure qui.
Se dovesse arrivare Castan e partire Silvestre un pensierino alla riconferma lo farei
Allenatore con i tacchi, giocatori con le calze a rete! Fanculo montella, iachini dove sei!?
Iachini è a Udine, e Montella pare destinato al Milan, a 15 giorni dal ritiro…roba da matti!!!
vabbè con pioli o giampaolo gia’ pronti non mi sembra sto dramma…………………
Andatevi a leggere la carriera di Giampaolo, ha sempre fatto bene solo l’anno successivo a chi già aveva fatto bene (come quest’anno dopo Sarri), ma venendo esonerato subito l’anno successivo. Quando invece è partito per iniziare un progetto è durato qualche mese prima di essere esonerato.
A sto punto spero Pioli, ma per quanto non volessi la conferma di Montella (ma la decisione la volevo a maggio non ora), denota la confusione e l’approssimazione della società, che continua a raccontarci bugie su bugie.