Il dubbio incalza, anche perché il presidente Garrone nelle ultime uscite pubbliche ha risposto in modo vago. “Per ora Mihajlovic me lo tengo stretto, pensiamo a salvarci, non lo forzo a rimanere”.
Quella di non “forzare a rimanere” è stata una politica spesso “abusata” dalla nostra società: non è stato forzato a rimanere Poli, non è stato forzato a rimanere Pazzini. Non si forza nessuno, quando chiama una grande squadra, i nostri giocatori prendono armi e bagagli e cambiano orizzonti.
Su questo verso, se iniziassimo a farci pagare adeguatamente per le cessioni sarebbe già un grande passo!
Ma il caso Sinisa è differente.
Mihajlovic è arrivato dalla Serbia dopo aver toppato il percorso di qualificazione mondiale (la Serbia non si è qualificata), e reduce da stagioni italiane poco soddisfacenti (tralasciando quella celebre e ormai lontana a Catania, quando il Cibali si era trasformato nella Bombonera e Maxi, gallina infernale, siglava a ripetizione sul campo e con Wanda).
Quando è arrivato da noi, le quotazioni di Sinisa come allenatore di club erano molto in ribasso.
Ma Edoardo, bisogna sottolinearlo, dopo tanti abbagli di mercato ha puntato dritto per dritto su di lui e ha fatto la scelta migliore al mondo: senza dubbio è stata la mossa migliore da quando Edo ha assunto la presidenza.
Nelle settimane seguenti, come ben sappiamo, Mihajlovic ha miracolato la nostra squadra e le sue quotazioni di tecnico sono schizzate a vette siderali.
A memoria d’uomo non si ricorda un altro allenatore capace di trasformare una squadra così tanto e in così poco tempo.
A memoria d’uomo non si ricorda un tecnico (coadiuvato alla grande da Sakic e De Leo), capace di prendere un’Armata Brancaleone con le pezze alle pudenda e trasformarla in una macchina da guerra, predisposta alla distruzione dell’avversario (come la Samp degli ultimi mesi, che non guarda in faccia a nessuno).
Ma se c’è una cosa che Edoardo Garrone ha capito negli ultimi anni è che nel calcio non esistono punti fermi. I giocatori (e anche i tecnici) sono mutevoli. I contratti valgono quanto un fico secco. Basta la chiamata del milionario di turno (ma Garrone non lo è?) e il doriano per la pelle saluta la compagnia e si dirige verso altri lidi.
Dunque la situazione Sinisa si sta delineando in modo abbastanza chiaro.
Anzitutto la questione del rinnovo automatico del suo contratto in caso di salvezza della Samp è una palla colossale.
Non esiste questa opzione. Esiste un contratto che dura fino al 2015 e stop.
E Sinisa lo onorerà con piacere e orgoglio, anche se non arriveranno rinforzi dal mercato estivo. Stando alle parole di Garrone (Braida o non Braida) gli acquisti saranno ancora di basso profilo, perché il prossimo anno dovrebbe essere il secondo (e si spera ultimo) anno di austerity per le casse blucerchiate, che devono ancora rientrare dei soldi sperperati nelle ultime stagioni, con l’acquisto delle varie pippe che avevamo sul groppone.
Dunque grandi rinforzi anche per la prossima stagione non ne arriveranno. Ma Sinisa si è dimostrato abile a organizzare al meglio una squadra senza grandi campioni, a farla navigare in acque più che tranquille.
La sostanza è questa: Sinisa resterebbe con gioia e professionalità in blucerchiato fino al 2015, continuando a sfoggiare sciarpe blucerchiate e panciotti doriani di dubbio gusto.
A meno che uno squadrone non arrivi a rompere il cazzo nel paniere.
Visto che tutte le squadre di vertice sono coperte (la Lazio è improbabile, priva dell’appeal di un tempo), resta la concorrenza micidiale dell’Inter, di cui Mihajlovic si professa tifoso.
Siamo dunque nelle mani della sanguisuga Thohir, il mecenate della pornografia d’autore. Se Thorir vuole Mihhajlovic, Sinisa se ne andrà al mille per mille.
Siamo nelle mani del magnate indonesiano, della sua poca voglia di tenere Mazzarri (che non lo fa divertire come un bel pornazzo di qualità) e la sua smania di riportare i nerazzurri ai vertici del campionato. Noi allora gli diamo un consiglio disinteressato: Thohir, punta sul tuo vecchio pallino De Boer. E’ giovane e cazzuto: è l’uomo fatto apposta per te!
Fidati, Thohir, con l’olandese sarà calcio champagne.
3 commenti
Se Sinisa andasse via il prossimo anno sarebbe una grossa perdita. Ma per ora pensiamo a quest’anno. Io poi sono fiducioso che resti! Sinisa ha fatto bene da noi ma non ha mai allenato una grande, forse thohir vorrà puntare su un allenatore già affermato tra i top club!
(ma Garrone non lo è?)……..su questa frase ci sarebbe da fare un dibattito. Fermo restando che ognuno è libero di fare come crede.
c’è poco da dibattere…lo è, ma non vuole cacciarli nella Samp…d’altronde i soldi sono suoi…