E all’improvviso, in mezzo ad una settimana tumultuosa, fra la sconfitta col Frosinone e le voci di cessione (smentite) della società, arriva come un balsamo o una cascata d’oro la nuova perla di Manolo Strimpelli, più che un musicista un vero monumento blucerchiato.
Se mai cambiassimo presidente, e Gianluca Vialli titubasse, bisognerebbe organizzare una petizione per nominare Manolo presidentissimo indiscusso e totale dell’UC Sampdoria.
La nuova perla del cantore blucerchiato (altro che Sanremo), si svolge a Pra, nel “paese del mortaio” dove “si vendemmian foglie verdi”.
Qui c’è un luogo spensierato, un’osteria dove si tracanna Vermentino in nome dei colori blucerchiati. E soprattutto va in scena un gran ballo di forchette: la famiglia sampdoriana se la gode e se la sgrana, danzan pure le trenette.
Fra focaccia e gamberoni c’è Badiani e Loris Boni. Poi Francesca Mantovani, Bosotin e anche Scanziani.
Insomma la poesia regna anzi trionfa nel paese del basilico, così come la grandeur blucerchiata, fra sonorità caposseliane e la citazione finale di Charles Trenet.
Chapeau Manolo, chapeau!
1 commento
Sarà…ma a me non piacciono per nulla le sue canzoni, questione di gusti, non è che se canta della mia squadra mi debba piacere per forza!