Il grande Shkodran Mustafi ha coronato un’annata da grande difensore con la convocazione in Nazionale. E stiamo parlando della Germania, una delle squadre più forti al mondo, non una nazionale di secondo piano, dove spesso vengono convocati cani e porci.
Le ultime ottime prestazioni del nostro giovane panzer hanno indotto il patinato Ct della Nazionale tedesca Joachim Low a chiamarlo per l’amichevole che si disputerà stasera a Stoccarda contro il Cile.
Shkodran partirà dalla panchina, vedremo se sarà impiegato nel secondo tempo. Ma essere entrato nella lista dei convocati è già un grande risultato.
Allora cogliamo l’occasione per invitare il presidente Garrone a usare per Mustafi le stesse parole usate ieri per Mihajlovic, vale a dire: “Teniamocelo stretto!”
Il buon Shkodran, tedesco dal sangue illirico, si inserisce così tra i papabili per il Mondiale brasiliano. Va detto che il roccioso difensore ha militato precedentemente in tutte le rappresentative giovanili teutoniche, guadagnandosi un titolo europeo nel 2009 con l’Under 17 e diventando per diverso tempo una colonna dell’Under 21 (di cui era capitano).
La convocazione di Low arriva, quindi, non del tutto inaspettata, ma a degno coronamento dei progressi mostrati nelle ultime stagioni.
Sputando sangue illirico, sprizzando sudore da ogni poro teutonico, Mustafi si è conquistato un posto da titolare fin dai tempi di Delio, mostrando un rendimento costante, a parte qualche piccola ingenuità dovuta soprattutto all’inesperienza (Mustafi deve ancora compiere 22 primavere!).
BREVE STORIA DI SHKODRAN
Il nostro difensore nasce a Bad Hersfeld il 17 aprile del ’92 da famiglia di etnia albanese. Si fa notare molto presto nelle giovanili dell’Amburgo come difensore centrale roccioso dai buoni fondamentali. Nell’estate 2009 si trasferisce a Liverpool, sponda Everton, squadra da sempre attenta alla valorizzazione dei giovani di ogni nazionalità (basti pensare a Wayne Rooney). Con i Toffees, Mustafi non gioca partite in Premier, ma solo qualche incontro in Europa (esordirà il 17 dicembre 2009 in Europa League al Goodison Park, contro il BATE Borisov). Il 3 gennaio 2012 passa alla Samp, grazie all’intuito dell’attuale capo-osservatore Mattia Baldini: esordirà in blucerchiato nell’ultima gara di campionato (contro il Varese, il 26 maggio), figurando quindi tra i protagonisti della cavalcata vincente di Beppe Iachini. Nel 2012-13, Ferrara lo impiega poco (solo una presenza da terzino destro contro il Palermo), ma con Delio la vita cambia: schierato a destra nel girone di ritorno, Shkodran totalizzerà a fine stagione 17 presenze, di cui 12 da titolare.
In questa stagione mantiene senza ansie il posto da titolare (nonostante l’avvio da tregenda della squadra), togliendosi pure la soddisfazione della prima rete in A, il 26 ottobre, contro l’Atalanta. Va ancora meglio con Sinisa: torna centrale nella difesa a 4 e, in coppia con Gastaldello, garantisce sicurezza e solidità al reparto.
Non esageriamo a dire che, attualmente, insieme al capitano forma una delle coppie centrali migliori del campionato.
Ein prosit, Shkodran!
1 commento
Era matematico che Mustafi sarebbe andato in nazionale, entro due anni sara’ titolare di una big in Europa. Mi risulta che da mesi ci siano osservatori internazionali in tribuna per lui, e Garrone gongola! Temo anzi credo sara’ il primo della lista ad essere venuto a giugno