Si torna in campo e l’avversario è di nuovo ostico: il Milan, alle prese con una stagione ancora deludente.
Non stanno convincendo, i rossoneri, prigionieri del lunatico Balotelli e di una difesa che concede sempre troppo agli avversari. Allegri ha la perenne aria ottusa di chi non ci capisce una mazza… Odiato, vituperato dal presidente, non si capisce come faccia a a restare aggrappato alla panchina, dopo tutte le prestazioni scadenti. Eppure Allegri è sempre là. Altro che magistratura: è lui il nemico numero uno del Berlusca.
Contro Torino e Bologna il Milan ha agguantato il pareggio negli ultimi minuti, ma ha mosso solo di poco la classifica. E’ una squadra che si deve rilanciare. Un pessimo cliente per la Sampdoria, anch’essa in balìa di una classifica deficitaria. Ci sarebbe bisogno di una vittoria come di un paio di Tennent’s all’ora dell’aperitivo: ma il calendario è stato impietoso. Stasera ci sarà ancora da soffrire, e non poco.
Intanto Delio Rossi scopre le carte. Anche se, nelle ultime uscite, ci sta abituando a cambiamenti di formazione dell’ultim’ora, dell’ultimo minuto.
Sembra che stia perdendo la brocca: le dichiarazioni dell’ultima conferenza stampa lasciano qualche perplessità: cita Perry Mason (a caso) e poi fa un’analogia tortuosa con un allenatore, cliente fisso di un ristorante (“che prende ogni giorno lo stesso piatto e lo stesso bicchiere di vino: se vince è un degustatore, se perde un ubriacone coglione..”).. Mah… Che avrà voluto dire?
E, soprattutto, come diamine ti fai ad ubriacare con un bicchiere di vino? E’ l’ora di un paio di Tennent’s.
Comunque c’è tensione nell’aria: Delio capta le critiche e risponde a tono. Ma i tifosi sanno bene che gli ultimi scarsi risultati non dipendono da lui, ma dal materiale umano menomato che ha a disposizione.
A San Siro si cambia ancora: manteniamo il 4-4-2 “che dà solidità alla squadra”, ha evidenziato Delio. Ma il Mister, d’accordo con il nostro tecnico Gino Sarpero, ripropone Palombo sulla linea mediana, dopo un anno e mezzo di assenza dal centrocampo. Obiang, sottotono, andrà in panchina. Anche Gastaldello, in apnea, traumatizzato dall’essere stato scambiato per un paletto da “Ghedina” Benatia, tirerà il fiato: giocherà forse Regini. Per il resto la squadra è confermata: manteniamo i due esterni corridori Gavazzi e Wszolek e che dio ci salvi!
Petagna il pacioccone, il Gigi Riva dell’avvenire, sta sempre più convincendo Delio e potrebbe entrare nella ripresa. Per il Milan spazio al solito 4-3-1-2 con Abbiati in porta, Abate, Zapata, Mexes e Constant in difesa. Poli, De Jong e Muntari trio di centrocampo. Emanuelson dietro a Matri e Robinho.
Innalzeremo ancora le barricate… Ci saranno scudi umani davanti a Da Costa. Forza Sampdoria, difendiamo il fortino!