“Ho rinunciato a due anni e mezzo di contratto con la Serbia per venire alla Samp: era un rischio, e a me i rischi piacciono”.
Così ha ribadito Sinisa Mihajlovic, in vista della sfida con la Roma, nell’intervista uscita oggi per il Corriere dello Sport.
Con la Roma sarà una partita sulla carta proibitiva. Ma la Samp dell’era Sinisa ci ha abituato a prestazioni sorprendenti:
“ La Roma ha Totti, che è il calciatore italiano più forte di tutti i tempi, anche più di Rivera e Baggio – dice il tecnico serbo. “Con o senza di lui, i giallorossi sono un’altra squadra. Ma conta l’atteggiamento: se noi ci chiudessimo, rischieremmo comunque. E io voglio giocarmela a viso aperto”.
La Samp sta andando fortissimo. L’obiettivo nella testa dei giocatori resta comunque la salvezza.
“Stiamo facendo un ottimo lavoro – risponde Sinisa. “E il merito è solo dei ragazzi, che mi hanno dato piena disponibilità. Non manca tanto alla salvezza, ma è un momento chiave: basta poco per rovinare tutto, quindi dobbiamo restare con i piedi per terra. La mia è una mentalità vincente, quando sono arrivato ho chiesto ai ragazzi di giocare più aggressivi: se difendi e basta, un gol prima o poi lo prendi“.
E in effetti i risultati, e che risultati, si sono visti. Dopo aver ribadito che per ciò che riguarda il suo futuro si riparlerà a salvezza ottenuta, Sinisa si sofferma su quella che potrebbe essere una gradita new entry blucerchiata:
“Avrei voluto Stankovic nello staff tecncico alla Serbia, e poi anche qui alla Samp. Quando si sente pronto, basta un colpo di telefono”.