“Col Napoli giocheremo per i tifosi!”.
Tramontati gli obiettivi di campionato, conquistato lo Scudetto della salvezza, Sinisa vuole fare una partita per regalare gioia ai suoi tifosi, anche contro una Big come il Napoli. Mihajlovic non nasconde la solita grinta, nella conferenza stampa che precede la gara di domani.
“Quello che serve alla Sampdoria per fare il salto di qualità lo sanno bene i dirigenti. Ma lo sapranno ancora meglio quando ci incontreremo..” Dice il tecnico sul suo futuro alla Samp.
Certo, c’è anche il mercato di mezzo, le scelte da valutare, le eventuali pedine da scarificare sull’altare del bilancio: “Dovremo anche vedere come si svolgerà il mercato – continua il tecnico serbo. “Vediamo chi partirà e chi arriverà.. Io sicuramente, come allenatore, ho una certa mentalità. E e i ragazzi lo hanno imparato nel corso dell’anno”.
Intanto arriva il Napoli, una delle “big” del campionato, contro le quali non siamo riusciti ancora a fare tre punti.
Sinisa fa gli scongiuri del caso.
“Speravo di non dover parlare di questo argomento, rispondere a questa domanda, perché finora non ha portato bene… E poi quali sono le vere grandi? Juve, Milan, Fiorentina… Ma se guardiamo la classifica abbiamo vinto con squadre che erano sopra di noi in classifica, come Verona o Torino”.
E la Samp potrà tornare grande?
“Dipende da cosa si vuole fare, da quanto si vuole investire.- continua Mihajlovic. “Quando sono arrivato c’era poca fiducia in tutto l’ambiente. Poi siamo passati ad avere così tanta fiducia da pensare anche all’Europa League. Ma ci siamo salvati con molte giornate di anticipo, ed abbiamo speso molte energie fisiche e mentali. Se pensiamo a dove siamo partiti, dobbiamo dire che il nostro Scudetto lo abbiamo vinto”.
Nella partita di domenica rivedremo la grinta e le motivazioni che sono mancate in molte delle ultime uscite?
“Ci sono partite che giochi per te stesso, e partite che giochi per l’allenatore – conclude Mihajlovic. “Ma ci sono anche partite che giochi per i tifosi, e mi sembra giusto dare una gioia ai ragazzi che vengono allo stadio. Noi siamo dei privilegiati a fare questo lavoro. Ma sappiamo che c’è gente semplice, che magari fa sacrifici per venire allo stadio, e gioisce e soffre per la Samp”.