Juventus, Sassuolo e Pescara. Sono queste le squadre con cui la Samp sta lavorando nelle ultime ore in ottica mercato, tra voci di corridoio, indiscrezioni più o meno vere e trattative già imbastite.
SCHICK DOVREBBE RESTARE IN PRESTITO. 25 milioni di euro: è quanto la Juventus spenderà per aggiudicarsi già in estate il cartellino di Patrik Schick. Ancora incerto il futuro dell’attaccante: subito a Torino oppure ancora un anno alla Samp con la formula del prestito?
Si sta andando in quest’ultima direzione, ma vero è che molto dipenderà dall’esito della partita di Cardiff, sede della finale di Champions League e crocevia dei destini di Allegri e dei suoi giocatori. Lunedì comincerà la programmazione della società bianconera: con o senza i suoi quattro attaccanti? Con o senza Schick nel serbatoio della jeep juventina? Lo sapremo più prima che poi.
FALCINELLI: SOGNO O REALTÀ? Il nome non è di quelli che fanno vibrare le corde del cuore, ma potrebbe essere Diego Falcinelli il rinforzo giusto per l’attacco della Samp. 13 gol in campionato (uno in più del top scorer blucerchiato Quagliarella e due in più di un certo Dybala), l’ex attaccante del Crotone e di proprietà del Sassuolo è al centro di tumultuose chiacchiere estive.
Sulle sue tracce ci sarebbe anche la Sampdoria, a caccia di un attaccante valido da mettere a disposizione di Giampaolo. Potrebbe esserci qualcosa di vero, ma il ragazzo cercherà un club dove giocare titolare. Siamo sicuri che qui troverebbe un posto fisso in squadra? Il dubbio è lecito.
VERRE È GIA NOSTRO E POI… E poi chissà. Nella giornata di venerdì i dirigenti blucerchiati si sono incontrati con i loro colleghi di Pescara. Oggetto dell’incontro i possibili affari di mercato. Per un Verre che entra, ci potrebbe essere un Pavlovic che esce. Per non parlare di quei giovani come Ivan, Bonazzoli e Rocca che bramano per trovare una squadra di B dove crescere.
In possibile entrata rispunta il nome di Cristiano Biraghi. Classe 1992, Biraghi è un terzino sinistro che ha giocato titolare nella fallimentare stagione degli abruzzesi. Fallimentare per tutti ma non per lui, fresco di esordio in Nazionale e cresciuto in modo importante nelle gestioni Oddo e Zeman.
ROBERTO BORDI