Torna l’appuntamento con il super tifoso Roberto C., autore delle Memorie Blucerchiate. Fra alti e bassi emotivi, il decano del tifo Roberto sta cercando di ritrovare un barlume di lucidità per commentare le vicende blucerchiate, un campionato che deve ancora vederci protagonisti nelle ultime settimane di stagione.
La parola a Roberto.
“Forse in questo momento non sono del tutto lucido perché l’umore è ad un punto alto della sinusoide tifoidea e probabilmente i giudizi che ne derivano subiscono decisamente le influenze di questa condizione. E quasi certamente tale valutazione, per uno che sta abitualmente sull’ottovolante emozionale, non è propriamente pertinente. Ma la partita con il Sassuolo mi ha portato una buona dose di esaltazione, ancorché la squadra emiliana non si sia manifestata come un complesso omogeneo e decisamente organizzato. Però è indubbio che la Samp vista al Mapei stadium sia stata veramente sontuosa al di là (o a causa?) della debolezza degli avversari. Mi rendo conto di non essere la persona giusta per intraprendere certi viaggi nel campo delle valutazioni tecniche o anche nelle previsioni future. Sono troppo influenzabile dagli avvenimenti fenomenici e contingenti che possono cambiare, di volta in volta, il mio giudizio. Per questo vorrei coinvolgere i lettori di questo blog per una considerazione sul valore di questa squadra e soprattutto riguardo una domanda specifica che vorrei porre a questo osservatorio. Giunti a questo punto del campionato probabilmente non ha più senso fare riflessioni retroattive sulle occasioni mancate in cui si sono persi maldestramente punti che,viceversa, dovevano essere messi in saccoccia. Parlo di quelli inopinatamente lasciati ad una squadra quasi retrocessa come il Frosinone (sono forse gli unici che fanno veramente male) o anche i due regalati al Cagliari. Va convenuto, a tal proposito, che questo senso di perdita è comune a tante altre squadre che possono lamentare situazioni analoghe. Penso alla Roma che ha ceduto inaspettatamente sei punti alla Spal, o al Toro che si è visto superare in casa dal Bologna. Fino a ieri pensavo che esistesse solo una squadra che non fa soffrire “mai” i propri tifosi. Ma in fondo lo penso ancora anche se quell’incidente di percorso nella nostra città, non preventivabile, pur si può giustificare per un inevitabile calo di tensione dovuto allo scarico di adrenalina per il passaggio del turno in Champions e per un campionato ampiamente dominato e già archiviato. Certo che la prima sconfitta nel giorno in cui Ronaldo riposava non è un buon segnale per il futuro. Ma andiamo avanti….. Anche perché, in caso di necessità, pensavo ai tre punti all’ultima giornata che una Juventus Campione d’Italia avrebbe potuto lasciare a Marassi. Ma so che, storicamente, è meglio non illudersi visti i trascorsi del passato. Analizzando la nostra Samp devo dire che non sono d’accordo quando si afferma che la stessa abbisogna di una buona dose di esperienza (anche internazionale) come quella dimostrata dall’Atalanta. Non mi pare giusta questa asserzione anche in considerazione del fatto che in maglia blucerchiata giocano molti atleti di varie nazionali. E la rosa doriana, a mio modesto parere, credo sia di un certo valore.(A proposito a me quel Defrel piace molto e non solo da oggi e a prescindere dai gol che non aveva più segnato). Anche riguardo l’allenatore si possono fare i discorsi più diversi e altalenanti specie se il raffronto cade su molti altri rappresentanti della categoria che a volte vengono osannati e altre gettati nella polvere. Magari avvicinati alla panchina doriana e poi esonerati da una squadra di bassa classifica. Non voglio essere critico o cinico ma la situazione è questa. C’ è un trainer sul quale si possa essere sicuri al 100%? Attualmente non saprei che nome indicare, a parte le super star che comunque, al momento, mai si legherebbero ad una squadra che non sia di primissimo piano (Tipo Ancelotti al Napoli). Al Chelsea, ad esempio, e per varcare i confini nazionali, hanno voluto a tutti i costi il fenomeno (anche un po’ mediatico?) Sarri e sappiamo come è finita. Tornando alla partita in terra d’Emilia ho visto una prestazione della Samp che ho indicato come “sontuosa” e non saprei che altro aggettivo usare per definire questa magnifica prova d’assieme. Ora, riallacciandomi alle ultime esternazioni di Giampaolo, che “Sampgeneration” giustamente ha messo in rilievo, e in considerazione del fatto che, personalmente, mi va di confermare che questa squadra ha un’ottima base su cui lavorare, credo, e chiedo a tutti voi: non vi pare che, se si riuscisse a non vendere, per una volta, (ma so che, nel caso, ci vorrebbe un’altra proprietà pur se questa analisi ,diciamo,è più di natura filologica e riguarda il parco giocatori) acquistando due o tre ottime pedine, si potrebbe mettere su una formazione da primi quattro posti? Voglio meglio precisare, e cioè, se questa stessa formazione attuale fosse nelle mani di Agnelli o Florentino Perez con pochi innesti di qualità sarebbe in grado di competere per il quarto posto? E’ una possibilità o forse una semplice e stramba avventura mentale di uno sconsiderato che quando la Samp vince di prepotenza vede blucerchiato in ogni dove e avvista in coni di luce, forse ancora non del tutto chiari sul fondo, il riflesso di antichi distintivi tricolori?”
6 commenti
Si… se prendessimo koulibaly, modric e griezmann…direi che potremmo puntare al 4 posto…altrimenti la vedo dura
Però sognare è sempre lecito
purtroppo temo che limitarsi a non vendere non sia sufficiente per garantirci una competizione per il 3° o 4° posto (i primi 2 posti non li considero neanche).
Le milanesi negli ultimi due anni hanno speso centinaia di milioni e non hanno ancora la champions garantita, Roma e Lazio – che pure hanno organici di molto superiori al nostro – faticano ad entrare nella lotta.
Per riuscire ad insidiare il “potere costituito”, oltre a non vendere, dovremmo investire svariati milioni, magari in giovani di prospetto da far crescere, senza dimenticarsi che poi l’eventuale piazzamento va onorato. Qualificarsi ai gironi per poi esser presi a pallonate da tutti non mi sembra un traguardo ambizioso… in Europa il livello è molto più alto del nostro campionato, basti vedere i risultati delle nostre.
La questione in ogni caso è più complessa di come la si immagina, anche ipotizzando lo scenario più roseo, servirebbe qualcuno che ripiani le inevitabili perdite (tipo il grande Paolo), visto che comunque abbiamo un “bacino d’utenza” limitato. Da qualche anno siamo tra il decimo e il dodicesimo posto come spettatori…
forse ora che il piano di 5 anni per far rientrare ai garrone i milioni spesi è giunto al termine potremmo sperare in una svolta , tolta la grottesca controfigura del pseudo presidente e definita una concreta proprietà tutto sarà più autentico tornerà entusiasmo insieme alla serietà che è sempre stata il nostro marchio ,nel frattempo sarà tutto offuscato e nascosto un po come andare al mugnaini ultimamente e cercare di vedere qualcosa di realmente blucerchiato e non menzogne truccate da verità come travesti sul trastevere in cerca di denaro !
ciao hermano hasta la pròxima salutami la grande mela !
forza sampdoria sempre e ovunque !
Esprimo quella che sarebbe la mia dimensione ideale.Provare ad entrare quasi costantemente in Europa League e superare il girone poi essere buttati fuori dopo va bene lo stesso.L’anno che gira meglio provare a giocarsi il quarto posto ed andare allo stadio per alimentare un bel sogno e che le partite siano belle sanguigne!!!!poi non ci si va in champions e va bene uguale.In campionato giocarsela con tutti e togliersi belle soddisfazioni in gare singole(come avvenuto in questi anni peraltro)tipo juve derby e le grandi in generale.Non credo sia una cosa impossibile basterebbe un minimo di ambizione in piu’ della nuova (speriamo)societa’.
Roberto dici non bene ma benissimo!
Se prendessimo carta e penna e annotassimo i nomi dei giocatori che sono passati da qui dal nostro ritorno in serie A ad oggi verrebbero fuori non una ma due formazioni da sogno o quasi!
Forse non da scudetto, ma da Champions assolutamente si, sfido chiunque a sostenere il contrario!
Purtroppo però prima avevamo una proprietà facoltosa ma assolutamente svogliata e priva della benchè minima ambizione sportiva, ora ne abbiamo una volenterosa ma senza possibilità di investire, inevitabile perciò vendere ogni anno i 2/3 pezzi pregiati e andare avanti così, navigando a vista…
La speranza è che ci sia un cambio, il fatto che Gianluca voglia scendere in campo COI NOSTRI COLORI mi dà una fiducia ma soprattutto una carica pazzesca per il futuro…
Sono costretto ad auto-commentarmi perchè ieri, sera nel bel mezzo della trasmissione di Primocanale “Gradinata Sud”, ho ascoltato il Presidente (ce ne fossero….) Enrico Mantovani affermare che sì con una nuova gestione (e con una politica giusta di investimenti) il quarto posto, cioè la Champions, non sarebbe un’utopia. E lo ha detto con occhi sognanti…… Nel mentre scorrevano tutti gli improperi dei tifosi contro Ferrero….