Riceviamo e pubblichiamo la poesia del tifoso Roberto C. I “postumi” di Fiorentina-Samp non erano ancora smaltiti e Roberto in un momento di lirismo ha dedicato questi versi alla sua squdra del cuore:
Mi è venuto il magone. Come a tutti. Qualcuno ha detto che una partita così si deve vincere. E’ proprio così. Non può esserci altro risultato. Ma il demiurgo del calcio ha voluto diversamente. E a me rimane solo il magone e il desiderio di “erompere”, uno sfogo qualsiasi. Magari una poesia.
UN ATTIMO PRIMA.
E quando ti svegli il giorno dopo,
e ripensi ancora a quell’ istante,
ritorni, spaziando nella mente,
all’attimo del tempo in cui tutto poteva essere,
e non è stato,
a quel momento fatale che ha cambiato ogni senso.
Riavvolgi il nastro, ancora e sempre,
e torni al secondo preciso,
anzi un lampo prima,
avanti che tutto fosse compiuto.
E forse credi ancora
che sia stato un incubo,
o, chissà, un falso battito di palpebre
che ha confuso ogni essere.
Ho visto male, senz’altro,
non può essere andata così.
Vedo in alto, sulla sinistra,
il risultato,
stiamo vincendo,
2-3 c’è scritto
e così deve finire.
Sarebbe meglio fermarsi qui,
arrestare il tempo,
sospendere le coordinate
del ciclo vitale,
come un fulgido salto
al di là della fantasia,
nel mondo inesistente
dove solo vivono i sogni.
Per un refolo di vento
che ha spostato il pallone,
così lo voglio vedere,
la nostra partita ha cambiato volto,
tutto è mutato,
i commenti,
i titoli dei giornali,
la Samp sbanca Firenze!
Oggi leggo cose diverse,
è un lunedì un po’ amaro,
di quelli che si ricordano,
e ti fanno rimuginare.
Guardo ancora lo schermo,
l’immagine fissa,
stiamo ancora vincendo.
Un attimo prima.
2 commenti
Bella, ma la dedicherei più alla finale di Wembley che alla partita con la Fiorentina
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