Ora che si sono spenti echi e clamori per la festa dei trent’anni nel ricordo dello scudetto blucerchiato è necessario fare qualche considerazione. Innanzi tutto è da rimarcare il fatto riguardante l’assenza totale, fisica e verbale, di Ferrero, dalle manifestazioni che in questi giorni hanno riportato alla ribalta il fenomeno Sampdoria, e non solo a Genova. Di ogni giudizio di merito attorno al personaggio di sicuro non si può dire che non sia intelligente se pur non parliamo di una qualità filosofico speculativa quanto di una sorta di furbizia che lo mette in condizione di valutare ogni suo possibile gesto in relazione alla rievocazione di un momento storico al quale è completamente estraneo.
Soprattutto in un momento come questo in cui assurge ancora una volta in primo piano la grandezza carismatica e umanitaria di una figura come Paolo Mantovani per il quale il termine Presidente, associato al suo attuale successore, assume una sorta di stridore e vorrei anche dire bestemmia.
Ferrero è conscio di questa impossibilità nell’esserne un improbabile erede e si comporta di conseguenza. E questo è il solo motivo, conscio o meno, per il quale è così inviso alla tifoseria la quale è comunque stata “traviata”, in senso buono, da una gestione “mantovaniana” che ha creato una sorta di palingenesi nel DNA dei sostenitori doriani tale da essere, a mio parere, irreversibile. E per fortuna, aggiungo. Perché se guardiamo i risultati ottenuti da Ferrero, che sono comunque buoni ed il massimo raggiungibile in condizioni date, tali non giustificherebbero la perdurante contestazione di cui è ormai costante obiettivo. Non risultano a tutt’oggi analoghi comportamenti nei confronti di Comisso, Cairo (cominciano adesso) Giulini, o dell’imprenditore canadese Joey Saputo e ancora l’americano Kyle Krause la cui famiglia ha un patrimonio di 3 miliardi di dollari e, diciamola tutta, se avesse acquistato la Sampdoria avremmo fatto salti di gioia salvo magari dover affrontare un risvolto amaro come la retrocessione (vedasi il Parma).
Ma se dobbiamo andare fino in fondo è necessario affermare, date queste premesse, che Ferrero è considerato un perfetto intruso nell’ambiente blucerchiato pur se di fatto risulta essere il proprietario della Società anche se con questo termine ancora non è stata fatta la dovuta chiarezza. E volendo fare delle comparazioni da cabaret possiamo tranquillamente attestare che Paolo Mantovani sta a Massimo Ferrero come Ludwig Van Beethoven sta a Castellina Pasi, Frank Sinatra a Franca Lai, Charlie Chaplin ad Alvaro Vitali, Fedor Dostoevskij a Fabio Volo. Così sono spiegate le giuste idiosincrasie che si spargono a larghe mani dalle parti dell’ “omo der Testaccio”. Non è dei “nostri” e non lo sarà mai, con sua buona pace.
Al “mitico”, è proprio il caso di dirlo, Bar Roma di Sampierdarena dove, per un gemellaggio personale con la mia natia Certosa, ho vissuto il tempo del tifo negli anni sessanta, è stata apposta una targa che recita: “Era d’estate, alla fine di una guerra, all’inizio di una speranza. Qui sono nati i sogni, le idee, i tempi, le vite e le storie di chi si è incamminato sulla strada di un amore, il nostro Amore: l’Unione Calcio Sampdoria 1946”.
Al di là dell’emozione per ciò che evocano queste parole, caro Ferrero, le dico che l’accostamento ad esse del suo nome mi fa venire l’orticaria proprio perché lei di questo mondo ne è completamente distaccato, nel corpo come nell’anima. E ha detto bene quel tifoso che le ha preannunciato l’applauso corale della tifoseria nel caso in cui dovesse vendere la società. Non lo farà, per lo meno in tempi brevi. C’è di mezzo, come sempre, “de l’argent”, e sappiamo che questo, purtroppo, è il motore del mondo e, parafrasando quel famoso …pelo che tira più di un carro di buoi, questo porta sempre “oltre”, perfino di ciò che vorrebbe la morale. E se comunque decidesse pensi alle condizioni che le hanno permesso di essere il padrone dei nostri sogni e magari, anche in parte, si adegui ad esse!
Tornando ai festeggiamenti per il trentennale dello Scudetto ho visto alla ribalta molte figure importanti del passato che vantano passione e amore per i colori blucerchiati ma, avendone le possibilità, si tengono ben alla larga dal voler entrare responsabilmente alla guida della Società. E tocca ripetere fino alla noia che a loro non si chiederebbero particolari voli pindarici, toh, basterebbe anche il decimo posto in classifica, pur di rivedere la U.C. Sampdoria in mani legate alla “tradizione”. E non sarebbe nemmeno una questione di capitali da profondere nella gestione visto che con quelli(?) di Ferrero abbiamo raggiunto la nona posizione. Si tratterebbe di scucire i denari per l’acquisto ma qui qualcuno di nostra conoscenza saprebbe come guidare l’attuale proprietario verso più miti consigli. Dipendesse da me, pur di ottenere questo risultato, e per avere un prezzo più consono, sarei disposto anche al passaggio catartico attraverso gli impacci del campionato di serie B. Ma poi sarebbe un nuovo Rinascimento! Vogliamo o no riportare la Sampdoria a “casa”? Perché altrimenti di certe dichiarazioni d’amore e di appartenenza ai nostri colori personalmente non so che farmene.
In troppi non capiscono che si vive una volta sola!
35 commenti
Ferrero non si poteva presentare, sarebbe stato contestato e insultato, il paragone col passato è impietoso, devo dire che questa volta sono d’accordo con lui, ha fatto bene a non venire, sulla retrocessione catartica continuo a non essere d’accordo, troppo rischiosa in questo momento, capisco il concetto di rinascita ma è troppo teorica, una certa continuità c’è stata con Garrone padre che però veniva accusato di non essere sampdoriani vero, di non avere passione, diciamo che almeno lo stile era conservato
Non facciamo paragoni per favore. Solo pensarli è follia. Ieri ho visto il servizio con intervista di Fabio Fazio ai nostri Vialli e Mancini. E’ stato molto bello e Luca quando gli parli della Samp ha sempre il luccichio negli occhi. Mancio è, apparentemente, più distaccato ma certamente anche lui è toccato da quella sqaudra e quei tempi. Purtroppo non torneranno ma, sperare in una nuova proprietà con Lucavialli presidente è lecito. Ora dobbiamo trovare un nuovo allenatore e personalmente visto che dobbiamo cambiare e forse era giusto, io punterei su uno dei due emergenti Zanetti o Dionisi. Dei cosidetti vecchi Mazzarri, GP, Iachini NO a Faggiano e suoi accoliti Sia Osti e Pecini unica garanzia rimasta in questa società in continua sofferenza malgrado il nono posto decorosissimo.
Mai, smettere di sognare.
La Sampdoria è in casa è la famiglia dei bancarottieri che deve portare via il belino !
Posso chiedervi un favore: smettiamo di dire che Ferrero ha raggiunto dei risultati. Davvero: BASTA.
Come possono essere considerati risultati quelli di Ferrero? Quali riconoscimenti ha raggiunto la sua Sampdoria? Quali piazzamenti? Quali coppe? Quali traguardi? Nessuno, niente, niente e nessuno. Basta considerare il vivacchiare a metà classifica “un risultato sportivo” vi prego.
Sono pazzo io, forse: ma per me i risulati di una squadra si basano su due aspetti. Trofei vinti e piazzamenti in campionato. Il massimo che ha ottenuto questa sciagurato che ci tiene in ostaggio, questo istrione con manie di protagonismo patologiche, è stato un settimo posto, ottenuto grazie alle fideiussioni di Garrone, alla squadra composta l’anno precedente (e smantellata in estate) e che ci ha portato al nostro punto più basso della storia Europea della Sampdoria, essere sbattuti fuori dalle Coppe Europee prima ancora di poter accedere alle fasi finali.
Dire che la Sampdoria di Massimo Ferrero abbia ottenuto risultati sportivi è un insulto alla gestione di Marotta e di Mantovani.
Sono “risultati” rispetto al volume di utenza e di entrate.
Poi non sono gran che, ma sono migliori di Garrone Jr.
Ma anche infinitamente inferiori a Paolo Mantovani ovvio.
Non. Sono. Risultati.
Se questi sono risultati quelli Marotta cosa erano!? Basta con questa affermazione! Vuol dire dare carta bianca a un pazzo volgare che ci sta tenendo in ostaggio da sette anni! Finiamola qui e ora! Non abbiamo vinto nulla, non abbiamo partecipato al tabellone finale di una coppa europea, le nostre permanenze in Coppa Italia sono durate meno della pace tra berlusconi e de benedetti!
Ma la vogliamo finire di difente a oltranza questa dirigenza indegna!? Risultato sarebbe arrivare almeno un paio di volte sesto. Risultato sarebbe stato non mandare in vacca la sola fortunosa qualificazione europea mettendo in panchina un buono a nulla come Zenga! Risultato sarebbe stato arrivare almeno alle semifinali di Coppa Italia! Niente di tutto questo è stato ottenuto dalla gestione Ferrero!
L’attuale dirigenza non ha considerazione o ambizioni per la Sampdoria! Diciamo le cose come stanno, la Samp è solo una vacca da mungere per rendere solvibili altre società!
Qui il problema non è tanto dei risultati, è che siamo allo sbando totale e rischiamo grosso per l’anno prossimo, sportivamente ed economicamente
Vero: ma se si va a dire che due decimi posti, due noni posti, due salvezze e un’umiliazione ai preliminari di coppa uefa sono risultati si sputa sull’impegno di Beppe Marotta e Paolo Mantovani!
Furente*
ti do ragione completamente…a metà:-)
Perchè quelli conseguiti da mf sono i “risultati” ( o meglio, i piazzamenti ) diciamo…classici della nostra storia!
Forse è un caso, o forse no, ma nella speciale classifica delle squadre italiane con la miglior tradizione sportiva siamo per l’appunto…decimi, in linea più o meno con quello che abbiamo ottenuto da quando questo giullare è salito sul ponte comando della nostra amata https://it.wikipedia.org/wiki/Tradizione_sportiva_FIGC
Poi, sia ben chiaro, che in questi anni non ho stappato bottiglie di champagne per questi piazzamenti e neppure per la conclamata supremazia cittadina che tanto a cuore a molti di noi, sono “risultati” che posso apprezzare ma che di certo non mi mandano in…erezione calcistica…:-)
E sia chiaro anche che ad mf non do ALCUN MERITO: le scelte tecniche non sono fatte da lui, in quanto si è giustamente professato ignorante in materia, e la continuità economica di questi anni non è stata certo frutto del suo lavoro, dei proventi delle sue aziende…
Premessa: non vuole essere una polemica. Non ho intenzione di farlo. Voglio solo verificare una mia teoria.
Di che generazione sei? Perché ho una teoria sulle generazioni di sampdoriani.
Io ho vissuto gli ultimi anni di Paolo quando ero bambino. Posso dire di ricordarmi qualcosa dello Scudetto, dell’ultima Coppa Italia, della Coppa delle Coppe del 95. Anche se la “mia” Sampdoria fu quella di Flachi e Volpi, di Novellino. Insomma, mi sono abituato bene ma non abbastanza. Ho addosso la maledizione di percepire persino anni di buoni risultati (questi sì che sono stati veri risultati) come quelli di Marotta come traguardi inferiori a quelli della Sampdoria. Ho vissuto Lens pensando di aver toccato il fondo in Europa. E poi mi sono ricreduto dopo Liegi… immagina cosa ho pensato dopo Torino.
Ma qui veniamo alla domanda. Tu eri già adolescente quando hai vissuto lo Scudetto? O avevi qualche anno in più? O, forse, sei nato dopo. E non hai idea di cosa voglia dire. Hai solo letto di quegli anni, non hai ricordi. In entrambi i casi apparterresti a una delle due generazioni che si fanno andare bene Ferrero. E non può essere altrimenti, non è colpa di questi tifosi.
Chi ha vissuto le sofferenze degli anni 60 e 70 si è sentito ripagato dagli anni di Paolo. Insomma… è appagato. Ha vinto abbastanza per una vita intera. Crede che il Karma lo abbia ricompensato.
Chi è nato dopo ha conosciuto solo mediocrità. La retrocessione e l’umiliazione di vedere la squadra smembrata anno dopo anno. Anche lì… cosa importa che Ferrero ci tratti così, come gente a cui dai un tozzo di pane giusto per non farla crepare di fame? Siamo sempre stato questo, in fondo. E, se si guarda la nostra storia… va bene no? Essere mediocri, essere poco più che perdenti e disgraziati è quello che fa della Sampdoria la Sampdoria, giusto?
Se lasciato solo, si vede tutta l`incompetenza di ferrero. Da mesi sta lavorando ad affondare la barca definitivamente. Si complica la vita con Ranieri, sta per cacciare Pecini/Osti. Sta sabotando la la causa allenatore. Perde tempo dove non si puo assolutamente farlo. Siamo di nuovo nella fase Di Franceso, giugno inoltrato senza piano ne strategia. Non sò chi l`ha aiutato finora, che fortuna l ha assistito…adesso pare finito.
Sta testa di cavolo ci mette tutta a spedirci in B.
* Furente
se c’è una cosa per la quale vorrei avere una decina d’anni in più di quelli che ho è proprio quella relativa alla nostra epoca d’oro, perchè l’avrei vissuta in maniera diversa, più intensa e coinvolgente…
Io sono del 1974, quindi ho avuto la grande, grandissima fortuna di crescere in pratica di pari passo con la Sampd’oro, ho ricordi nitidi e precisi di tutte le nostre vittorie ma sai qual è il problema?
Che quasi non me le sono godute perchè a quell’epoca mi sembravano la NORMALITA’!
Pensa che la sera del 19 maggio 1991 tipo alle 8 di sera ero già a casa!!!
Ero ovviamente contento ed entusiasta ma il tutto, mi ripeto, mi sembrò il naturale coronamento di quello che stavamo facendo da qualche anno…MI SEMBRO’ TUTTO STRAORDINARIAMENTE NORMALE!
Quindi posso dire di essere stato un tifoso decisamente snob, abituato benissimo, fin troppo!
Già quando non si andava in UEFA cioccavo e consideravo la stagione pressochè fallimentare, immaginati il mio shock più totale quando nel 1999 assistetti alla mia prima retrocessione!!!
Ricapitolando, caro Furente, io rispetto a te ho dovuto fare un’inversione a U:
nato e cresciuto a suon di vittorie e trofei, con calciatori meravigliosi, ho dovuto mio malgrado fare uno sforzo mica da poco per comprendere che quella è stata solo UNA PARENTESI, PER QUANTO FELICE E MERAVIGLIOSA!
Credimi, non è facile passare dall’altare alla…mediocrità/normalità, ma se questa è la realtà e questo tutto sommato dice la nostra storia credo che ce ne dobbiamo fare una ragione!
Io ti capisco benissimo non fraintendermi, penso che tutti i tifosi avrebbero il diritto di provare la gioia calcistica più bella che possa esserci, quando Garrone ci rilevò ero convinto in cuor mio che avremmo potuto rinverdire i fasti di Paolo Mantovani, e anche quando c’era la trattativa Vialli pensavo che Luca avrebbe fatto di tutto per riportarci a quei livelli…perchè senza sogni per me il calcio è praticamente finito!
Però vedi El… per te è più facile che per me accettare questa situazione. Perché tu sei riuscito a vivere quel periodo. Io ho solo dei ricordi (anzi, frammenti di ricordi) e dei racconti. Ricordo che quando Mancini disse addio alla Sampdoria ero un bambino. Nonostante tutto non volli andare allo stadio, rifiutai di assistere a quella partita. Era troppo per me dire addio al Mancio. E, tuttora, odio Roberto Mancini. Lo dico sinceramente. Odio Roberto Mancini per ciò che ha fatto al piccolo me stesso. Ma ti parlo di questo perché quello fu il momento della mia disillusione. Il momento in cui compresi che io non avrei mai più visto la Sampdoria vincere una coppa, non avrei mai visto una partita scudetto.
Però gli hanni della Sampdoria di Marotta li vissi con emozione. Li vissi pensando che stavamo ricostruendo ciò che dovevamo essere. E forse ci saremmo riusciti, se la giustizia sportiva italiana fosse state realmente giusta. Ma per farti capire… per mio padre la partita più emozionante della vita fu Samp Lecce 3-0 del 1991. Quella della mia vita fu Sampdoria Napoli 1-0 del 2010. Un ricordo che la successiva trasferta a Brema e quella maledetta notte con Di Carlo in panchina mi hanno avvelenato. Pensa come sono stato a passare, in meno di un anno, dal pensare che la Samp stesse aprendo un ciclo alla consapevolezza che invece fosse chiuso, finito.
Proprio per questo, per aver solo potuto “annusare” ma non “gustare”, “sfiorare” ma non “toccare” vivo con tutta questa rabbia il momento attuale. Mi sento defraudato dal destino. Un destino che ha nelle figure di Garrone Jr e MF i suoi artefici.
Furente ti capisco benissimo, credimi!
La tua rabbia e la tua amarezza sono comprensibili, anche perchè il destino ci aveva incredibilmente dato una seconda opportunità dopo quella di Paolo Mantovani: la famiglia Garrone!
Facoltosi come sono, se solo ne avessero avuto voglia, sai che soddisfazioni ci saremmo tolti?
L’ho già scritto più di una volta: avere avuto i Garrone e Marotta assieme e non aver fatto fruttare questa collaborazione per la nostra storia è stata una seconda Wembley!
Che dirti, speriamo che il fato ci regali una terza opportunità, per tornare finalmente a sognare…
io sono del 1965 e sono incazzato nero, non so in quale categoria riento
Io sono un po’fuori dl coro a proposito io c ero anche se avevo 10 anni quando abbiamo vinto alla prima di campionato cn la Juve al ritorno in serie A nl 82/83 e mi ricordo anche di diverse partite di B del triennio precedente,terza generazione allo stadio andavo cn mio padre e il nonno ,il primo ricordo di stadio è un derby che credo fini 3-2 pr noi cn gol penso di roselli su punizione (anche se all epoca avevo occhi solo pr Chiorri e orecchie pr le storie curiose che raccontavano su di lui ),c ero al primo Gol a Marassi di Mancio cn la Roma e il primo infortunio di TF ancora oggi è un mistero come crossava pr me cn quella torsione in corsa,ricordo dl tunnel di Brady a Platini ma ho ricordi di due trasferte l anno precedente a Pistoia e Reggio Emilia …Ero impazzito pr Souness che calciatore,ma quanti ne sono passati che alla Samp nn restarono ? Garella,Renica e Fusi che avrebbero vinto a Napoli e Matteoli all Inter ,quella proprietà era determinata aveva potere economico ed era visionaria e quello era un calcio molto più difficile che che se ne dica dl punto di vista amministrativo,la forbice tra ricchi e poveri era meno rilevante ma c era il discorso dl prestigio che pesa tre volte tanto ,in quel momento storico lo stile di Paolo Mantovani colmava il gap in quel senso oggi ad esempio sarebbe un handicap… La proprietà intermedia nn la commento ma in questa trovo continuità cn quella pr tanto nn la rimpiango come nn rimpiangero questa pr quello fatto sino a questo momento,poi resto un ottimista e spero sempre che chiunque sia al timone faccia rotta pr l isola che nn c è come se nn ci fosse un domani…Ognuno ha la sua unità di misura la mia nn è il risultato ma l ambizione a competere cn tutti ,posso aver pazienza quando si sbaglia ,quello che nn tollero e chi nn sbaglia mai perchè nn ha il coraggio d osare o peggio nn ne ha l interesse , detta chiara sono 10 anni che avremmo dovuto liberare 7/8 slot in prima squadra pr chi arrivava dl vivaio e avrei dato la prima squadra a Pedone invece che a GP,una squadra che partecipa solo a due competizioni ha una rotazione di 15/16 calciatori ,l altra questione sono gl allenatori di passaggio che perseguono il risultato pr il loro curriculum ne farei a meno volentieri come che arrivino cn il loro sistema di gioco ,a me piacerebbe uno che ne costruisce uno pr la Samp exnovo in base allo storico della società e che fosse quello dai pulcini alla prima squadra e che poi chi lo dovesse seguire dovesse adattarsi a quello e magari implementarlo mettendoci dl suo,un identità secolare nn di una o massimo 2 stagioni… Pr come la vedo io la continuità paga come il lavoro , quindi sono pr il sistema catena di montaggio dove tutti utili ma sostituibili , questà proprietà nn ha ottenuto niente che nn fosse più dl minimo funzionale a lei medesima,ma nn si sà mai le due cose nn s escluderebbero anche se credo sia più facile che uno arrivi cn quell idea piuttosto che questi la cambino…
Intanto anche Dionisi salta, ci rimane ben poco da scegliere
Cari miei, che storia!!! Con Chiorri ho incominciato. Trevor Francis la grande passione anche se ha avuto troppi infortuni. C’erano dei bei tipi in quei anni…
Con l‘ avento di Ferrero è sparito la convinzione di potere fare qualcosa di significativo.
In questa fase però stiamo vivendo la decadenza anche sentimentale…Ci resta una griglia di allenatori perdenti, depressi, tristi.
In tutti questi anni non ero mai così disillusionato come oggi. Neanche nel periodo della retrocessione. Con questi concordati Ferrero ci sarà quasi tre anni….mah
Coraggio…..avete ragione ragazzi……abbiamo vissuto tempi migliori. Non credevo che potessimo farci sfuggire anche Dionisi….. Il nostro uomo mi pare in grossa difficoltà nel gestire la marea di eventi negativi che lo stanno travolgendo.
Stiamo a vedere che succede…….proprio come se fosse un film…….ma se il buongiorno si vede dal mattino, ho la sensazione che il prossimo 2022 ci riserverà FORTI EMOZIONI.
Probabilmente via anche Osti e Pecini, farà tutto il supercialtrone?
Siamo ufficialmente nel triangolo della morte.
1) Senza direttore sportivo e capo degli scout;
2) Senza allenatore
3) Indebitati con le altre squadre pronte a fare sciacallaggio su di noi.
La vedo M-A-L-I-S-S-I-M-O.
Quando la cessione saltò dissi una cosa: non oggi, forse non domani, ma un giorno ce ne pentiremo. Ho paura che quel giorno si stia avvicinando.
Quanto aveva ragione Ranieri!! Non esiste un progetto. È tutto lasciato al caso e all’ umore dell’ “uomo solo al comando” che ha talmente tanti “casini” da risolvere e troppe cose a cui pensare per poter riuscire a farne qualcuna bene. Sono veramente curioso di vedere cosa succederà……
Mi è venuta una strana idea, e se ci fosse una trattativa segreta e gli ipotetici acquirenti abbiano chiesto a Ferrero di fare tabula rasa per mettere uomini di loro fiducia? Probabilmente solo un sogno, uno dei tanti, ma chissà…
Magari fosse così, Semarco. Comunque, oltre a tappezzare Genova di “Vattene”, che non fa mai male ricordarglielo, bisognerebbe anche riservare qualche bacchettata a chi ha consegnato la società a questo individuo… Speriamo tutti che l’ epilogo sia vicino e che sia a lieto fine.
Si, hai ragione Antonio, il viperetta fa il suo sporco lavoro, la colpa è di chi c’è lo ha messo
Per quanto io detesti EG e nei miei sogni più violenti lo veda bruciare vivo avvolto coi suoi sodali bibini in una bandiera zozzoblu, penso anche che dire “la colpa è di chi ce l’ha messo” troppo spesso scarichi parte delle colpe di Ferrero.
Ferrero non è Zenga. Non è Leris. Non puoi dara la colpa a chi lo ha scelto per il fatto che non sappia allenare o giochi una partita merdosa. Ferrero è il presidente e fa le sue scelte. E, più passa il tempo, più sospetto che le sue scelte siano consapevoli. Che abbia uno scopo per il voler smantellare e distruggere la Sampdoria.
Come può essere così masochista e aggiungo io, tanto coglione da smantellare l’ unica società che lo può salvare dal fallimento? O è vero quello che ipotizza Semarco, cioè l’ arrivo imminente di una nuova proprietà ( e questo spiegherebbe il suo immobilismo) oppure non ne comprendo il motivo. Perché dovrebbe volere la distruzione della Samp? A che pro?
Antonio, il problema è che questo qui come fa una scelta la fa sempre al ribasso. La fa sempre sbaglia. E quindi i casi sono due.
1) O è un completo imbecille, e quindi sbaglia ogni possibile scelta perché non capendo un belino impanato di calcio non ha le capacità di comprendere i suoi errori;
2) o lo fa apposta: sceglie consapevolmente di succhiare linfa vitale dalla Sampdoria per mandarla in rovina e rendere solvibili le sue società con i soldi che sottrae alla Samp.
Ecco, io credo più nella seconda che hai detto. Con la procedura fallimentare lui dovrà trovare entro max 30 mesi 17,5 milioni di euro da restituire ai creditori, pena il fallimento. Se lui può ricavarli dallo spolpamento della Samp e metterli sul piatto per evitare il fallimento, credo che gli converrebbe farlo. Io non me ne intendo molto di finanza ma mi sembra di aver capito che questo non si possa fare. Di certo Mik ne capisce molto di più. È possibile farlo o per restituire quei soldi lui può solo vendere la Samp o una sua quota?
Antonio nn conosco la procedura nl dettaglio ,ma il fatto che sia stata ammessa nn significa nulla se nn che il suo contenuto è legale , di fatto sono tecnicismi che richiedono tempi tecnici dove le limitazioni sono minori rispetto ad altre situazioni… Conosco l argomento in generale ma chiaramente nn nl dettaglio pr tantolòa mia è una speculazione ma pr spiegarlo in modo semplice quando viene avviata un escuzione s entra in un area dove i beni dell esecutato vengono posti sotto tutela giudiziaria ( pr le case è la famosa ipoteca giudiziaria ad esempio )metti che uno ha un apertura di credito che si basa su delle garanzie che però pr motivi vari vengono meno in parte,il creditore quando va dl giudice lo fà proprio perchè sapendo che l altro nn è solvibile c è la necessità di mettere in sicurezza il credito e possono venir poste sotto protezioni beni dell esecutato che originariamente nn facevano parte della garanzia ,nl caso ci siano terzi che hanno fatto da garanti anche i loro beni sono aggredibili da chi detiene il credito…L altra questione e che se vado da un giudice e perchè c è un inadempienza , quindi quando s arriva a quel punto o si ha il money o ti mandano in liquidazione… Quello che è fattuale e che da quando è sotto esecuzione il contenitore che contiene l altro contenitore che ha in pancia la Samp è sigillato e nn è il bene la finanza esterna ma l eventuale ricavato,il Trust lo sdoganerebbe pr far si che possa venir venduto dall attuale proprietà in poche parole interamente o in parte a quel punto sotto vincolo la risorsa finanziaria che ne deriva,in pratica te lo lasciano in diritto d uso cn uno scopo pr x tempo cl fine di fr fronte al dovuto… Quindi i creditori a sto punto valuteranno se hanno da guadagnarci di più mandandolo in liquida cn una terza parte o meno o viceversa,l unica speculazione a mio avviso lecità dato che nn si parla di privati cn un esperienza X o Y ma d istituti di credito la valutazione la faranno in base alla possibilità solida di realizzo dl Trust e dubito che gli lascino la possibilità di fr volatizzare il valore se c è un offerta che permetta di saldare il debito al di là che nn sia congrua,quindi al di là di quello che ha dichiarato Vidal è possibile un aquisizione ostile allo stato attuale è più probabile rispetto a tutte le altre ipotesi ma resta tale… Penso sia la maggior preocupazione dell’attuale proprietà che ha nella Samp un asset che ha flusso di cassa se nn l unico è uno dei pochi che ha e pr tanto è il più prezioso o uno di quelli,credo che se potessero se lo terrebbero più volentieri d altri che vanno mantenuti ma nn producono denaro ? di solito è così… anche se la scadenza temporale è tra 5 mesi (minimo) è una partita ancora lunga ,al momento la Samp è un ostaggio ma il sequestratore è blindato in uno spazio da dove nn può uscire ,se uccide l ostaggio si suicida ma se lo consegna perde l unico asset che ha e si suicida uguale,quindi la situazione e di stallo…
Se avesse voluto andare in B non avrebbe chiamato Ranieri per esempio. Quale scopo potrebbe perseguire? Faccio un ipotesi, ha evitato la B per non depauperare il valore della rosa e della società e ora, se vendesse tutto il vendibile per incassare milioni, come dice di voler fare, cosa farebbe col ricavato? Ripianerebbe i debiti oppure che altro potrebbe avere in testa?
Chiaramente nn ho idea di cosa stiano facendo,posso dirti quello che farei io al suo posto però : ci sono due deficit di bilancio da tappare quindi devi realizzare un plus valore pari o superiore a quellla cifra i contratti in pancia li hai pr farlo,si parla di circa 25/30 M di plus valore ( es: 8 di Throsby + 8 (10 complessivi)+15(20 complessivi) di Damsgard,è solo un esempio ,poi c è da scaricare gl asset che nn ritieni più funzionali ne al campo ne strategicamente pr produrre plus valore e reinvestirne il valore su altri ,la Samp ha tanti contratti e partecipa solo a due competizioni è funzionale aver meno contratti a parità di costi,perchè le slot che occupano le puoi rioccupare cn asset meno impegnativi una cosa è prestare un calciatore pr una traiettoria di crescita un altra è quando il calciatore è nl prima o prossimo ad esso e semplicemente è fuori dl tuo proggetto tecnico…Questo tipo di politica nn intacca il valore della rosa ma i abbassa i costi ,chiaro è tutta teoria nn è detto che un calciatore che son d a 1,5 di stipendio renda di più di 3 da 600 però hai risparmiato 300 e in teoria quello che percepisce 1,5 contribuisce pià di quanto nn faccio uno da 600 dato che uno vale uno e concentri il rischio d impresa …Ad esempio un Bonazzoli da 1 e un La Gumina da 600 tu li cambieresti pr un Simeone da 1,5 ? Se guardo al campo mai nella vita ,ma se guardo la cosa dl punto di vista amministrativo lo fai,ho fatto quest’esempio perchè pr me dovrebbero essere la coppia titolare sono un buon fit tra loro e lo sarebbero pr la squadra,pr me i contratti da scaricare sono quelli degl injury prone ( a rischio infortuni ) quindi Manolo e Torregrossa,che reputo ottimi calciatori ma se penso al fit ( possibilità d integrarsi coi compagni ) ho più dubbi che cn gl altri due … Cmq tutto questo lo fai cn lo scopo d ottenere una forbice migliore tra investimento e risultato sportivo da una parte e di conseguenza aumentare il valore patrimoniale della società che oscilla in base al risultato che influisce sul valore dei singoli cartellini …Le plusvalenze gonfiano il fatturato solo al fine d ingigantire le linee di credito di fatto il valore reale è la differenza tra costi e ricavi + 10 resta più +10 che l ottieni da 120 -10 o da 70- 60 ,ma se movimenti 120 hai un fatturato di 120 e quello che lo produce vale più di uno che fattura 70 al di là che rendano il medesimo +10 ,perchè si suppone che dove ci sono 120 ci siano più opportunità di dove ce ne 70 di fare più di +10 ,ma è solo una supposizione perchè dove c è un valore di mercato c è un valore volubile … Tutto questo pr dire che se costruisci una cattedrale nl deserto il rischio che nn valga quello che investi è decisamente alto al di là che il valore ogettivo ci sia al contrario una baracca dove c è un buon passaggio e vendi acqua nn vale niente ogettivamente ma vale pr quello che rende…
Grazie Mik. Se esistesse realmente una terza parte interessata a rilevare la Sampdoria che acquistasse i crediti delle banche e che poi invece di accettare il trust, chiedesse la liquidazione per fallimento, il Ferrero dovrebbe liquidare anche la Samp e pure in tempi brevi. Bisognerebbe capire se questo fantomatico compratore esiste e se questa scelta sia per lui più conveniente rispetto che aspettare che il trust proceda.
Io penso che se qualcuno è interessato a rilevare la Sampdoria, deve presentarsi adesso rilevando i crediti dalle banche e non accettare il trust ma deve chiedere la liquidazione dei beni per comprarsi in fretta la Samp a prezzo di liquidazione.
Più o meno è così,nl senso nn serve che aquisisca i crediti,se hai quel tipo di finanza e sei conosciuto può anche solo fr sapere che qual ora la pratica venga messa in mano a un curatore ha già pronta una manifestazione d interesse e garantire che in questa c è soddisfazione pr i creditori … La mia considerazione è però che la Samp valga più o meno ZERO in di pr se e faccio notare che ha un debito superiore al doppio dei contenitori ,la differenza e che la Samp è in grado di mantenersi pagando la rata dl dl debito i contenitori no, ma valore ogettivo ^ la Samp ha asset pr 100 M sviluppati ? puoi attribuire ad un immobile dove sono solo state gettate le fondamenta come ad uno sotto protezione dei beni culturali tra 100 anni cn tanto di valore storico etc etc..? Se nn avessero tirato il collo alla gallina ma lavorato pr l uovo tutti i giorni oggi questa proprietà si sarebbe potuta pagare i debiti cn la Samp senza venderla ma cn quello che gli dava sono in ritardo di 6 anni,però è sempre più facile cl senno di poi …