Appuntamento con lo storico tifoso Roberto C, fra il caso Saponara e l’infausta foto che ritrae Ferrero in compagnia di Preziosi.
Quando Neil Armstrong mise per primo il piede sulla Luna (ore 4,56, in Italia, del 21 Luglio 1969) stavo dormendo nella camerata della caserma di Como.
Ero appena partito per il servizio militare e purtroppo non potei vedere l’astronauta americano in quella straordinaria impresa e neppure ascoltare dal vivo la celebre frase “ Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per l’umanità”.
Dovetti aspettare il 19 novembre dello stesso anno per guardare in diretta tv la passeggiata lunare dell’equipaggio di Apollo 12. Ero in licenza e mi trovavo in compagnia di mio zio nella casa dei miei nonni. Ricordo il momento in cui, appunto mio nonno, vedendoci tutti interessati a questa eccezionale avventura, ci disse, lapidario, in genovese (era la sua lingua abituale) “Ve contan tante musse!” ().
Essendo nato nel 1888 non poteva accettare la realizzazione di simili imprese ma giustificò questa affermazione raccontando che durante la sua leva a Nettuno vide le riprese di uno dei primi film realizzati in Italia in cui, tra le altre scene, ci fu una sparatoria. E lui, molto ingenuamente, aggiunse, riguardo gli attori che recitavano su set, “Se sparan e poi van a beie insemme”(). Ricordo che, anni dopo, lo nominai proto-sceneggiatore immaginario del film “Capricorn one”, quello del falso sbarco su Marte. Era come diversificare la realtà dalla rappresentazione e la non intromissione del “lavoro” nella vita privata.
Mi è venuto in mente questo lontano episodio della mia vita nell’osservare la foto di Preziosi e Ferrero sorridenti a Ibiza. Sembra (o è) l’incontro tra due grandi amici che si divertono e si abbracciano assai lietamente dopo una festosa cena in compagnia (c’era anche la Parietti….). Se non si trattasse del personaggio che sta ammorbando il cielo blucerchiato non ci sarebbe nulla di male in quell’incontro privato (ma reso pubblico). Se non sbaglio Garrone fece più o meno la stessa cosa. Da questa analisi è necessario evidenziare episodi di altro genere ma sempre riconducibili a rapporti tra appartenenti al mondo del calcio di qualsiasi natura essi siano. Mi riferisco alle riprovazioni dei tifosi nei riguardi di Saponara, approdato sulla sponda rossoblù, ricordando che si tratta di un professionista che è arrivato alla Samp in prestito e ha racimolato 22 presenze con 2 reti segnate. Non mi sembra proprio un traditore tanto più se si vogliono ricordare altri transfughi da una maglia all’altra come ad esempio il mitico “Pinella” Baldini che segnò il primo gol in assoluto nel derby e dopo quattro campionati in blucerchiato passò al Genoa nel 1950 insieme al portiere Pietro Bonetti. E Giorgio Garbarini, che per me era sempre stato un emblema della Samp, è passato dall’altra parte nel 1971. Ed ora se la tira da genoano. Affari suoi. O ancora l’amatissimo Alessandro Scanziani che giocò 5 anni nella Samp e fu il primo ad alzare un trofeo importane come la Coppa Italia salvo poi vestire la maglia rossoblù per due anni. E che dire del leggendario Guidone Vincenzi, undici anni al Doria con 297 presenze e 7 gol che iniziò la carriera da allenatore proprio in blucerchiato e dopo un solo campionato (1973-1974), peraltro classificato al penultimo posto causa anche la penalizzazione iniziale di tre punti ma ripescato d’ufficio per il presunto illecito Verona-Foggia, poi passò sulla panchina del Genoa (1974-1975)? E per finire ricordo Marco Carparelli ed in particolare il gol della vittoria a San Siro milanista ( 2 febbraio 1997) ma poi c’è tutto un discorso di appartenenza e fede rossoblù anche confermato in tempi recenti. Lasciamo perdere. Per queste testimonianze, ben più importanti riguardo tempi di militanza e partecipazione emotiva nella Samp, mi sembra del tutto fuori luogo l’attacco a Saponara del quale mi restano due ottimi ricordi come la sua illuminante prestazione a San Siro col Milan condita da una rete bellissima, un autentico gioiello, in una partita maldestramente persa, e lo strepitoso gol annullato al 92’ minuto dal Var a Torino juventina. Ma per tornare ai presidenti gaudiosi mi sembra che la morale sia semplice e ci riporta ancora una volta ad un proverbio genovese “I grandi s’abrasan e i picin s’amasan!”(*). C’ è da meditare…..
(*) Non ho messo le traduzioni ma ho pensato non fosse necessario.
P.S. In realtà ambedue sono due grandi “piccoli”, molto piccoli, ma pur sempre hanno le redini delle due società e di esse (per fortuna o purtroppo, come direbbe Gaber) determinano situazioni ed eventi. E i tifosi (come le stelle di Cronin…..) stanno a guardare!
9 commenti
Dopo aver letto quello che hai scritto la domanda che mi pongo e ti pongo è la seguente: come mai a parte il caso Montella dalle merde a noi come dobbiamo interpretare il dato che i calciatori della Samp non si fanno problemi a passare all’altra sponda mentre non succede il percorso inverso? È solo politica societaria o forma mentis?
Perche’ loro raramente hanno giocatori validi, mentre noi gli rifiliamo i nostri scarti.
Insomma, loro sono un po’ la nostra raccola differenziata.
🙂
Grande PPC giusta affermazione
Caro Luigi mi poni una domanda troppo personale, nel senso che è difficile entrare nella psicologia delle persone. A Passavopercaso dico che i giocatori che ho citato non mi sembrano scarti. Soprattutto “Pinella” Baldini (quello dell’attacco atomico), “Guidone” Vincenzi (una bandiera, oltretutto) e Alessandro Scanziani. Un saluto da Roberto.
sicuramente zukanovic e pereira erano due scarti
Saponara infame
Ciao Roberto ti ringrazio a prescindere approfondiamo in futuro questo argomento potrebbe risultare molto interessante
Tornato oggi dalle vacanze. Ho letto il tuo pezzo. Hai dimenticato Firmani, credo Bolzoni, Rosin il portiere e forse qualcun altro. No Saponara non è un traditore non lo abbiamo riscattato, come non lo è Scanziano che chiese il permesso addirittura a Mantovani e neanche Garbarini. L’unico odioso e disgustoso è Carparelli mi spiace abbia indossato la nostra casacca!!
Caro Luigi, a proposito di approfondimento, poichè mi pare che Zukanovic e Pereira, non particolarmente bravi, non abbiano ricevuto attacchi come Saponara, non sarà che il passaggio dall’altra parte di quest’ultimo abbia causato rabbia proprio perchè potrebbe, in qualche maniera, farci male? (sul campo, intendo) A me personalmente piaceva, come d’altronde Defrel, e nel derby potrebbe essere un cliente pericoloso. Poi, ribadisco, ricordo che parliamo di professionisti e non vedo perchè dovrebbero rifiutare una proposta (e se fosse l’unica?) e magari rischiare l’inattività solo avendo militato nella squadra della stessa città (in prestito) e giocando solo 22 partite. Avrei giudicato MALISSIMO (odiandoli, magari) il passaggio di là da parte di Vialli e Mancini e compagnia bella dello scudetto. So che sarebbe stata una cosa impossibile ma mettiamo il caso che analoghi giocatori militanti nel Toro fossero stai richiesti dalla Juve di Ronaldo. Siamo sicuri che avrebbero rifiutato? Bisogna sempre calarsi nelle menti e realtà altrui. E per finire: si parla di tradimento quando c’è amore. Non credo che in così breve tempo Saponara si sia innamorato della Samp! Non è mica FLACHI!! (Per me il n.1) Un saluto da Roberto.