Siamo tornati nel buio più profondo. Una grave regressione ad un tempo che si immaginava come un’epoca ormai archiviata. Mai più. Purtroppo pare non sia così.
Per un sampdoriano come il sottoscritto che non “accetta” sconfitte e “vuole” sempre la vittoria ci sarebbe da partire con la più classica delle lamentele proprio come avveniva lo scorso anno.
Sembra non sia cambiato l’andamento fallimentare. Ma mi fermo qui perché è necessario non dimenticare che il nostro campionato poteva partire da Lavagna o, magari da Borgosesia. La memoria è sempre importante e non bisogna abbandonarla. Lo vediamo in politica a cosa porta l’oblio.
Detto questo e in attesa delle prossime partite vorrei intrattenere gli amici del blog sul tema dei tifosi, i quali a volte compiono atti assai poco commendevoli. Come quello di attaccare adesivi ovunque, anche e soprattutto su parti di pregio della città.
A me è caduto l’occhio, fermo in auto al semaforo di Piazza della Vittoria, sul cartello intitolato ad un grande attore genovese molto attivo, tra l’altro, nell’allora Teatro Stabile oggi Teatro Nazionale: parlo di De Ceresa il cui nome Ferruccio è stato quasi del tutto cancellato da un bollino, e mi dispiace dirlo, con i colori blucerchiati al quale, per par condicio, ne è stato attaccato parzialmente uno con quelli rossoblù.
Questo non è più tifo ma idiozia. Volevo anche scrivere al Sindaco affinché si provvedesse alla rimozione di tanti di questi abusi ma ho desistito perché in precedenza lo avevo coinvolto, senza peraltro avere risposta, in una vecchia questione che mi ha visto interessato per una quindicina di anni.
Penso infatti che l’Amministrazione debba sempre tendere verso il miglioramento e la qualità della città che si può manifestare anche, in questo caso e in senso contrario, nell’affissione di una targa. Io ho provveduto a lungo, ogni 25 agosto, ad appendere un foglio con foto e testo presso il portone del civico N. 8 di Salita delle Battistine dove “ha soggiornato per circa otto mesi (novembre 1880/giugno 1881) una delle più grandi menti del pensiero occidentale, il grande filosofo tedesco Friedrich Wilhelm Nietzsche, che tra le pareti di questo alloggio, una cameretta cui si arriva salendo 164 gradini, concepì e scrisse Aurora, l’opera che diede inizio all’autentico pensiero nietzschiano”. E’ da un po’ che non passo da quelle parti ma non credo che le cose siano cambiate. Eppure Genova adesso è invasa dai turisti e non sarebbe male ricordare loro i geni che l’hanno scelta come temporanea dimora. Ad esempio Albert Einstein, in piazza delle Oche. Ma qui la targa c’è.
Ma tornando agli adesivi c’è stato un articolo su Repubblica (Alberto Bruzzone, 1 agosto 2023) che ha messo in evidenza i danneggiamenti che derivano da queste azioni (compreso il piegamento di cartelli stradali) “causando per le casse pubbliche un esborso economico che supera il milione”.
A tal proposito con l’iniziativa “Educ Aster” si cercherà di “avviare nelle scuole una campagna seria e approfondita contro gli atti vandalici”. Sarà utile? Ho qualche dubbio in proposito specie ora in cui la cronaca ci parla di atti ancora più gravi sul portale della Galleria Vittorio Emanuele II a Milano, ai danni della Torre di Pisa come pure al celebre Corridoio Vasariano di Firenze. Qualcuno parlerà di ragazzate e chi non le ha fatte? Sorry, queste non sono ammesse! Qualcosa di più veniale, l’unica, lo giuro, da tifoso, mi ha visto coinvolto il 22 maggio 1966, a Torino sponda bianconera. Quel giorno, ultima di campionato, allo stadio comunale incontriamo una Juventus quinta in classifica e quindi demotivata, che però riesce a passare in vantaggio con Cinesinho al 19′ del primo tempo su punizione. Ci pensa il nostro carissimo Giancarlo Salvi a pareggiare al 61′ minuto. Sembra fatta, senonché sei minuti dopo Menichelli pesca un jolly impossibile, un tiro col collo del piede da trenta metri che il nostro pur bravo Battara non riesce ad intercettare e si infila nell’angolino alto. Gobbi della malora! E noi dodicimila sugli spalti a soffrire anche a fine partita perché il risultato di Brescia dove la Spal passa dallo 0-2 al pareggio si saprà dopo mezz’ora con la comunicazione di chi aveva realizzato una sorta di ponte radio. Per i giovani di oggi sembra che parli di preistoria del calcio e del paese in genere. Ricordo il grido disperato della figlia di Beppe Andreotti per la prima retrocessione della nostra storia. Ma da lì nacque la Federazione dei Clubs Blucerchiati (10 agosto 1966) in pratica il primo nucleo di tifosi organizzati in Italia. Ma tornando a quel pomeriggio eravamo molto contrariati per come si erano realizzati i due risultati, specie il nostro contro una squadra che non aveva più nulla da chiedere a fine stagione.
Saliti sui pullman per tornare a Genova, e non appena questi hanno preso velocità, io ed i miei amici Giulio e Franco ci siamo scatenati e con tutta la rabbia che avevamo in corpo abbiamo scaricato sui parabrezza delle auto lungo la strada tutte le arance che non avevamo mangiato. Ricordo ancora gli sguardi furibondi e attoniti dei malcapitati autisti. Questo è stato il mio unico peccatuccio da tifoso e voglio dire a Francesco che il tempo dell’era Mantovani mi ha cambiato al punto da non riuscire più a tornare indietro. E’ stata come una malia dalla quale non riesco a liberarmi, un Manto…magico che tuttora mi avvolge. Come uno che ha avuto una storia d’amore con Marilyn Monroe, o lo stesso Walter Chiari con la bellissima Ava Gardner, o ancora, per la par condicio, la velina con George Clooney. Sono cose che ti restano attaccate come una seconda pelle. Per me la Sampdoria è sempre SAMPDORO e non posso farci niente. Tra l’altro nella Classifica All Time della Serie A dal 1929 ad oggi su 68 partecipanti siamo al decimo posto (2502 punti) e considerando che c’è pure la Sampierdarenese (quarantacinquesima, 202 puniti) direi che il risultato complessivo è di tutto rispetto. Qualcun altro sta dietro pur se loro si vantano dei successi numerici ottenuti con gli abbonamenti. Buon per loro. Personalmente ai risultati statistici preferisco la sfilata di Coppe che sta nella nostra sede. Ma riguardo le tessere vorrei tornare alla “provocazione” (sue parole) di Luigi. Lui dice che non comprende la differenza di diecimila unità. Effettivamente, se si è tifosi a prescindere dalla categoria in cui si gioca, perché quel divario così grande? Credo sia materia di discussione.
3 commenti
Carissimo Roberto il tuo sfogo al quale mi associo in toto purtroppo è il degrado di una società che prende spunto dalla botte di Attilio Regolo una parabola discendente a 360 gradi alla quale nessuno pone rimedio. Sono tanti i punti che potremo citare ( non solo il calcio) ma non credo sia il luogo appropriato per poterne parlare fermandomi solo al paragrafo abbonamenti l’unico pensiero che scorre nella mia mente è che sin dall’infanzia quelli dell’altra parte vivono la squadra di appartenenza in maniera totalitaria e sviscerata senza vincoli noi come sampdoriani siamo stati sempre più morbidi, a campi invertiti avremmo subito sfottò più pesanti e ripetuti nel tempo dopodiché una serie A una squadra ( purtroppo) all’altezza sono forse una sommatoria di questa mia analisi alla quale può mancare ancora qualche postilla. P.S. mi spiace constatare una certa disaffezione di tanti verso queste pagine sportive dove negli anni ho trovato tanti spunti di confronto.
ciao luigi intervengo sulla disaffezione, teniamoci stretto questo spazio dove abbiamo discusso, anche litigato ma quasi mai trasceso…ho gia’ avuto modo di parlare del forum manicomio blucerchiato che, a mio modo di vedere, e’ gestito con piglio dittatoriale da una persona che, vivendo nella sua isola felice ( e’ sardo), non subisce il quotidiano e continuo riversarsi di bile e contumelie dei genocani nei nostri confronti ed ha bannato un povero cristo solo per averli definiti merde…inutile dire che son stato bannato pure io per aver espresso solidarieta’ al poverino…scusate se sono andato parzialmente fuori tema ma, come te, caro luigi, ribadisco: teniamoci stretto sampgeneration e partecipiamo un po’ di piu’
Avete ragione, mi sono molto assentato, un po’ per la grande delusione dell’anno scorso, un po’ per alcune scelte di mercato recenti che non condivido, mi si parlerà dell’indice di liquidità ed altre questioni economiche, ma io sono un tifoso, non un economista e in ogni caso non capisco come si possa non confermare Quagliarella visto anche chi schieriamo davanti, era davvero economicamente insopportabile? E era proprio impossibile tenere uno fra Audero e Falcone? Poi naturalmente un grazie eterno ai nuovi proprietari ma questo non vuol dire che non si possa criticare ed accettare tutto, senza polemiche naturalmente ma parlarne direi che si può. Sugli abbonamenti i piccioni ora sono in uno stato di esaltazione e 18000 in serie b non sono comunque pochi