Massimo Ferrero ieri ha dato il meglio di sé, e c’era da aspettarselo. Quando gli ricapiterà di prendere il microfono davanti alla Gradinata Sud, davanti agli applausi del suo pubblico a cui si rivolge come un navigato attore?
Per non parlare delle scene di giubilo che Ferrero ha regalato in tribuna: sulla quaterna blucerchiata il presidente saltava, rotolava, faceva un casino pazzesco. Una furia.
Massimo Ferrero è il presidente che lavora 20 ore al giorno per la squadra, Massimo Ferrero è il Cafone che sta entrando nei nostri cuori.
Riuscirà a convincere tutti gli scettici questo super rappresentante del sistema Cafonal romano, trapiantato da un paio di mesi nella sobrietà di Genova?
“Non sono un marziano, sono umano e sono doriano” – ha gridato Ferrero alla folla ieri sera.
La Vipera de Roma è un uomo di spettacolo, percepisce agilmente le sensazioni del suo pubblico, in questo caso di noi tifosi blucerchiati.
Sa che deve portare a casa i risultati per conquistarsi la totale fiducia del popolo doriano.
Non a caso, il coro che ha accompagnato il presidente mentre si recava sotto la curva a Bardonecchia nella sua apparizione al raduno blucerchiato, è stato quanto mai eloquente.
Ferrero si era lanciato verso i tifosi, che lo applaudivano e nel contempo gli rivolgevano l’azzeccato coro: “Dove cazzo è la sorpresa?”, come a dire: “Se prometti qualcosa sulla Samp, sono parole pesanti e i tifosi ricordano tutto”.
Ieri Ferrero ha avuto un eccesso Cafonal.
Ha raccontato che mentre la Samp largheggiava per 4-1, ha incontrato il presidente dell’Eintracht Francoforte che gli chiedeva pietà, perché non voleva la quinta pera.
E Ferrero gli ha concesso la grazia: la Samp non ha più segnato, come segno di fair play: manie di grandezza della Viperetta.
Ma speriamo che non siano solo manie di grandezza le sue dichiarazioni del dopo gara: “Farò di tutto e di più per riportare la Samp in Europa”. Speriamo davvero di riaffacciarci presto sui palcoscenici europei, che sono nel nostro dna.
Tutto è ancora da vedere. Ma sulla base di una squadra solida (su cui c’è gran merito del presidente, che non ha ceduto nessuno e ha aggiunto rinforzi con acquisti mirati), con l’aggiunta di un paio di colpi che si aspetta Sinisa potremmo toglierci delle grosse soddisfazioni.
Soddisfazioni e risultati. L’unico modo che ha Super Cafone per entrare nel cuore di tutto il popolo blucerchiato.
6 commenti
Per ora grande Ferrero! La squadra e gli ultimi acquisti mi piacciono!
Lo avevamo scritto qui qualche ora dopo il traumatico (per i tifosi) cambio di proprietà: Ferrero ha un solo modo per conquistare il popolo doriano, e cioè fare fatti e non parole. Ad oggi si è dimostrato uomo concretissimo (anche aver tolto tra i primi l’appoggio a quel rottame di Tavecchio in Lega, non è cosa da poco). Staremo a vedere per il futuro…
Ferrero è entrato sul terreno di gioco insieme a Sinisa. Appena dentro, fa gesto con le braccia verso gli spalti per invitare all’entusiasmo. Indossa completi con giacche sciancrate, evidente tentativo di allungarsi la figura. E… incredibile, cammina esattamente come Al Pacino in Scareface. Durante l’intervista di Dado Tedeschi, si trincera dietro frasette preparate. “Facci sognare, Ferrero facci sognare” grida la Sud. Finita la presentazione, mentre torna indietro per imboccare il tunnel degli spogliatoi, ad un certo punto cambia passo, corre, saltella(!) come un bambino appena entrato a Gardaland, agita le braccia, ride e sorride verso gli spalti. Dopo la fine della partita e la consegna del premio, nessuno s’aspetta che sia finita lì. E infatti, sembra finita lì, ma lui va verso la Sud, i fotografi lo seguono come un nuvoletta. Spalle alla Sud, e vai col “fiero selfie”(™) di Ferrero. “Portaci, portaci in Europa, Ferrero portaci in Europa” è il grido della Sud. Applausi, risate, e torna dentro. Ed è finita lì? No! Quando molti, sia nei distinti che nella sud, se ne sono già andati, quindi svariati minuti dopo, lui sbuca dal tunnel, e camminando di buona lena verso la sud agita le braccia in alto come se avesse appena segnato un gol, ma soprattutto si batte continuamente il palmo della mano destra sul cuore, con la foga del gorilla. Pubblico (quello che era ancora li) sorpreso, che grida, che batte le mani. Ferrero è in preda ad una eccitazione che si taglia col coltello, incontenibile, il rapporto col pubblico lo esalta, condivide coi tifosi l’eccitazione (anzi, permettetemi, ne mostra molta di più) e gode nell’approvazione ricevuta. Il pensiero che ho avuto è “è lui il primo tifoso qui”. Poi la sera leggo: “Ferrero: sono il primo tifoso”.
Ferrero è un personaggio poco comune nel mondo del calcio. Lasciamolo lavorare, io credo che farà bene, sembra davvero attaccato alla Sampdoria
Come persona mi fa abbastanza ribrezzo. Spero che come presidente mi faccia cambiare idea.
non sono affari miei perché sono tifoso del napoli, ma un presidente così cafone non lo vorrei mai, non ci sarebbe trofeo che mi farebbe cambiare opinione, neanche la Champions, complimenti a frank ha usato parole più adatte delle mie