70° minuto: segna la gradinata Sud, con l’ausilio della furia selvaggia di Modibo Diakitè.
Il gol va attribuito alla gradinata, come ha felicemente evidenziato Mister Montella.
Un gol decisivo che reca con sé anche un ottimo insegnamento: la rete più importante della stagione è stata realizzata con prepotenza e pura foga agonistica. Non con quei guanti di velluto che hanno portato ben pochi risultati nel corso della stagione.
La gara di ieri si è sviluppata in un modo a dir poco rocambolesco.
La Fortuna è stata un elemento preponderante. E se per una volta abbiamo avuto culo, invocato anche da Ferrero nelle sue preghiere a san Culino, non c’è niente di male.
Anzi, possiamo tranquillamente affermare che quella di ieri è stata la prima vittoria della gestione Montella in cui il fattore C è risultato importante, dopo mesi in cui gli episodi ci hanno girato contro, mesi di sfiga nera come la pece e di errori arbitrali.
Dopo l’articolo di ieri, dove sul blog si è “osato” parlare di fortuna, è arrivata la critica di qualche lettore. C’è chi ci ha definito persino “genoani”, come se avere buona sorte, per una volta, fosse una colpa.
E invece è particolarmente interessante il pensiero espresso all’inizio del film Match Point di Woody Allen: “Chi disse preferisco avere fortuna che talento ha percepito l’essenza stessa della vita”.
Ecco, se avessimo avuto qualche episodio favorevole anche in precedenza, non saremmo stati a menarcela con la questione salvezza fino a fine aprile.
Ora il campionato è risolto: splende il sole del 25 aprile su Genova e sulla Samp.
Ma le giornate che restano dovranno vedere una Sampdoria affamata del maggior numero di punti possibili. Gli obiettivi, infatti, sono due: battere le merde e conquistare, anche se è impresa quasi impossibile, la parte sinistra di classifica.
Poi tutto sarà azzerato e partirà la bagarre di mercato.
Montella discuterà con la società sul suo futuro. Giunti alla salvezza, dopo il supplizio di questo campionato, vogliamo ripartire da Vincenzino e vedere cosa è in grado di fare avendo il controllo della squadra dall’inizio.
Il Mister deve restare con noi.