L‘ispettore Gadget Di Francesco batte il nostro Gargamella Delio Rossi, sempre più in confusione ma per la prima volta in campionato, anche sfortunato.
La sconfitta è immeritata per quanto visto sul campo nell’arco dei 90 minuti.
Abbiamo assistito ad una partita sempre aperta, con rapide azioni di entrambe le squadre, che hanno ribattuto colpo su colpo, con difese decisamente “allegre”: la Sampdoria è condannata fondamentalmente da tre episodi che analizzeremo tra poco.
Non convince, tuttavia, la confusione del mister all’ennesimo cambio di modulo e di interpreti.
Torniamo a giocare con il 3-4-1-2 lasciando fuori Regini, Palombo e Bjarnasson (forse il mister è tornato a leggere i nostri articoli). Giochiamo con Da Costa in porta. Difesa con Gastaldello centrale, Costa a sinistra e Mustafi a destra. Centrocampo con De Silvestri largo a destra, Gentsoglou ed Obiang centrali, Gavazzi a sinistra, Kristicic dietro a Eder e Pozzi.
Venerdì scorso mister Delio scongiurava l’ipotesi Kristicic come trequartista. E invece…
Il Sassuolo risponde con il 3-4-3. Gli emiliani hanno cambiato modulo rispetto allo scorso anno quando, con un 4-3-3 aggressivo, veloce e funzionale, raggiungevano meritatamente la serie A. Ma il Sassuolo visto domenica è una brutta copia di quella squadra.
In porta Pegolo, difesa composta da Bianco centrale, Acerbi a sinistra e Antei a destra. Centrocampo con Longhi a sinistra, Marrone e Magnanelli al centro e Gazzola a destra. In attacco Masucci a sinistra, Floro Flores al centro e Berardi a destra.
Il Sassuolo prova a sfondare sulle fasce cercando il 2 vs 1 con i centrocampisti esterni e gli attaccanti, oppure con il classico schema: Floro Flores va incontro alla giocata di Magnanelli per aprire i tagli centrali di Masucci e Berardi, proprio nella parte di campo in cui la Sampdoria ha dimostrato la sua maggir debolezza dall’inizio del campionato.
Kristicic più che il trequartista è un mediano avanzato: è il primo giocatore ad iniziare il pressing sui costruttori di gioco del Sassuolo Magnanelli e Marrone. La Sampdoria sembra in palla: baricentro alto, buona intensità, pressing alto aggressivo e vivace.
Siamo sicuramente più dinamici, ma la concentrazione come spesso capita, funziona a intermittenza. Commettiamo tanti errori in fase di possesso palla e nella zona centrale, sopratutto con Obiang e Kristicic.
Cerchiamo la profondità su Eder che sembra intendersi a meraviglia con Pozzi, e così il Sassuolo viene subito colpito su calcio piazzato, al 18′ minuto. Punizione di Kristicic sul secondo palo, ponte di Costa e goal di Pozzi: 1 a 0.
Siamo una delle squadre che segna di meno su azione ma contiamo già il quinto goal su un calcio piazzato diretto o indiretto.
Continuiamo a fare la partita mentre il Sassuolo è lento nel possesso palla e privo di idee. Il suo gioco è molto prevedibile, forse accusa il contraccolpo del goal subito.
Nonostante questo riusciamo a farci ammonire 2 difensori su 3, con Costa molto nervoso.. Verso la fine del primo tempo viene richiamato dall’arbitro per un possibile doppio giallo.
E a questo punto sorge spontanea una riflessione: qualsiasi altro allenatore, con uno dei 2 centrali già ammonito e a forte rischio espulsione a fine primo tempo, in vantaggio in casa con una diretta concorrente, farebbe un cambio…
Ma Gargamella Delio è impavido: non cambia e la formazione resta invariata.
Succede quindi quello che (non) ti aspetti: all’inizio del secondo tempo restiamo negli spogliatoi. Al terzo minuto, su un innocuo cross dalla nostra destra, Costa “liscia” l’intervento di testa e Berardi insacca.
La Sampdoria riparte di slancio in cerca del 2 a 1, ma sul secondo goal del Sassuolo al 5′ minuto assistiamo ad un anticipo sbagliato di Mustafi nella trequarti avversaria. Gastaldello tiene la difesa alta a centrocampo, mentre Costa si addormenta dietro di lui tenendo in gioco Berardi che lo punta in area di rigore. Atterrato, rigore ed espulsione giustissima e 2 a 1 per il Sassuolo.
Con il senno di poi è facile parlare, ma forse sarebbe stato meglio sostituire Costa con Regini e magari anche Obiang con uno qualsiasi…
Ci piazziamo a 4 in difesa con Mustafi e Gastaldello centrali, De Silvestri a destra e Gavazzi a sinistra. Gentsoglou davanti alla difesa, Obiang mezzo destro e Kristicic mezzo sinistro.
Il Sassuolo sembra più in palla, più vivace ma concede comunque molto in difesa e la partita rimane aperta. Al 63′ minuto, però, arriva la doccia gelata: 3 a 1 di Floro Flores su errore di Mustafi, dopo un ennesimo tentativo di anticipo errato.
Battiamo a centrocampo e dopo circa un minuto accorciamo le distanze con Eder su un ottimo assist di Pozzi, tra i pochissimi che hanno convinto in una domenica infausta: 3 a 2.
A questo punto ci crediamo e spingiamo giocando con il cuore, determinati grintosi.
Alla girandola dei cambi entrano Soriano per Kristicic (entrambi impalpabili come sempre) e Petagna per Pozzi (ma Petagna non era un ’95 che poteva giocare solo in primavera??!!).
Ultimo innesto il polacco Wszolek per Gavazzi. Dopo due minuti sull’ennesimo calcio piazzato arriva il goal di de silvestri: 3 a 3, il miracolo del cuore!
Miracolo che si dimostra effimero per colpa di un intervento sconsiderato dello stesso De Silvestri in area di rigore, 3 minuti dopo il goal e successivamente a un tunnel subito da Mustafi.
Che dire… Abbiamo commesso molti errori individuali importanti e decisivi in serie A. Abbiamo un mister in piena confusione e una rosa non competitiva. Ma oggi hanno vinto soprattutto gli episodi negativi.
Da sottolineare inoltre la mancanza di un gioco quando siamo giunti ormai all’undicesima giornata: segniamo solo su calci piazzati. Cambiamo moduli ogni partita e presentiamo giocatori fuori ruolo. Alcuni sono stati bocciati senza un perchè e ad altri, in vera difficoltà, si continua a dare fiducia (su tutti Obiang e Gastaldello). Caro mister, non ci siamo. Se lei ha accettato (con il suo ottimo stipendio) questa rosa è costretto a trovare una soluzione che noi tifosi speriamo.
Speriamo in un risveglio di Gargamella ed i suoi puffi perchè, lo ribadiamo, un’altra Sampdoria è possibile…