Alvarez sembra essere entrato in un tunnel senza ritorno, mentre Fernandes non è nel suo momento migliore. Se fosse Praet la soluzione per la trequarti blucerchiata? Più di un’idea per Giampaolo.
Il belga sta crescendo di partita in partita. Dopo la prestazione da 7 in pagella contro la Roma, l’ex trequartista dell’Anderlecht si è ritagliato uno spazio sempre più importante in squadra, anche se non nel suo ruolo originario. Infatti, nella sua carriera il numero 18 blucerchiato ha sempre giocato in una fascia di campo più vicina all’area di rigore, rivestendo quindi una posizione più conforme alle sue caratteristiche di suggeritore per le punte e tiratore da fuori area.
Quest’anno, sul conto di Praet, Giampaolo ha già cambiato idea una volta. Partito nelle gerarchie di inizio stagione come terza alternativa per il ruolo di trequartista dietro ad Alvarez e Bruno Fernandes, il belga ha esordito in questo ruolo in un breve spezzone di gioco contro l’Atalanta, prima di essere lanciato titolare dietro alle punte nelle partite perse con Milan e Bologna.
Due uscite dove Praet ha giocato tra ombre e luci mostrando sì un bagaglio tecnico importante, ma al tempo stesso una scarsa intesa con i compagni e la tendenza a cercare troppo spesso la giocata individuale. Dunque Giampaolo lo ha preso sotto la sua ala, favorendone con il lavoro settimanale una progressiva conversione tattica che ha trasformato l’ex Anderlecht in una mezzala atipica.
La prima partita giocata da Praet nella nuova veste disegnata dal mister è tutt’altro che memorabile. Risale esattamente a un girone fa, quando la Sampdoria perde a Cagliari a causa del clamoroso liscio di Viviano. Il belga, che sostituisce in campo Barreto, disputa una gara senza infamia e senza lode, pestando i piedi ad Alvarez e mostrando una scarsa adattabilità alla posizione di interno.
Ma per ogni rivoluzione ci vuole sempre un po’ di tempo. L’ascesa di Praet come centrocampista comincia probabilmente nella trasferta di Firenze, dove entra all’intervallo al posto di Linetty. Al “Franchi” il belga tira fuori una prestazione maiuscola, caratterizzata da un dinamismo eccezionale che consente alla Sampdoria di assumere il pallino del gioco, pareggiando con Muriel e sfiorando in zona Cesarini la clamorosa vittoria proprio con un missile dalla distanza del redivivo Praet.
Il resto, compreso il gol segnato alla Roma, è storia recente. L’ex Anderlecht ha risposto presente alle indicazioni del suo allenatore, svolgendo con diligenza ciò che gli viene chiesto: essere propositivo in fase di possesso, correre in modo intelligente e sacrificarsi in interdizione. Ecco perché, ormai da qualche settimana, Praet è diventato un giocatore imprescindibile per Giampaolo.
Che contro il Cagliari ha il suo bel da fare con un busillis da non dormirci la notte: “E ora chi tolgo?”. Il mister vorrebbe schierare contemporaneamente Linetty, Torreira, Praet, Barreto e Fernandes. Solo che le maglie in gioco sono soltanto quattro: una carta del mazzo deve uscire. Fino a poco tempo fa il sacrificato sarebbe stato Praet. Domenica potrebbe non essere così, con il portoghese destinato forse alla panchina in favore del belga. Che finalmente, dopo qualche mese di adattamento in mezzo al campo, potrebbe tornare a imbeccare le punte come ai vecchi tempi.
ROBERTO BORDI
2 commenti
ma djuricic proprio no? secondo la mia modesta opinione è il miglior trequartista in rosa
Concordo il migliore mi sembra djuricic