Mmmmh… sentite anche voi questo olezzo nell’aria? Sapete che cosa è questo afrore? Beh, ve lo dico io. E’ l’odore della povertà. L’odore della miseria. L’odore del prossimo derby.
Se sugli spalti assisteremo sicuramente al solito grandioso spettacolo, mai come quest’anno sul campo ci sarà penuria di talento ed individualismi. Francamente mi viene da ridere quando leggo e sento riparlare di “premiata macelleria Preziosi”. Beh, amici sampdoriani… noi a centrocampo avremo un killer professionista strappato alle favelas brasiliane, non saremo dei mostri di tecnica, lo ammetto… ma non è che dalla vostra parte ci sia abbondanza di piedi dolci. Mi pare che qualche bel falegname lo abbiate pure tra le vostre fila, non ultimo lo “Stromberg dei poveracci” Bjarnason.
Ma dicevamo, lo spettacolo maggiore, lo spettacolo vero, sarà sulle due gradinate che daranno, come loro solito, anche l’anima pur di rendere questo derby dei pezzenti qualcosa di cui serbare un ricordo.
Si vocifera che nella Nord si camufferanno da tifosi alcuni Samurai, pronti a fare harakiri al fischio finale in caso di sconfitta rossoblu. Per quanto riguarda la Sud invece pare che un piccolo gruppo di tifosi, un branco di cani sciolti, sia pronto a seguire alla lettera alcuni passi del Vangelo di Delio, nello specifico quello che recita “NON SONO LE PAROLE A SMUOVERE LE MERDE, MA DAI LORO UNA SBERLA A PIENA MANO E LE VEDRAI SCIOGLIERSI COME GHIACCIOLI AL SOLE”. Si prevedono pattoni alla cieca, spedizioni punitive a Bogliasco ed altri frizzi e lazzi in caso di esito negativo del match.
Insomma, vista anche la non felice situazione di classifica, il Luigi Ferraris sarà una polveriera, uno scroto ingolfato pronto all’esplosione. Non certo l’ambiente ideale per fare del buon calcio. Vabbè, ci consoleremo gustandoci gli esordi del vichingo Bjarnason da una parte e dell’argentino Centurion (che non ho ancora capito se gioca scippatore alto o assassino basso), ragazzo di una raffinatezza unica, in casacca rossoblu.
Della gara potrebbe poi far parte anche un giocatore che già spacca in due la tifoseria genoana, il greco Fetfatzidis. Si, giocatore che divide i tifosi in virtù di alcuni video che girano su youtube (i soliti montaggi di azioni in cui chiunque risulterebbe un fenomeno). Di lui si dice un gran bene, ma l’entusiasmo lo lascio in cantina. Prima preferisco vedere i fatti. Anche perché di “fenomeni” o pseudo-tali ne ho visti passare parecchi in questi anni, e mi meraviglio sinceramente che ancora ci sia chi si esalti senza aver provato il prodotto sulla propria pelle.
Tralasciando le scempiaggini calcistiche a cui andremo ad assistere, passiamo al gigantesco carrozzone di cazzate ed emozioni che tipicamente caratterizza la settimana precedente la partita. Stenderò un velo pietoso sui due presidenti.
Da un lato Preziosi che dichiara di aver deposto in una busta chiusa presso un notaio il risultato esatto della partita (sempre che lo abbia fatto, ci saranno diciotto buste con diciotto esiti diversi, per pararsi il culo), e che continua a difendere a spada tratta “Macho Man” Liverani ribadendo che si tratta della scelta giusta “blablablabla BROGGEDDOblablabla SHTATOUNMIOVOLERE blablabla” (sorvolando sul fatto che si tratta dell’allenatore con lo stipendio più basso in tutta la serie A). Io non mi stupirei invece se domenica sera la prima panchina di Serie A a saltare fosse proprio quella del Genoa.
Sul fronte blucerchiato invece, “Braccino corto” Garrone, probabilmente resosi conto all’improvviso che la squadra da lui allestita non è propriamente tra le più forti della massima serie, deve avere iniziato a sudare freddo… tant’è che ha pensato bene di muoversi in prima persona, salendo al Mugnaini per dare la carica alla squadra. Chissà, forse la paura che succeda a lui ciò che successe al povero Rispoli un paio d’anni or sono… la paura di veder volare nell’aria gli incisivi, deve aver scosso il pover’uomo. E visto che oramai è troppo tardi per intervenire con innesti di qualità a livello di organico, ha messo in campo tutto il suo savoir-faire, tutta la psicologia che ha in canna, per cercare di ottenere il massimo da questa gara. E se cosi fosse, per lui sarebbe grasso che cola. Metterebbe a tacere un bel po’ di mugugnoni..
Anche il mago Otelma ed il suo carico di sfiga saranno della partita. La sciura Otelma pare abbia puntato le babbucce damascate, come una bambina capricciosa, riuscendo a strappare in via ufficiosa una promessa da entrambe le società. La divina, come ama essere chiamata, prima della partita farà un giro di campo pronunciando le sue blasfemìe, in una sorta di benedizione urbi et orbi (e poi non lo devo chiamare derby dei pezzenti???) indossando una veste semitrasparente (che a quanto mi dicono dovrebbe simboleggiare purezza e bontà) a bordo di un carretto trainato da Fulco e Patrick, due dei suoi inseparabili boys….
E allora ditelo che volete la violenza a tutti i costi!!!!
Sento un olezzo nell’aria… olezzo di pezze al culo….olezzo di miseria…. ma sotto sotto, se spremo quanto più mi è possibile l’olfatto, sento anche un altro odore. Voi non lo sentite? Io sì… odore di biscotto.