Dopo l’investitura di Pagliuca per un ritorno trionfale alla Sampdoria di Gianluca Vialli, nei panni del numero 1, dopo le parole al miele di Fabio Quagliarella pronto ad accogliere il più grande centravanti della storia blucerchiata, arrivano anche le dichiarazioni di Marco Lanna, che auspica il grandioso ingresso di Vialli in società
“Per lui sarebbe una scelta di cuore” – ha detto Lanna intervistato da Repubblica, che ha ricordato la cena delle vecchie e meravigliose glorie a Milano di fine febbraio, quando in un ristorante milanese (con Vialli capotavola, a turno con lo Zar), oltre al n.9 (per sempre) della Samp erano presenti anche Mancini, Nuciari, lo stesso Lanna, il mitologico Zar Pietro Vierchowod, Nuciari, poi si è aggiunto per l’ammazzacaffé anche un’altro esemplare mitico, come Toninho Cerezo.
La trattativa tra la Samp il fondo York Capital Management andrà in porto, come si augurano molti tifosi?
A questa domanda, così ha risposto Lanna alla Repubblica:
“Sulla possibilità che diventi il nuovo presidente della Samp ci abbiamo solo scherzato su, come si fa tra vecchi amici, ma che si voglia buttare in un’avventura del genere non mi stupisce più di tanto. Luca è un generoso, e dopo quello che ha passato a livello personale, provare a dedicarsi ad una cosa del genere penso sia una vera scelta di cuore, l’ennesima sfida di un combattente nato».
Che effetto fa, pensare che Gianluca potrebbe diventare padrone di casa a Bogliasco?
«Sarebbe bellissimo, un sogno – spiega l’ex difensore – “Per lui, perché conosco l’amore che prova per questa piazza. E per i tifosi, quelli di lunga data come per i ragazzini, che avrebbero davanti a loro un esempio meraviglioso. Non dimentichiamoci i presidenti con cui Luca ha avuto a che fare da calciatore, dai Mantovani agli Agnelli. Scuole importanti, personalità che segnano davvero, insegnano tutto”.
Trattativa aperta, servirà ancora tempo per la conclusione.
“Io so solo che Luca è una persona molto seria – aggiunge Lanna – “e non credo si farebbe coinvolgere in un’operazione del genere se non fosse sicuro della sua serietà. E se una nuova proprietà vuole programmare da subito, di sicuro non compra in estate. Gianluca in campo non mollava mai, un leader forse più silenzioso rispetto a Mancini, ma con carisma superiore. Era già allora una persona molto razionale, equilibrata, ma con quell’ironia delle persone intelligenti che sanno affrontare con leggerezza anche gli ostacoli più difficili. Se la federazione l’ha voluto tra i testimonial in vista del 2020, un motivo ci sarà”.
La malattia di Gianluca. Il tentativo di trattativa può essere nato da quella forte esperienza?
«Penso di sì – conclude Marco – “Vialli è sempre stato un generoso, in campo era il primo a tornare, il primo a saper spronare i compagni in difficoltà. La sua potrebbe essere voglia di ridare una parte di quanto ricevuto da questa città.
Paolo Mantovani l’ha cresciuto. A Genova, come tutti noi, ha imparato che gli uomini vengono prima di ogni altra cosa. Dei calciatori, della tecnica, dei soldi. Ora continuiamo
La Samp di Giampaolo però continuiamola a sostenere, che è pure più forte e matura dell’anno scorso e può tornare a darci grandi soddisfazioni“.