La quarta sconfitta consecutiva preoccupa e dà alcune certezze: la squadra infarcita di giovani dai facili entusiasmi ha diverse lacune e fragilità. Davanti a una difesa raffazzonata con la doppia mancanza di Sala e Pavlovic (non stiamo parlando di Maldini), ha pesato molto ieri l’assenza all’unisono di Torreira & Barreto.
Il paraguaiano ha posato la zappa: il suo impiego nello scacchiere di Giampaolo ha finalmente un senso. Ieri sera sono mancate le sue coperture e anche la corsa perpetua di Torreira, sostituito da un deludente Cigarini.
Le dolenti note che arrivano dalla Sardegna sono numerose.
La difesa è da brividi: Giampaolo ha provato in estate una difesa a 4, poi rivoluzionata all’inizio della stagione.
Grave la cessione di De Silvestri in zona Cesarini del mercato. Lollo non è stato rimpiazzato.
Grave l’addio di Castan, non rimpiazzato nemmeno lui.
L’acquisto di Dodò è un paradosso di pura scuola parmenidea: 5 anni di contratto a quasi un milione di euro all’anno a un non terzino che dovresti far giocare terzino (e infatti sta in panchina). Uno dei tanti misteri di Ferrero.
Il centrocampo, almeno quello, offre alternative e solidità.
Resta sempre l’enigma Ricky Alvarez, più mobile dell’ectoplasma dell’anno scorso, ma ugualmente nullo nei metri decisivi. Ricky Alvarez altresì detto Requiem: dai suoi piedi decede tutto.
In attacco siamo dipendenti dall’estro di Muriel, ironia della sorte uno dei giocatori più discontinui della storia recente, mentre Quagliarella a breve lo vedremo alle poste, il 10 del mese, a ritirare la pensione.
Cassano è stato isolato come fosse Hannibal Lecter e non è stato minimamente sostituito. Schick e Budimir, infatti, non stanno dando risposte positive. Tant’è vero che Giampaolo è obbligato a far giocare Quagliarella, che magari passerebbe volentieri le giornate al parco, coi nipotini.
Il quadro è preoccupante. Ma bisogna pur dare un valore alle nostre ambizioni. Chi si aspettava una Sampdoria in lotta per i piani alti si è illuso, sarà un altro anno di sofferenza e di lotta per la salvezza (obiettivo nettamente alla portata) con sprazzi di bel gioco magari costruiti da Giampaolo e dalle sue idee tattiche.
Valorizziamo i giovani, certo. Il problema è che li valorizzeremo per le altre squadre che verranno a comprarceli, allegria.
Intanto alla settima Giampaolo è già costretto a vincere contro il Palermo. Col ritorno di Torreira e Barreto siamo più forti noi. Ora però servono poche chiacchiere, necessari i tre punti
4 commenti
osti va licenziato in tronco in quanto è un danno ormai conclamato. dovrebbe essere l´unico che capisca qualcosa invece…sulla società stendiamo un velo pietoso in quanto a Giampaolo se avesse un briciolo di sale andrebbe a prendere Cassano in spalla per farlo giocare io personalmente mi sono rotto i coglioni per non parlare di quelli che esultavano alle plus valenze una tristezza infinita !
speriamo la salvezza non diventi una chimera ma non marca bene !
Ci vuole del coraggio a scrivere salvezza obiettivo nettamente alla portata spero sia il sottoscritto a sbagliare giudizio perché con una difesa da serie B faccio fatica a pensare positivo.
A proposito di paradossi parmenidei: Quagliarella pensionato nonostante una carriera impeccabile, Cassano salvatore della patria nonostante una carriera da cacciato a calci nel sedere da qualsiasi spogliatoio (ma solo noi siamo i cattivoni che lo trattano da appestato, chissà perché)…
Evvai i detrattori!
Oggettivamente 3 partite perse per due papere e un rigore che non c’era. Un paio di pareggi in più e niente da dire ed è la sottile linea fra una sfilza di critiche e il tutti contenti. Anche io noto degli errori ma la coperta è corta e s’allarga solo coi milioni. Boh… Tante suocere fra i tifosi…