Pubblichiamo la lettera scritta da Enzo Tirotta dopo gli assurdi fatti di Livorno. 93 tifosi blucerchiati “daspati” per colpa di una legge stupida, di un provvedimento insulso e ingiustificato. Muoviamoci perché questa idiozia venga cancellata!
In Italia è pieno di norme stupide. Una tra queste è la TDT. All’interno di questa norma esiste un pezzetto di vuoto di democrazia e giustizia, cioè che un cittadino che abbia pagato il suo debito eventuale con la giustizia si veda negati i suoi diritti oltre al tempo della condanna (in questo caso la diffida), questo pezzetto di democrazia mancante si chiama art. 9!
La TDT ha trovato nei ragazzi della Sud i più strenui oppositori. La battaglia che hanno intrapreso contro questa stupida istituzione è ormai datata al giorno d’istituzione di questa idiozia burocratica, e non sempre mi sono trovato a condividere le forme di protesta attuate. Ma c’è un fatto, che va riconosciuto da tutti i sampdoriani ed anche dagli osservatori esterni: in questi anni tutte le forme di protesta dei ragazzi sono state attuate senza creare incidenti, sempre in modi ortodossi, con argomentazioni e modi che certamente non hanno creato problemi a terzi, anzi, come dimostra la vicenda di Livorno, tutte le forme di protesta sono state attuate con modi che al massimo potevano arrecare danno a se stessi, mai agli altri tifosi.
E veniamo a Livorno; intanto inquadriamo gli attori di questa commedia: il questore di Livorno lo avevamo già conosciuto durante la finale playoff a Varese. Qualcuno ricorderà che a Varese venne tenuto chiuso un settore tra la nostra curva ed i distinti e, nonostante tutti i tentativi di farlo aprire, magari destinandolo ai tifosi meno caldi, rendendosi disponibili a qualsiasi “compromesso” vide il questore di Varese, poi ritrovato a Livorno, negare tutte le forme di dialogo. Ma sarebbe niente se, l’atteggiamento che tenne per tutta la giornata non fosse stato quello del bounty killer a caccia di teste da “daspare”. Arriviamo a fine partita, festeggiamenti fuori dallo stadio, caroselli festosi dei sampdoriani nel piazzale antistante lo stadio, e, colmo dei colmi dei colmi, un funzionario della questura di Genova in servizio al seguito dei sampdoriani che mi si avvicina e mi dice: ”oh Enzo, guarda che il questore di qua vuole fare dei culi! Prova a parlarci tu perché a noi non ci sta neanche a sentire!!!” Volete sapere cosa stava scatenando l’ira del questore? L’accensione di una torcia nel territorio da lui dominato, un oltraggio! fortunatamente, il nubifragio che si scatenò dopo la partita scoraggiò quel signore dalla caccia al pericoloso teppista ed agevolò l’opera di persuasione nei confronti dei tifosi ad andarsene alla svelta da lì.
Una volta ricordato il precedente veniamo a Livorno, anzi a Livorno arriviamo, in pullman, con i nostri figli più o meno piccoli (i miei hanno 9 e 12 anni) e ci avviamo a piedi verso la zona filtraggio. Quando dico arriviamo non parlo di pericolosissimi hooligans armati ma di un gruppo eterogeneo di ex ragazzi e ragazze armati di una voglia matta di restare in serie A.
Durante l’avvicinarsi alla zona degli ingressi iniziamo a vedere i ragazzi girovagare o seduti sui marciapiedi come fossero in attesa di qualcosa; in effetti erano in attesa, come dettomi dai funzionari della Ps, della risposta dal ministero se potessero o meno avere diritto all’ingresso con la tessera voucher ed il biglietto. Un’attesa che è trascorsa tranquillamente, con i miei figli (e non solo i miei) che ridevano e scherzavano con i ragazzi e le ragazze, un chiaro segnale di ambiente inquinato dalla presenza di teppisti con aria minacciosa, armati di bastoni e bombe carta che per di più ha cercato più volte di turbare l’ordine pubblico. Infatti io che sono un padre degenere sono rimasto mezz’ora li fuori con loro ed i miei figli per far vivere ai bambini un pomeriggio “diverso”. Senza parlare poi del modo di eludere i controlli da parte di questi facinorosi, che sarebbero arrivati in prossimità dei cancelli e, spiccando il volo, una volta resisi invisibili, si sarebbero rimaterializzati all’interno dello stadio…
Fandonie, sciocchezze, cazzate. Materiale per gli avvocati che dovranno affrontare questo stupido ed ingiusto provvedimento e che dovranno smontarlo pezzo per pezzo, e non perché sto clamorosamente dalla parte dei ragazzi, ma perché è ingiusto ed immotivato. I ragazzi a Livorno, e quando dico ragazzi dico tutti, sono stati esemplari. Non c’erano bastoni, non c’erano bombe carta, non c’è stata turbativa d’ordine, non c’è stato atteggiamento minaccioso, tutte bugie a supporto di un provvedimento ingiusto. Meglio tante bugie, sarà più semplice confutarle.
Ora è però il momento di creare una squadra, serve una squadra di fuoriclasse, sampdoriani, avvocati, che si rendano disponibili a smantellare questo castello di cazzate, di restituire alla Sud questi 93 ragazzi. Ora è il momento di utilizzare al meglio il passaparola elettronico, le mail, facebook, twitter e quel che volete. Deve arrivare a Livorno un esercito di avvocati cazzuti ed incazzati disposti a lavorare per riparare ad un torto. Non è certo questo il momento di nascondersi, fuori i civilisti disposti a lavorare a questo caso, e si mettano in contatto con i gruppi della Sud al più presto, qualsiasi gruppo perché nessuno è rimasto escluso da questo provvedimento (l’unico momento di democrazia in questa farsa).
E poi va però affrontato questo maledetto articolo 9. Faccio una stima in numeri, abbonati sampdoriani: 20.000, paganti 5.000 circa, vogliono dire 80.000/100.000 persone coinvolte ed a conoscenza di questa ingiustizia. Tra questi, tolti anche coloro che non sono d’accordo con questa mia, ce ne sono parecchi che ai nostri (genovesi) parlamentari hanno dato il voto. Di questo argomento, seppur sollecitati a più riprese, mai hanno dedicato neanche un minuto, ora quello che dico è: cari signori, visto che in qualche modo li ci siete per anche perorare le cause (giuste) del vostro territorio, e visto che la Sampdoria ed i suoi tifosi, compresi i ragazzi dei gruppi, sono una parte importante di questo territorio, è arrivato il momento che vi occupiate, ed anche alla svelta, di cancellare quel maledetto articolo 9. È già tutto pronto, c’è la modifica scritta ed assolutamente condivisibile. Nessuno chiede lasciapassare o immunità, non chiediamo indulti, noi chiediamo la cancellazione di un articolo che va contro il buon senso, la democrazia, la costituzione e che serve solo agli ex arbitri di turno per mostrarsi al mondo.
Cari nostri parlamentari, vi chiedo quindi, anzi vi esorto a prendere posizione ed adoperarvi nel più breve tempo possibile perché questa idiozia venga cancellata, non avete più scuse adesso!!!”