LA STRATEGIA DI FERRERO PER LO STADIO DI PROPRIETA’

Ricordate il vecchio progetto del patriarca Garrone  di costruire uno stadio dal design avveniristico in zona Aeroporto? Era il lontano 2007: il progetto fu illustrato ufficialmente alla Fiera di Rho-Milano dallo stesso Garrone: ambizioso e futuribile, rimase però sulla carta (anzi, sul plastico) e la dirigenza blucerchiata di allora fu costretta a vagliare altre possibili soluzioni (Coronata, Cogoleto, la Fiera, addirittura Serravalle Scrivia)…
Ferrero, nonostante l’intenzione dichiarata agli inizi di voler portare avanti il progetto dello stadio di proprietà, finora si è mosso diversamente puntando, da una parte alla gestione congiunta del Ferraris col Genoa (sempre che le due società saldino l’ingente debito creatosi con l’attuale gestore Consorzio Stadium), dall’altra alla creazione di una vera e propria cittadella dello sport (la SampAcademy), ampliando l’area del Mugnaini e costruendo edifici ed infrastrutture per migliorarne l’accessibilità.
Nelle ultime ore, in primis dal Corriere Mercantile, è stata rilanciata una voce auspicabile per le sorti della Sampdoria, che ci indirizzano ancora verso uno stadio di proprietà, senza l’appoggio di individui sgradevoli come Preziosi.

L’Aeroporto Cristoforo Colombo, recentemente declassato in terza fascia dall’ENAC, dovrebbe essere privatizzato a breve; la compagnia aerea del Golfo Persico che dovrebbe diventare il prossimo main sponsor blucerchiato potrebbe rilevare il 51% della società di gestione del Colombo.

L’idea è quella di costruire uno stadio integrato all’area aeroportuale, dotato di un vasto centro commerciale così da aumentare gli introiti e i finanziamenti. In pratica, quello che Riccardo Garrone prospettava già diversi anni fa…
La “misteriosa” sosta tecnica ad Abu Dabi di Ferrero sarebbe appunto legata a questa trattativa, ormai, pare, in fase avanzata; la compagnia aerea dovrebbe formalizzare l’offerta, in cui la Sampdoria giocherebbe un ruolo di volano pubblicitario internazionale.