Pensavo fosse buono invece era un calesse
Puntata numero 11
FEDERICO MACHEDA detto “Kiko” o “La Miriam”
(Roma, 22 Agosto 1991)
Ruolo: Nulla che Avanza
Transito Blucerchiato: 2011
Presenze: 14
Fischiometro: 103 Decibel pari a ventimila palle che crollano ad ogni sua comparsata.
La sciagura Macheda: uno strano caso di calciatore miracolato, uno scherzo del destino nel panorama convulso e malato del calcio moderno.
Noi sampdoriani, purtroppo, sappiamo bene di cosa stiamo parlando: un giovanotto borioso, miracolato quattro anni fa da un gol decisivo e incredibile, un colpo di culo clamoroso, al 94′, nella ben nota partita tra Red Devils e Aston Villa. Ma soprattutto miracolato da qualche talent scout sbronzo di noia che lo segnalò proprio al Manchester United. Dopo aver vestito la maglia dei Red Devils divenne in Italia una sorta di esempio dell’emigrante capace di sfondare in terra straniera: Macheda fu il don vito Corleone del calcio d’oltremanica.
Arrivò a Genova nel mercato di riparazione (che per quell’anno dovrebbe essere per noi ribattezzato “di distruzione”) intraspreso nella nefanda stagione 2010-2011. Le trattative di quella sessione furono condotte per la Sampdoria dal dispeptico Doriano Tosi, al quale non parve vero di potersi accaparrare quello che il quotatissimo mensile di calcio iberico Don Balon classificava come uno dei migliori calciatori nati dopo il 1989. In effetti, parlando con il capo redattore della rivista spagnola, pare che tale classifica venne stilata dopo i festeggiamenti di capodanno, quando l’ebbrezza alcolica suggerì di estrarre i nomi dei calciatori dal sacchetto della tombola aziendale.
Kiko si presentò, porello, dopo la bufera del doppio addio Cassanopazzini ed ovviamente le speranze riposte in lui furono eccessive, a tratti straripanti. Approdò dalle nostre parti con quella faccia un po’ così che hanno i tamarri quando non capiscono Genova e, probabilmente, l’odio reciproco sbocciò già nei primi giorni di permanenza a Bogliasco quando iniziò a tediare i compagni con i suoi racconti da superstar mancata e millantando la personale amicizia con Rooney (in effetti lo striker inglese usava Kiko come riserva di capelli da farsi impiantare nottetempo, da cui la sua falsa cordialità nei confronti della schiappa italiana).
Esordì con una marcatura in Coppa Italia contro l’Udinese, calciando di fortuna mentre crollava a terra maldestramente. Da quel momento non combinò più nulla: qualche ingresso a partita in corso, animato da una svogliatezza perenne e con quell’atteggiamento altezzoso che avrebbe fatto venire il prurito alle mani anche a Papa Francesco. Fuggì da Genova cosparso di improperi urlati a tutta gola mentre varcava i confini di Liguria.
Negli anni successivi trovò sempre qualche squadra pronta ad accoglierlo per favorirne il rilancio: Q.P.R., tre presenze e zero goal, Stoccarda, quattordici presenze e zero goal. Ma non si è mai più rilanciato. Quest’anno gioca nella serie B inglese, ha segnato tre goal ma la faccia che campeggia sulla sua pagina di wikipedia la dice lunga sul suo stato d’animo.
Tornerà quasi sicuramente al Manchester dove lo aspetta un contratto da donatore di capelli per scarso criniti in rosa. Rooney, in questo senso, avrà un’assicurazione a vita per la propria capigliatura posticcia.
4 commenti
Macheda alla Sampdoria… che giocatore incredibilmente scarso. Ancora oggi lo ricordo come un incubo. E dire che doveva sostituire Pazzini… Mah. Ciao a tutti!
già…fu un ottima spinta alla retrocessione passare da Cassano e Pazzini a Maccarone e Macheda…
un fottuto presentuoso…entrò nel derby che si stava perdendo e camminava…è solo giusta e meritata la fine che sta facendo…
io non sono Sampdoriano ma me lo ricordo ma quanto era scarso sto ragazzo….. Perfettamente ragione ha trovato il Goal al 94 coa i Villa ed stata la sua fortuna …..Sparira’ presto anche dalla Seris B Inglese