VIVIANO S.V. – Dopo appena venti minuti deve uscire, lanciando il menisco all’aria nello sciabolare una rimessa dal fondo. Finché resta in campo si fa comunque trovare pronto nelle uscite e soprattutto su un’incursione di Ibarbo, dimostrando grande coraggio senza farsi per nulla intimorire dall’enorme colombiano. EI FU.
(dal 21′ pt ROMERO 6 – Esordio inatteso per il portiere argentino, tutti a toccarsi gli zebedei! Romero entra a freddo ma si fa trovare pronto. Non ha responsabilità sui goal subiti e per il resto della gara si dimostra attento e sicuro nelle uscite, smentendo coloro che gufavano “belin, ecco lì la saponetta!”. In occasione del rigore è bravo ad intuire la direzione della palla ma il tiro di Avelar, un nome degno di una cerveza sudamericana, è davvero imparabile). IL BALLO DELLE TRECCINE.
CACCIATORE 5 – deve fronteggiare un cliente difficile come Ibarbo ed il suo fratello calvo e ballonzolante: nel primo tempo fa la sua parte abbastanza bene, nella sua zona nascono pochi pericoli. Nella ripresa ecco il patatrac: al 3′ si fa ammonire per placcaggio sul possente colombiano ed al 13′ commette fallo da rigore facendosi espellere. In due mosse dà il via alla rimonta sarda. CACCIATORE DI NOME E DI FATTO.
GASTALDELLO 5.5 – Guida la difesa senza grossi affanni fino al 77′. Poi in occasione del goal di Sau si fa cogliere impreparato assieme ai compagni di reparto. LUI CHE è FRAGRANTE COME IL PARMIGIANO, SOFFRE EVIDENTEMENTE IL SAPORE FORTE DEL PECORINO SARDO.
SILVESTRE 6 – Nel gioco aereo è il solito baluardo, mostra stazza ed eleganza, peccato che nel finale sia lievemente in ritardo sulla prodezza di Sau. UNA CAREZZA IN UN PUGNO.
DE SILVESTRI 6.5 – Impeccabile nella fase difensiva, oramai difendere è il suo pane quotidiano. Contro Cossu non sbaglia praticamente nulla e forse è il migliore della retroguardia doriana. ECCELLENTE, NON SFIGURA AFFATTO NELLA LOTTA TRA TITANI – THE BIG PENIS EVER SEEN – TRA LUI ED IBARBO.
DUNCAN 6 – Esordisce in campionato con una prova discreta. Le sue armi sono forza e dinamismo: è un giovanotto vorace e sensibile, le mette in campo come può, limitato da un giallo rimediato dopo appena 20 minuti. Da migliorare in fase di appoggio ma la giovane età ed il potente atletismo sono dalla sua. DUNCAN, COME DICEVA IL TENENTE COLOMBO: DEVO DIRLO A MIA MOGLIE!
(Dal 76′ ROMAGNOLI S.V. – “Er cinesino” entra per dare una mano in difesa nel momento di maggiore pressione del Cagliari. Se la cava su Ibarbo anche se finisce per rimediare un giallo)
OBIANG 7 – Et voilà, dal magico cilindro sbuca fuori un coniglio rosa, magia pura! Onnipresente a centrocampo, preciso nei suggerimenti e ruvido quando serve. Corona l’ottima gara con la rete del raddoppio doriano e sul finire serve anche una gran palla sui piedi di Mesbah che però non inquadra la porta. Ad inizio ripresa ha sui piedi l’occasione del 3 a 0 ma non è preciso. AHHH, L’AMOUR…!
PALOMBO 6.5 – Apporto di gran sostanza, l’ennesimo di Angelo in questo campionato: sfizioso e sostanzioso. E’ sempre nel vivo dell’azione, smista molti palloni e scodella a Gabbiadini la palla del vantaggio. DI NECESSITA’, VIRTU’.
GABBIADINI 6.5 – E’ il bomber blucerchiato di inizio stagione ed oggi dimostra di saper segnare anche di scaltrezza ed opportunismo, di rapina, da attaccante vero. Meno pericoloso del solito sui calci piazzati ma decisamente prezioso in fase di ripiegamento. Nella ripresa è sfortunato quando si libera tra due difensori ma il suo tiro si infrange sul palo. LA FONTE DELL’ETERNA EMOZIONE.
OKAKA 6.5 – E’ in condizione fisica eccezziunale veramente, e gli avversari se ne accorgono. I giocatori del Cagliari possono solo ricorrere alle maniere forti ed a volte neanche quelle bastano. Fa un grandissimo lavoro per la squadra, difende mille palloni e fa salire i compagni. Gli manca solo la rete. UNA ROSA PREZIOSA, UNA ROSA DI UN QUINTALE.
EDER 6 – Poco incisivo in fase offensiva ma molto prezioso in ripiegamento. Sinisa gli chiede copertura sulla fascia sinistra e lui esegue senza sbavature. In avanti ha poche occasioni per rendersi pericoloso. UN GIORNO TORNEREMO A DANZARE INSIEME.
(dal 61′ MESBAH 6 – Colma positivamente il vuoto lasciato da Cacciatore e dopo l’ingresso di Romagnoli si rende pericoloso in avanti. Sparacchia male la palla del potenziale 3 a 2 all’84’ ma si dimostra comunque bravo ad inserirsi sull’imbeccata di Obiang.
SINISA 6: Schiera la formazione migliore data l’indisponibilità di alcuni elementi ed il risultato del primo tempo gli dà ragione. Nella ripresa prova a rimediare al disastro di Cacciatore ma non riesce a dare la scossa alla squadra per mantenere il vantaggio. Se la Samp esce comunque imbattuta dal Sant’Elia in parte è anche merito dell’allenatore serbo. EHI TU, SINISA… GRAZIE!