DA COSTA 6 – A fine partita è felice come un bambino perchè per la prima volta non ha responsabilità dirette sulle reti subite. Qualche buona parata sui tiri da lontano, per il resto è inattivo, in pratica si muove solo per raccogliere il pallone in fondo al sacco. AH, HAI DETTO NIENTE!!
DE SILVESTRI 6 – Partita di sacrificio per lo stallone blucerchiato. Si risparmia nelle abituali sgroppate restando per ordine del Mister sulla linea della difesa. Valido dietro, poco propositivo in avanti, e non è da lui. Ma regala le sue imperdibili smorfie ad occhi strizzati. L’IMPLACABILE
GASTALDELLO 5 – Ancora in difficoltà il vecchio capitano di mille battaglie. Gasta sembra sentire il peso degli anni, si sfalda come un biscotto plasmon nel latte caldo… GERIATRICO
MUSTAFI 5 – Il difensore germanico-albanese, all’esordio dal primo minuto, si barcamena con i veloci attaccanti avversari. Da Libro Cuore il momento in cui scoppia a piangere per aver perso un tacchetto di una scarpa. DEBUTTANTE ALLO SBARAGLIO
COSTA 5,5 – Smulina calci a destra e a manca, spaventato dalla fronte di Gervinho. E come dargli torto? Tutto sommato, tra pose da fotomodello e calci da judoka, non sfigura. Devo ammettere che lo trovo cresciuto. GIUNONICO
(BARILLA’ 4,5 – Entra in campo lui e cala il silenzio. Regala qualche timida sgroppata al grido, ormai usuale , di MINKIA BARILLA’ SONO! Poi in cinque minuti perde la brocca e si fa espellere… BACIAMO LE MANI DON TONINO)
WSZOLEK 6 – Il polacco non demerita sulla sinistra. Ha limiti tecnici indiscutibili, due zavorre di ghisa al posto dei piedi ma lotta per i 60 minuti in cui gioca, saltando qualche volta l’uomo senza peraltro rendersene conto e rendendosi ogni tanto pericoloso con percussioni da tamburino. FORREST WSZOLEK
(BJARNASON 5 – La sua entrata nel finale non cambia di una virgola la situazione. Si fa notare per la solita chioma fluente, il nostro Kurt Cobain… solito stazzone in mezzo al campo, spaesato e ruvido come i calli sotto i piedi di una vecchia. POLLASTRONE NELLE MOVENZE
OBIANG 5 – Caressa a Fifa lo chiama “Obiang L’Amour”. Ma di amorevole nella sua prestazione c’è ben poco… Meno brillante del solito, la nostra perla nera soffre la penuria tecnica dei suoi compagni. Sbaglia numerosi passaggi, sembra l’ombra di se stesso… e come un marine nella giungla vietnamita, finisce per nascondersi dai nemici anzichè guastare le linee vietcong. In palese difficoltà contro l’orgasmico centrocampo giallorosso. KEEP ON PUMPIN’, PEDRO
KRISTICIC 5,5 – che dire… ci iniziamo a stancare, non vogliamo essere cattivi con lui ma dai, Nenad… non ne stai azzeccando una! Al solito… BORN (NOT) TO BE A NUMBER TEN
GAVAZZI 6,5 – Cuor di leone, sputa sangue e mastica merda sulla fascia… con quella faccia da pesce piccolo della criminalità organizzata, da pescatore di frodo, getta il cuore oltre l’ostacolo (nello specifico lo scarso bagaglio tecnico che mamma natura gli ha donato) e sopperisce con grinta e un grande cuore. PENSATE UN PO’, IL VOTO PIU ALTO LO DIAMO A GAVAZZI. VUOL DIRE CHE QUEST’ANNO SO’ CAZZI…
SANSONE 5,5 – Impiegato dal primo minuto corre e sbava come l’omonimo cucciolone dei fumetti, ma altro non fa. IMPALPABILMENTE PRESENTE
GABBIADINI 6 Abbandonato a se stesso in avanti, ha una buona occasione su assist di Borriello, ma De Sanctis gli nega la gioia del gol con una grande parata. Si danna l’anima ma come sempre è troppo isolato. Le poche palle che gioca sono pericolose: ottimo il cross dalla destra non sfruttato da Pozzi nella ripresa. DEMOLITION MAN(OLO)
POZZI 5 – Cinque come le manate che gli avrei tirato quando non ha finalizzato l’assist al bacio di Demolition Manolo! CHE TTE POZZIno!! Per il resto, il solito adorabile arruffone dell’area di rigore.
DELIO ROSSI 6 – è un 6 di stima, un 6 politico, perchè con il materiale umano e tecnico messogli a disposizione è davvero dura l’avventura. Delio in qualche modo sta cercando di cavare il sangue dalle rape, senza avere neanche le rape a disposizione, però.