VIVIANO 6,5 – Maestro di cerimonia, direttore d’orchestra, nelle orecchie gli risuona la stupenda sinfonia orchestrata da un sontuoso duo di centrali, proprio lì dinnanzi a lui. E grazie a loro non è impegnato molto dall’attacco rossoblu. Tuttavia quando deve intervenire risponde con prontezza felina alla chiamata. E’ una guerra, e lui sa come stare in trincea senza farsi colpire. Nel primo tempo le uscite sono sempre tempestive e nella ripresa è apprezzabile la sua risposta in tuffo all’insidioso colpo di testa del playboy Pinilla, a tre minuti dalla fine. UNA STUPEFACENTE CERTEZZA.
DE SILVESTRI 6,5 – Prestazione arcigna e volitiva, incarna oramai alla perfezione lo spirito da guerriglia urbana del derby: copre strenuamente la fascia di competenza proteggendola, se occorre, con i denti e con le unghie come un vero predatore. Quando capita l’occasione, però, si ricorda dei suoi trascorsi da pistone del sesso, pendolino del piacere sulla fascia, con discese prorompenti come i seni della grandissima Serena Grandi. Prende una botta nel finale ma, nonostante il dolore lancinante, resta in campo, vene pulsanti, nocche bianchissime per la tensione ed occhi a fessura benché Sinisa avesse ancora due cambi a disposizione. GUERRIERO DEL PIACERE.
SILVESTRE 6,5 – Mezzo punto in meno per l’ammonizione evitabile (fallo da dietro su Pinilla al 38′), ma comunque un’ottima prova per lui. Sappiamo che il gioco aereo è il suo forte, ma riesce ad essere puntuale anche palla a terra, riuscendo a prevenire le offensive rossoblu con ottimo senso della posizione ed eccellente savoir faire negli anticipi. Funziona anche l’intesa con il pupetto Romagnoli, con il quale sembra conoscersi da sempre. ROMMEL PER UNA SERA, VOLPE DEL DESERTO.
ROMAGNOLI 7 – Schierato a sorpresa – anche sua – al posto di Gastaldello, nel giro di quattro giorni il romanello con la faccia da orientale sfodera un’altra prova convincente. Non si tira mai indietro nell’uomo contro uomo, riuscendo spesso ad annullare l’avversario senza commettere fallo. Gioiello inaspettato e neppure troppo grezzo, stavolta non va a segno ma non sbaglia praticamente niente. Se continua così, Sinisa avrà inattesi problemi di scelta in difesa. ER CINESE
REGINI n.g. – Esce dopo appena undici minuti, in lacrime e singhiozzi, a causa di un infortunio muscolare quantomai inopportuno . STIZZITO
(MESBAH 6 – Chiamato in causa all’improvviso, la rosa del deserto algerina non si fa cogliere impreparata. Gli tocca il mobile argentino Perotti, voglioso di riscatto in Italia dopo qualche anno opaco, e in qualche modo riesce a contenerlo anche se, soprattutto all’inizio, appare piuttosto incerto. In ogni caso prova sufficiente, ha la giusta freddezza che gli consente di entrare a partita in corso e di recuperare ad alcuni svarioni iniziali. L’ISLAMICO GLACIALE).
OBIANG 7 – Il trionfo dell’Amour. Sinfonia di cuori che delicatamente gli si posano sulle spalle, movimenti languidi ed efficaci affondano come burro nel marasma del centrocampo avversario. Animato dalla foga dei giorni migliori, riesce a strappare diversi palloni alla buona mediana rossoblu. Uomo concreto e vecchio stampo, capisce che in partite come queste è meglio concentrarsi sul contenimento piuttosto che su fronzoli inutilmente artistici. La concretezza è la dote dei saggi, diceva qualcuno. IL SOLE LO HA BACIATO IN FRONTE, PRIMA DI QUESTO DERBY.
(KRSTICIC n.g. – Manciata di minuti minuti simbolici. Poche ore prima del derby nasce il suo primo figlio, lui avrebbe tutto il diritto di godersi le prime gioie della paternità ma resta a disposizione di Sinisa, per riconoscenza nei confronti di una società che l’ha sempre aiutato in momenti davvero difficili. COME DEFINIRLO QUEST’OGGI, SE NON “PATERNO”).
PALOMBO 6,5 – Tornato capitano e schierato davanti alla difesa, vale anche per lui il discorso di Pedro: il contenimento prima di ogni altra cosa. Poche iniziative, ma un sistematico lavoro di disturbo che manda in tilt gli schemi di Gasperini. HACKER DEL CENTROCAMPO
SORIANO 6,5 – Ci prova subito con un traversone da destra, poi i rossoblu riescono a chiuderlo, non a caso nel momento di maggiore difficoltà per la Samp. Alla fine del primo tempo riesce in qualche modo a spezzare l’incantesimo, e allora è quasi magia… spruzza suggerimenti ad Okaka ed Eder come la fatina di una fiaba per adulti mai cresciuti. Poi prova lui stesso a proporsi, ma il lancio di Eder è troppo lungo. Volitivo, nel finale si prodiga a difesa dei tre punti. HOUDINI, NON C’E’ GABBIA CHE LO CONTENGA.
EDER 6 – Grande impegno, ma anche un po’ di confusione. Subisce l’ammonizione per una trattenuta su Rincon ad inizio ripresa, ma l’intervento era giustificato: il Genoa aveva avviato un contropiede pericoloso sugli sviluppi di una nostra punizione. Talvolta arruffone nelle iniziative personali, in un’occasione vede Soriano solo e piazzato sulla destra in area, ma non riesce a calibrare il cross. ARRUFFATO COME UNA BUSH PUSSY. PUO’ PIACERE MA NON SEMPRE E’ APPREZZATA .
OKAKA 6,5 – Anche il buon Stefano interpreta nel migliore dei modi il derby: più che cercare l’iniziativa personale sgomita, propone, strappa palloni. La rocciosa difesa rossoblu non lo molla ma lui, aiutato dalla sua fisicità, riesce quasi sempre ad avere la meglio. A livello offensivo si fa vedere con una verticalizzazione per Eder in area al 20′ del primo tempo e con un diagonale al 39′ della ripresa (finito sul fondo). GENEROSO GUERRIERO.
GABBIADINI 7 – Il Reinhold Messner delle Alpi Orobiche è il nostro match-winner. La sua seconda rete stagionale arriva ancora su punizione dal limite: in realtà – come anche lo stesso Manolo ha ammesso ai microfoni di Sky – un cross che attraversa maligno l’area piccola e rimbalza maliziosamente poco prima di trapanare la porta del quotato Perin, portiere con un look da Bee Gees honoris causa. Al di là dell’episodio, consueta prova di sostanza sulla fascia destra: lotta dura senza paura, con qualche occasione che crea apprensione ai bibini (incursione su passaggio di Romagnoli al 14′ sventata in anticipo da Burdisso; sinistro finito a lato del primo palo al 22′; colpo di testa su cross di Palombo al 54′ bloccato da Perin). CULO O NO, IL MATCH WINNER, SIGNORI.
(SANSONE n.g. – Dieci minuti e pochi palloni toccati; il suo ingresso serve essenzialmente a mantenere l’equilibrio tattico per conservare il vantaggio).
SINISA 8 – Non ci sono parole per lodare ancora una volta questo colosso della panchina. Secondo derby e seconda vittoria consecutiva per il Condottiero. Sapeva che sarebbe stata una partita durissima e l’ha interpretata nel migliore dei modi, anche nella scelta degli uomini. Schierare Romagnoli al posto di capitan Gastaldello poteva essere un azzardo, ma il jolly è in un momento di grande forma e ha offerto una prova eccellente anche al fianco di Silvestre (segno della sua duttilità). Assolutamente logico il cambio Mesbah-Regini; non era il caso di stravolgere il modulo dopo dieci minuti. SINISA, SI GRUOSS’, DIREBBERO A NAPOLI!
1 commento
Aumenterei il voto a Romagnoli di un 4-5 punti. Ha pure messo le pezze agli strafalcioni iniziali di Mesbah. Miha ci ha visto lungo mettendolo titolare in un derby a 19 anni. Mi ha veramente impressionato, il futuro è suo, già da ora.