Si scatena la solita bagarre di commenti iracondi per l’infortunio di Correa.
Quello che doveva essere l’anno del salto di qualità per il giocatore si sta trasformando in una piccola via crucis, tra l’errore a mezzo metro dalla porta vuota contro l’Inter e i diversi infortuni che lo hanno colpito.
Non dimentichiamo il primo stop, a Ponte di Legno, che ha rallentato notevolmente la preparazione del giocatore, con le inevitabili conseguenze del caso.
Ieri il secondo episodio, con le polemiche sulla sensatezza o meno dell’investimento per l’argentino.
La fretta, si sa, porta consigli malsani. Il web, in particolare, attira isterismi e furie.
Ma l’isteria dei tifosi dopo i due mesi di campionato poco gratificanti per Correa sono illogici.
Stiamo parlando di un giocatore classe ’94 (ritenuto, ripetiamo, tra i migliori della sua leva in Argentina, non in Pakistan, con tutto il rispetto per i pakistani, per il loro fumo e le birre a basso costo). Ed è lampante che necessiti di un periodo di ambientamento perché il modo di giocare di Correa è ancora lontano dal calcio europeo (e mettiamoci anche la sua crescita muscolare degli ultimi mesi, che forse ha determinato i suoi infortuni).
I mormorii dello stadio quando tocca palla Correa sono inascoltabili. Forse la gente pensa che il n.10 sia il Pibe de Oro e che debba entrare in porta col pallone fra i piedi e fare anche un inchino prima della rete.
Ma discutere la qualità di Correa è come discutere la qualità del basilico di Prà.
Che il giocatore abbia i numeri è evidente. Che sia una scommessa della società, pure.
Evidentemente noi doriani possiamo permetterci di snobbare i talenti in divenire, i quali sono appunto in divenire e avrebbero al contrario bisogno della fiducia dell’ambiente, di tutto l’ambiente.
C’è gente che addirittura ha l’ardire di paragonare Correa a Fornaroli, che quando giocava, lo ricordiamo tutti, sembrava un’acciuga spersa in uno stagno, un girino smarrito.
Giusto per fare un esempio: alla sua seconda stagione (completa) in Italia, all’età di 20 anni, Dybala ha segnato 5 sparuti gol in serie B con la maglia del Palermo, facendo spesso panchina. Ripetiamo: si trattava di Dybala, per di più in serie cadetta. L’argentino della juve è poi esploso alla terza stagione in Italia.
Insomma, cerchiamo di placare le isterie e iniziamo ad avere fiducia nei nostri giovani blucerchiati, specie se dimostrano classe.
Anni fa (ahinoi, ormai venti) la gente osava borbottare quando toccava palla Seedorf, addirittura quando prendeva il pallone Veron, sommo maestro del centrocampo. Un incredibile sacrilegio.
Ma si poteva, a fatica, comprendere: erano altri tempi, i tifosi erano abituati a Vialli, Mancini, Gullit e non andiamo oltre per evitare le nostalgie senili.
Ma, in questo presente, siamo abituati a stagioni intere farcite di Barillà, Bjarnason, Sestu, Gavazzi, Tissone, chihuahua Estigarribia, financo Juan Antonio!
E ce la prendiamo con Correa, classe ’94?
Piena fiducia in Joaquin e la sua grande classe, aspettiamo il tuo ritorno, quel giorno spaccherai la rete!
12 commenti
a proposito di isterie… non è esagerato titolare un articolo “salvare la stagione” quando siamo solo all’11^ giornata di andata, cioè a un quarto del campionato? cautela e piedi di piombo penso siano dovuti quando si parla di SAMP (se siamo tifosi e non bibini) e in particolare in questa situazione. cmq complimenti per il sito.
Totalmente daccordo….c’è gente che non capisce che il calcio reale non è come giocare a fifa o pes!!!!
A parte che basta con sto gol sbagliato. Chi critica capisce poco o non ha mai giocato a calcio. Nemmeno sa di fisica basica. Il pallone gli finisce fra i piedi in un rimpallo col portiere a pochi centimetri mentre correva verso la porta. Un pallone sporchissimo rimastogli fra i piedi e rimbalzatogli contro. Io non lo considero nemmeno un gol sbagliato, è stata una carambola. Tutto lì!
Poi tutti dimenticano che i campioni fatti e infallibili non vengono alla Samp.
Vanno al real barca o bayern per 50 milioni. Ovvio che se questo ce lo hanno lasciato comprare è una scommessa. Noi possiamo sperare solo in scegliere giocatori ancora fuori mirino e che per puro culo esplodano nella loro crescita.
Non si capisce il livore e critica. A caso il calcio non è come la vita? Ci regalano forse business perfetti a gratis?
Semplicemente si pretende troppo da un ragazzo a malapena ventenne. Ci vuole tempo. Guardate Soriano: sembrava una causa persa fino a tre stagioni fa, poi è esploso e adesso vale 15 milioni. Correa non varrà gli 8 milioni attuali, ma diamogli tempo, magari facciamogli fare più partite da subentrante. Le potenzialità le ha, deve solo applicarsi.
sono pienamente d’accordo con questo articolo quindi spero che l’equilibrio di giudizio espresso per correa si allarghi a tutto il ‘gruppo samp’ perchè c’è bisogno di serenita’ nell’ambiente…..
poi a fine anno cioè a giochi fatti potremmo giudicare l’operato di tutti….
Ma chi lo ha paragonato a Fornaroli??!! Vi prego voglio conoscerlo.
Niente scherzi, Tucu è un gran giocatore, lo si vede già da come tocca il pallone. Il primo problema di Fornaroli è che il pallone non lo toccava mai…
Ah me il Tuna piaceva, ero un suo sostenitore, se poi anche li nel Derby non annullavano il suo goal forse sarebbe cambiata la storia, sinceramente Inzaghi (Pippo) non mi sembrava più presente nelle azioni ma è stato un bomber molto prolifico. Chiusa parentesi e parere strettamente personale.
Correa può diventare un grande giocatore, 8 milioni spesi bene, si vede che la “postura” del campione con la palla tra i piedi……..poi si sa son ragazzi…..
Per carità, de gustibus.. 😀
Ad ogni modo un po’ tutti sostenevamo il Tuna, non fosse altro perché non giocava mai. Onestamente però quelle poche volte in cui gli è stata data una chance ha fatto vedere davvero poco.. Correa almeno ha dimostrato di saper stare su un campo di serie A. Poi per carità, se il guardalinee non avesse alzato quella bandierina.. Chissà!
Il Tuna dovunque è andato dopo la Samp ha fallito…ormai si può definire un bidone!!!
Beh allora, a mio parere, Tissone non era poi così male…….per lo meno non a livello dei bidoni succitati.
Direi che Incredulo ci ha preso in pieno parlandoci di Soriano. Un Nazionale che oggi vale 15 mln, che quando si scaldava sotto la tribuna la gente mugugnava!
Correa è molto giovane, alla prima esperienza fuori casa sua, per me può ancora godere in pieno dello status di giovane da aspettare.
Muriel è in Italia da una vita, ha molti più anni. A Udine, piccino, non era capito. Appena arrivato da noi era acciaccato. Quest’anno non ha alibi, ha piena fiducia e non deve cercare di dimostrare il suo valore in dieci minuti come capita a Bonazzoli e Rodriguez. Eppure ciccio-bello fatica ancora a decollare. Vorrei sapere chi oggi ci darebbe i soldi che abbiamo investito su di lui.