Non si può dire che a Ferrero manchi l’ottimismo. “Scudetto?, non subito ma entro il 2018”. Così ha detto il presidente nell’ultima intervista, in cui ha parlato di presente e futuro, dall’imminente impegno contro i gobbi, fino alla realizzazione del sospirato stadio. “Non ho paura di nessuno, né della Juve in campionato né dell’Inter in Coppa: noi abbiamo Sinisa” – ha detto il presidente.
Una bella intervista, pubblicata da Repubblica.
Ferrero è senza dubbio il personaggio del momento. Ad alcuni può apparire eccessivo ma è un fatto che, con il suo ingresso nel mondo del calcio, la Samp susciti molto più interesse e simpatia.
Ferrero ha bruciato le tappe:
“Grazie alla mia passione e al mio intuito – dice la Vipera nazionale. “Ogni mattina, quando mi sveglio, penso la vita è bella: incontrerò 10 persone, cinque vogliono fregarti e cinque restano fregati. Io cerco di stare nel mezzo e di barcamenarmi al meglio.
Per me il calcio è divertimento, lo vorrei liberare dalla noia che lo pervade. Per questo do sfogo al mio istinto e mi comporto come mi vedete: tutto spontaneo, niente creato ad arte. Questa è la parte scherzosa, poi c’è il lavoro, una cosa seria, che ha bisogno di testa, cuore e gambe. Per me una società di calcio è un’azienda, che non deve fare finanza ma impresa. Se possibile creare anche posti di lavoro: costi, ricavi, investimenti, idee. Io rispetto i calciatori, se sono uomini ci parlo volentieri, cerco di trattarli al meglio, ma l’amore è per la mia società”.
Quanto è importante il lavoro di Mihajlovic?
“Mihajlovic ha dato coraggio a tutti. Se i giocatori si esprimono come vuole il nostro Mister e con le capacità che hanno, possono dare un dispiacere a tutti, non solo alla Juve. Le spiego l’alchimia: il nostro è un gruppo di talenti, Sinisa ha tirato fuori le loro doti e ciò che mancava, il coraggio. Ora non hanno paura di nessuno. In più sono stati contagiati dal presidente, non un uomo facile, perché vuole vincere sempre“.
E se Mihajlovic dovesse andar via?
“A leggere i giornali – risponde Ferrero – Sinisa lo vogliono tutti. Se la ricorda Mina? “Parole, Parole, Parole”. Io sto ai fatti: è un uomo passionale, leale, un grande allenatore che si diverte lavorando molto. A volte si arrabbia, quando le cose non funzionano e fa bene. Finché starà con noi, penserà solo alla Samp. Mi fido della persona, che viene prima di ogni cosa“.
Inanto incombe il mercato di gennaio. Molti giocatori, in primis Gabbiadini, fanno gola a grandi squadre.
“Il calcio è come quel mare: tanta acqua, poco pesce. Se devo parlare con un procuratore, lo incontro. E se è un uomo vero, il feeling non manca. Non posso svelare nomi o trattative. Però le dico una cosa: se a gennaio ne va via uno magari ne arrivano tre“.
Tre giocatori al posto di uno. Le previsioni ottimistiche di Ferrero non finiscono qui, si torna a parlare di scudetto.
“Non certo quest’anno. Ci proveremo entro il 2018, la stessa scadenza del contratto di Osti appena rinnovato, il nostro eccellente diesse“.
L’idea di Ferrero per il calcio del futuro?
“Vorrei un calcio libero, via non solo le barriere, ma anche i tornelli. Ho già scritto ad Alfano. Stadio di proprietà o in gestione, con domenica ideale: al mattino prosa per le nonnine, cinema o teatro dal vivo per gli adulti, concerti per i giovani, spazio giochi per i bambini. Pranzo a ristorante per ogni tasca. Poi i mariti restano per la partita, il resto della famiglia se vuole va a fare shopping nei negozi. Con due spicci, una domenica tutta allo stadio. Che tristezza gli spalti vuoti per la Coppa Italia. E quel nostro quartiere, Marassi, blindato a ogni partita, dove gli abitanti non possono uscire di casa, a meno di scavalcare transenne e recinzioni“.
3 commenti
Finalmente un presidente che ha le idee chiare e che nn manca di allegria e personalità. Forza presidente facci sognare.
Ah Presidè basta che ne arriva uno buono…
Mi piacciono queste inyerviste a ferrero. Sarà un pazzo scatenato ma almeno trasmette entusiasmo. Il contrario di chi lo ha preceduto!!