Arriviamo alla seconda partita di campionato dopo una settimana in cui la possibile cessione di Eder domina e disturba la scena.
Senza Ivan squalificato (grossa perdita per quello che abbiamo visto contro il Carpi) dobbiamo ancora fare a meno di Correa e Moisander, costretti alla panchina.
Affrontiamo il nuovo Napoli di mister Sarri.
Continuiamo con il 4-3-1-2 ma con una novità ad inizio partita che crea stupore.
Viviano in porta, difesa a 4 con Cassani terzino destro, Coda e Silvestre centrali e Regini a sinistra. Centrocampo a tre con Fernando davanti alla difesa, mezzala destra Barreto e mezzala sinistra Soriano. Palombo a sorpresa nell’incredibile posizione del trequartista, dietro Muriel ed Eder.
Il Napoli di mister Sarri gioca con il nostro stesso modulo, quello che lo ha reso celebre con l’Empoli. Reina in porta, difesa a 4 con Maggio terzino destro, centrali di difesa Albiol e Koulibaly ed Hisaj terzino sinistro. Centrocampo a 3 con l’ottimo regista Valdifiori centrale, Alan mezzala destra e Hamsik mezzala sinistra. Trequartista Insigne dietro Higuain e Callejon.
PRIMO TEMPO: MONOLOGO NAPOLI
Il Napoli fa la partita da subito: partenza dell’azione da dietro, terzini molto alti che cercano ampiezza. Valdifiori regista, mezzali che lavorano sia in ampiezza che profondità, con la posizione di Insigne che si muove molto sia come trequartista che come falso nueve, e le punte Higuain e Callejon che cercano il taglio tra i nostri terzini ed i centrali.
Molto movimento dei due attaccanti sempre pericolosi e bravi nell’uno contro uno. Si cambiano spesso la posizione con Insigne come trequartista.
La fase di non possesso del Napoli è un 4-4-2, anche se nel primo tempo non è quasi mai costretto a difendere.
Insigne si sistema davanti a Valdifiori, mentre le mezzali si allargano a dare il raddoppio sui terzini.
Pressione e baricentro molto alto per il recupero immediato del pallone.
La Sampdoria parte con baricentro basso. E con un Palombo in una posizione incredibile: trequartista per marcare a uomo Valdifiori…
Valdifiori gioca spesso ad un tempo e si muove molto. In questa maniera riesce ad eludere la marcatura del nostro capitano e a servire subito le punte.
Il Napoli per sfuggire al nostro pressing sul centrale di centrocampo attua anche una rotazione dei centrocampisti ad inizio azione.
La nostra fase di non possesso è un 4-4-2 con Palombo che si posiziona centrale assieme a Fernando e con le nostre mezzali che si allargano per dare raddoppio ai nostri terzini, dal momento che i difensori del Napoli spingono molto.
I nostri due attaccanti giocano larghi, ma non riescono a ricevere un pallone giocabile.
Manchiamo in intensità, ritmo e corsa. Siamo in balia del gioco fluido del Napoli.
Proviamo a contenere ma la difesa lavora male di linea.
Ed infatti all’8 minuto del primo tempo veniamo puniti.
Silvestre si alza alto per pressare Callejon nella posizione del trequartista. La linea non si alza, il napoletano pesca insigne tra le linee, finta su Cassani e palla ad Higuain che taglia dietro la schiena di Coda e davanti a Regini.
Regini guarda il pallone e non vede né “sente” l’avversario che gli passa davanti: tiro di Higuain e goal.. 1-0!
Al goal Zenga inverte subito la posizione di Palombo che si posiziona centrale di centrocampo. Soriano torna a fare il trequartista, Fernando la mezzala destra e Barreto la mezzala sinistra.
Ma è un monologo del Napoli: gioco veloce buon possesso, recupero nella nostra metà campo in fase di non possesso.
Sono molto veloci ed Insigne lavora molto bene tra le linee creandoci diversi grattacapi anche con dei tiri da fuori.
Al 19 minuto si fa male Coda ed entra Zuvkanovic centrale di difesa.
Continuiamo a difendere in maniera lenta e siamo passivi e poco reattivi a reagire al Napoli.
Manchiamo di personalità ed aggressività.
Ed al 39 minuto arriva il secondo goal.
Allan beffa Barreto e serve un pallone sul movimento in taglio “corto/lungo” che Higuain effettua per smarcarsi da Zuvkanovic, che rimane tagliato fuori.
Silvestre non legge la salita della linea, non stringe verso il centro e marca Insigne insieme a Cassani, Higuain scappa e segna: 2 a 0 e sembra GAME OVER.
Fine primo tempo: Sampdoria irriconoscibile, a tratti ricorda quella del preliminare di Europa League.
RIPRESA: LE PRODEZZE DEI FENOMENI
Nei primi sei minuti del secondo tempo il Napoli accelera, vuol chiudere la gara e crea almeno 3-4 palle goal in 7-8 minuti.
Ma al 11 minuto dopo un possesso palla lento nella metà campo del Napoli, Muriel serve Fernando dentro l’area dribbling su Albiol che lo stende. Grave errore individuale del difensore, rigore, tiro di Eder e goal: 2 a 1.
Come può un episodio cambiare la gara….
Incredibile, il Napoli incomincia a mollare la presa: le mezzali scivolano con più lentezza a coprire la spinta dei terzini, bravi a spingere ma lenti a rientrare. Infatti Sarri sostituisce subito Allan con Dante Lopez, mentre Zenga continua a giocare con le punte larghe per cercare di giocare sugli spazi lasciati liberi dal Napoli anche con dei cambi campo.
Dopo 3 minuti Soriano recupera palla e si lancia in ripartenza, punta l’area di rigore e serve il taglio di Eder dietro la schiena di Albiol. Il brasiliano con una serie di finte lo fa sedere in terra e segna il 2 a 2: un grandissimo goal… CHAPEAU!
Il Napoli è sulle gambe e fatica a riprendere in mano la partita: calo fisico e di personalità.
Noi invece siamo aggressivi e determinati ed al 36 minuto una sventola di Muriel, ancora su azione di ripartenza veloce, sfiora la terza rete. Il colombiano salta 2 avversari e costringe al miracolo Reina.
Al 23 minuto esce Hisaj per Ghoulam e Jorginho per Valdifiori. Noi sostituiamo Soriano con Wszolek ed Eder con Moisander negli ultimi 5 minuti, per un 5-4-1 in cui difendiamo il risultato a denti stretti.
Finisce 2 a 2 e ci teniamo questo grande punto.
Sampdoria a due volti. Ma vorrei evidenziare ancora una volta gli errori sulla linea della difesa e la posizione inspiegabile di Palombo.
Sono già 8 goal presi in 4 partite.
L’attacco gira bene con giocate individuali dei nostri due fenomeni sudamericani. Ma quando questi avranno un calo, la media dei goal subiti e le prestazioni finora viste della difesa potranno darci problemi.
La difesa è da registrare subito, cercando gli interpreti giusti ed i movimenti giusti.
Se Cagni sia il responsabile non lo so, ma stiamo vedendo degli errori madornali dei nostri difensori.
Non c’è un gioco collettivo e per adesso viviamo sulla buona condizione atletica visto che abbiamo iniziato 1 mese prima degli altri.
Bene Zenga come motivatore, visto che la squadra ha reagito, e si è conquistata con caparbietà il pareggio, invece di sciogliersi come avrebbe potuto accadere.
7 commenti
Domanda per il nostro tecnico.
Ma Regini (che nella difesa a 4 fatica e non poco a difendere) non potrebbe fare il centrale con Zukanovic a fare l’esterno ? O se Zukanovic è così tanto fuori forma come pare, con Mesbah terzino sinistro ?
In attesa di vedere come sia Moisander…
A mio modo di vedere, le alternative dietro non mancano ed, individualmente, la nostra difesa per valori dei singoli non è affatto male (forse solo un po’ troppo lenta nei centrali, chiunque essi siano) !
Cosa ne dici, Mister ?
mesbah è fuori rosa,moisander rinetra ora,inspiegabile come al capitano dell’ ajax non venga rinnovato il contratto…forse ha problemi fisici…zuvkanovic ha la pubalgia,per quello è sovvrapeso e per quello verrà operato,è stato scelto come terzino sx,costretto dagli eventi a giocare in mezzo…anche io regini lo vedo piu un centrale,ma in una difesa a 3 di una squadra di serie B..errori di linea evidenti,posizioni di marco copro sbagliate,tattica del fuorigioco fuori tempo e difficoltà anche nel far partire l azione da dietro…per me hanno lavorato male
Condivido le preoccupazioni per quando le altre squadre si metteranno in pari di condizione rispetto a noi. 8 gol il 4 partite (e potevano essere di più), tre su quattro contro squadre veramente mediocri.
Il mio giudizio lo darò a Natale, non prima
Ciao Carlo, bentornato. Il nostro modo di difendere mi fa venire in mente un solo aggettivo: VECCHIO, con i sue centrali che si staccano tra loro in verticale di 15 metri stile libero-stopper anni 70. L’ auspicabile ritorno di Moisander, dovrebbe in parte ovviare a questa lacuna. Il finlandese è difensore moderno e più rapido degli altri, cresciuto calcisticamente nell Ajax, scuola storica di un modo di difendere moderno. Dalla metà campo in su possiamo diventare una delle squadre più divertenti del campionato. Insomma trovare l equlibrio e’ sempre il compito più duro per uno staff tecnico. Per il nostro” a tre teste ” di più!
Analisi impeccabile, la chicca del Palombo trequartista non l’avevo proprio notata…
Qualcosa si muove, licenziato Cagni, come vice Ciccio Pedone, forse si torna al ventunesimo secolo
Analisi perfetta,ma nn è il sistema bensì la rotazione degl’interpreti ad esser criticabile se nn ho chi interpreta in modo corretto la fase difensiva a 4 in linea devo trovare un assetto che gl’interpreti possano esprimere le doti più dei difetti,detto questo Reggini nn è adatto ne a 3 ne a 4 in serie A in una squadra che nn vuol retrocedere ! effettivamente metter Palombo a rincorrere Valdifiori è stato ridicolo e poi conoscendolo piazzarlo in mezzo a fare il vigile che dirige il traffico anche peggio … Comunque se hai giocatori di personalità che interpretano in modo attivo la fase difensiva il sistema della linea a 4 cn il centrale che esce e gli esterni che stringono verso l area cn le mezz’ali che scalano sugli esterni funziona bene contro qualunque sistema offensivo,nessuno fa il pk n’roll nel calcio al massimo un dai e vai (uno due in profondità ma è casuale generalmente),il punto e che se nn cerchi l anticipo nn fai mai un break cn cui puoi ripartire cn la squadra avversaria sbilanciata,e se gli attaccanti ti pressano nn avendo sti fenomeni dl punto di vista tecnico dietro la palla la vedi solo quando te la danno i raccattapalle…