Dopo la sconfitta beffarda arrivata negli ultimi minuti contro la Lazio, andiamo a giocare a Cagliari, un campo a noi storicamente ostico.
Il Cagliari ha in panchina Lopez, subentrato a Rastelli, ed è reduce da un buon pareggio a Bologna. Oggi però è in piena emergenza uomini: Barreca è squalificato, il portiere Rafael si fa male nel riscaldamento e nel primo tempo escono ben tre uomini per infortunio, un dato da record!
Noi non recuperiamo a pieno ritmo Strinic, che va in panchina. Il Mister conferma Murru.
4-3-1-2 con Viviano in porta, difesa con Bereszynski a destra, Ferrari e Silvestre centrali, Murru a sinistra. Nel centrocampo a 3 Torreira mediano davanti alla difesa, Barreto mezzala destra e Praet mezzala sinistra. Ramirez trequartista dietro a Zapata e Quagliarella.
In fase di possesso partiamo cercando di svilluppare con velocita’ il nostro proverbiale possesso, anche se affrontiamo una squadra che prova a prenderci alta nella costruzione dal basso.
La pressione alta del Cagliari è ordinata e molto efficace e veloce, tanto che ci rifugiamo spesso nel rinvio di Viviano in verticale, sopratutto per cercare le punte visto che Torreira è spesso ben marcato.
Gli attacchi centrali avvengono in maggioranza attraverso le verticalizzazioni. Ma nel primo tempo allarghiamo ed alziamo molto i terzini. Allarghiamo anche gli attaccanti per servirli dietro la schiena dei terzini, per aprire la difesa a 3 del Cagliari e permettere l’inserimento delle mezzali e del trequartista.
Sulla verticale e sul rilancio lungo cerchiamo di conquistare la seconda palla e ripartire centralmente con i nostri attaccanti aiutati dal trequartista, ma sempre con un possesso palla già dalla costruzione bassa.
Proviamo a liberare Torreira con una rotazione e abbassando Praet.
Proponiamo le idee ed i principi di gioco di mister Giampaolo: siamo propositivi e abbiamo voglia di comandare il gioco nella gara. Con la costruzione da dietro che parte da i due difensori centrali alziamo i terzini e cerchiamo il movimento delle mezzali per eludere la marcatura ferrea di Cigarini su Torreira.
Le mezzali cercano posizione tra le loro linee di centrocampo e difesa. Lavorano sia in profondità che in ampiezza. Sopratutto in ampiezza quando il terzino riceve palla. Quando si aprono scivola verso di loro Torreira e si posiziona davanti a loro la punta di parte o Ramirez.
Proviamo anche il cambio gioco cercando di sorprendere il Cagliari che stringe molto il campo verso la “palla”. Sul cambio gioco la palla successiva è subito data in verticale ad attaccare lo spazio centrale.
In fase di non possesso proviamo la consueta pressione alta sul loro possesso, anche se loro tentano spesso la verticale in velocità sugli esterni o sulle mezzali e sugli inserimenti senza palla di Joao Pedro, che svaria su tutto il campo. Li costringiamo spesso a calciare già dal portiere.
In questa partita non riusciamo ad essere sempre corti e stretti nella pressione.
Le nostre uscite sono le seguenti: le mezzali escono sugli esterni di centrocampo, con conseguente scivolamento di Torreira in copertura sulla mezzala e scivolamento della mezzala opposta centrale, dando sempre un occhio alla mezzala sarda. I terzini vengono presi dai nostri attaccanti centrali, mentre il trequartista si occupa del centrocampista centrale.
Purtroppo non riuscendo ad essere veloci e rapidi nelle uscite, corti e stretti, concediamo troppi cambio gioco che mettono in difficoltà i terzini sugli esterni.
La linea difensiva la teniamo molto alta. Siamo meno attenti e veloci negli scivolamenti e negli inserimenti delle mezzale, sopratutto sulle palle laterali.
Il Cagliari si presenta con un 3-5-1-1: l’ottimo Cragno che sostituisce Rafael in porta; difesa a 3 con Romagna terzino destro, Ceppittelli centrale e Andreolli terzino sinistro. Centrocampo a 5 con Cigarini davanti alla difesa, Dessena mezzala destra, Ionita mezzala sinistra. Esterno destro Farago ed esterno sinistro Padoin. Joao Pedro dietro a Pavoletti.
La fase di possesso del Cagliari è coerente al sistema di gioco utilizzato.
I sardi cercano di giocare in velocità, in transizione con ricerca costante della verticale.
Attaccano molto su palla esterna, cercando di sfruttare i cross per trovare l’inserimento delle mezzali dentro l’area di rigore e per cercare Pavoletti molto bravo a smarcarsi per colpire di testa.
Costruzione a partire dai terzini: mezzali che lavorano sia in ampiezza che in profondità ed esterni di centrocampo che spingono molto.
Ricerca del cambio gioco per cercare la superiorità numerica, con mezzala ed esterno opposto.
Lopez ha studiato la Lazio di Inzagni e ripropone gli stessi movimenti, caratteristici di quel sistema di gioco.
Se la mezzala si alza, l’esterno va incontro al terzino ed è pronto a giocare al play che cerca la giocata di prima sull’inserimento in avanti. Oppure viceversa si apre la mezzala e l’esterno va sopra. Ricercano anche le combinazioni di “sponda” sulla verticale centrale, con Pavoletti che gioca di sponda sul trequartista o sull’inserimento delle mezzali.
In fase di non possesso il Cagliari porta tutti gli uomini dietro la linea della palla.
Grande pressione nella nostra costruzione dal basso: atteggiamento ammirevole, con Pavoletti e Joao pedro sui nostri difensori centrali. Torreira viene marcato da Cigarini, mentre le mezzali escono sui nostri terzini e gli esterni stringono il campo sulle mezzali. Ramirez viene preso dal difensore centrale che si alza su di lui, mentre dietro si sistemano in un coraggioso due contro due.
Anche il Cagliari come la Lazio prova a direzionare le giocate sull’esterno ma a differenza dei biancocelesti i sardi provano a prenderci molto alti.
Le uscite sono organizzate e veloci. Curano molto la transizione e sono pronti alla ripartenza immediata una volta conquistata la palla.
La partita si mette subito male per il Cagliari: dopo due minuti infortunio per Ceppitelli, entra Pisacane. Andreolli si posiziona centrale di difesa e Pisacane Terzino destro.
Al 9′ minuto sbagliamo con Torreira pressato da Joao pedro che riconquista palla sulla sinistra. Murru è troppo alto e in ritardo, il cross dei sardi è intelligente, con la linea che si abbassa per marcare la palla laterale. Arriva a rimorchio Joao pedro che calcia malissimo fuori.
Alla prima occasione segniamo noi.
All’11’ minuto rimessa laterale da destra con il terzino polacco che serve il movimento di Ramirez. Scambio di posizione con Barreto che attacca la profondita esterna mentre il trequartista viene incontro attaccando il centro. Ramirez gioca subito in verticale, velo di Zapata, male Andreolli che non si stacca ed è bravissimo Quagliarella ad inserirsi dietro al terzino e segnare l’1-0 in scivolata!
Al 19′ minuto segniamo il secondo goal.
Lancio di Viviano, Quagliarella attacca lo spazio esterno sulla destra e allargandosi riesce a crossare ma Ramirez viene anticipato. Padoin respinge male, recupera palla Ramirez che serve di tacco l’inserimento centrale dello stesso Quagliarella, che tira sul palo opposto rasoterra. Bellissimo gol, 2-0!!
Al 23′ minuto rischia ancora il Cagliari.
Ancora una volta da rimessa laterale, Bereszinsky serve alto e largo Ramirez a destra. Palla avanti e palla indietro con lo stesso polacco, poi Ramirez taglia rasoterra centrale per il libero Torreira. L’uruguaiano chiede l’uno-due centrale a Quagliarella che lo serve dentro l’area, Torreira contrastato tira di punta ma Cragno si supera…!
Cagliari in bambola, prova a rialzare la testa al 26′ minuto con un colpo di testa su punizione laterale di Pavoletti.
Al 33′ minuto secondo cambio per infortunio fuori Farago per Van der Wiel. E al 39′ minuto esce Dessena per Farias, con spostamento di Joao pedro mezzala destra e Farias trequartista libero di svariare dietro Pavoletti.
Un Cagliari sfortunatissimo.
Al 44‘ minuto Ramirez conferma il suo buon primo tempo con un tiro da fuori a girare sul secondo palo, gran parata di Cragno.
Finisce il primo tempo con uno 0-2 inaspettato alla vigilia ma assolutamente meritato.
Il Cagliari ad inizio secondo tempo prova ad alzare ancora il baricentro per segnare il goal che riaprirebbe la gara.
Al 48‘ minuto cross di Padoin per Pavoletti che anticipa tutti e tira di testa fuori. L’attaccante dei sardi sembra l’autentico dominatore dell’area di rigore, sopratutto su queste palle laterali.
Ma al 55′ minuto assistiamo alla papera dell’anno…
Silvestre scarica dietro, mentre teniamo il possesso palla per controllare la gara. Viviano viene attaccato sulla sua destra da Farias, il portiere prova di sinistro a servire Barreto largo a destra, ma Farias è davanti a lui e gli copre quel passaggio. Grave errore tecnico e di concezione e forse anche di sufficienza. Il lancio colpisce l’attaccante sardo nella schiena e finisce in porta… 2-1 gara riaperta!!
Nei due minuti successivi concediamo ancora due palle esterne, una da sinistra ed una da destra. In uno Pavoletti sbaglia di testa il goal del pareggio, non riusciamo a chiudergli l’ampiezza e soffriamo su questi cross laterali che il Cagliari sfrutta sulle ali dell’entusiasmo..
Un minuto dopo al 60′ minuto Van der Wiel molto largo sulla destra dove Praet chiude in ritardo e sopratutto permette all’esterno di servire Ionita, che viene preso da Murru. Ionita serve la sovrapposizione in avanti di Van der Wiel mentre la linea si allunga con Ferrari in copertura sull’uscita di Murru. Sul cross Farias si inserisce centralmente davanti a Torreira, arrivato in ritardo a dare copertura, ma il pallone arriva sul secondo palo dove Pavoletti anticipa Silvestre surclassandolo nell’elevazione. Colpo di testa forte centrale e Viviano che si allunga e para rasoterra…
Al 61′ minuto goal annullato al Cagliari su un corner che arriva sul secondo palo, sponda sul primo palo per Ionita in fuorigioco.
Al 65′ minuto arriva la beffa: Joao pedro spazza via cambiando gioco da sinistra a destra per Farias che si apre sull’esterno. Murru lo stoppa ma si allunga il pallone mentre cerca di ripartire, Praet è in ritardo e tutto il centrocampo è lento a rientrare sul lancio dalle retrovie del centrocampista sardo. La sfera viene recuperata da Ionita in appoggio che crossa. Pavoletti anticipa di nuovo Silvestre e segna colpendo di testa forte e centrale al limite dell’area piccola: Viviano non riesce nella deviazione,
2-2!!
Al 69′ minuto tiro pericoloso di Farias a girare rasoterra, la palla finisce fuori.
Il mister al 70′ minuto prova a scuotere il reparto avanzato con l’ingresso di Caprari per Ramirez.
Al 76′ minuto bellissima azione: Torreira serve l’inserimento centrale della mezzala opposta Praet, che tocca per Caprari cercando l’uno/due ma Caprari tira fuori.
All’84′ minuto grtan palla in verticale di Torreira per l’inserimento centrale di Caprari che si gira bene in area e calcia a colpo sicuro: Cragno effettua l’ennesima bella parata della serata. Sul corner grazie ai blocchi Silvestre si libera ma dal limite dell area piccola spedisce fuori…
Al 89′ minuto arriva il tardivo cambio di Kownacky per uno spento Zapata.
L’ultima occasione è la nostra al 90′ minuto: scambio Praet-Caprari, con quest’ultimo che calcia da fuori area rasoterra impegnando Cragno che respinge centrale. Quagliarella recupera palla ma calcia colpendo un difensore sulla linea…!
Finisce cosi.
Peccato, avremmo potuto sfatare un tabu’ e continuare a rincorrere la Lazio. Purtroppo un secondo tempo iniziato a basso ritmo per tenere il controllo della gara e l’errore grave di Viviano hanno riaperto una partita che era sostanzialmente finita.
Prendiamo un punto e dimostriamo ancora una volta difficolta’ in trasferta, solo 9 punti presi di cui 3 al derby…
Per mirare all’Europa serve un cambio di tendenza ed una tenuta mentale più feroce e determinata nei 90 minuti, come quella che abbiamo visto per gran parte di questo campionato nelle gare casalinghe.
4 commenti
Ciao Carlo Gino, intanto sono molto contento, che tu trovi di nuovo tempo per analizzare le partite. è sempre un piacere leggerti.
a riguardo del momento difficile del reparto difensivo, che cosa ne pensi del lavoro di giampaolo? Gli interpreti difensivi mi sembrano non molto collegati fra di loro in senso della coordinazione di movimento. Un altro debole…i cross che regolarmente producono caos vistosi.
gli errori individuali sono evidenti e hanno delle conseguenze sempre drammatiche per l`andamento della partita. Nervosismo per via dei compiti fin troppo elaborati o é veramente solo la qualitá dei singoli che non corrisponde al livello del campionato.
ciao e grazie per i complimenti!
il lavoro di Giampaolo sul reparto arretrato trova la mia piu’ totale ammirazione ed approvazione.
E’ chiaro però che purtroppo nelle ultime partite compresa la coppa italia con la fiorentina cambiando gli interpreti qualche errore individuale ha compromesso il lavoro dell’intero reparto che fino alla partita di BOLOGNA ERA DA TUTTI APPREZZATO.
La linea si muove in maniera coordinata sopratutto sul fuorigioco,certo che l’errore individuale come successo nelle ultime partite può compromettere il lavoro dell’intera linea.
Silvestre forse è la prima partita che sbaglia con il cagliari,Ferrari si sta dimosstrando un grande innesto adatto al gioco di Giampaolo,il terzino polacco è diventato un punto fermo mentre strinic è un terzino di grandissima qualità.
l’osservazione dei compiti elaborati la trovo molto pertinente ed intelligente e su alcuni elementi sono anche d’accordo.
Sala Murru Regini dimostrano diuverse difficiltà nel portare a casa il compito del mister.
Ma questo lavoro difensivo a mio avviso ci consente di essere sempre aggressivi e di riuscire a prendere meno goal rispetto ad altri sistemi.
Gli errori individuali si rivelano determinanti.
Concordo anche sull’osservazione della palla laterale,ma gli avversari ci studiano e sanno che cambio gioco ed attacco sull’esterno opposto cercando superiorità numerica ci può creare difficolta’ sopratutto se non siamo corti stretti e veloci ad uscire.
nelle ultime partite abbiamo pagato molto il calo fisico delle mezzale che con il raddoppio dovrebbero evitare difficoltà su palle laterali.
ciao a presto
Ti ringrazio Carlo per l`accurata esamina dall` “interno”. Da spettatore interessato, si con eperienza calcistica ma non con l`occhio tecnico, mi fà specialmente piacere leggere la tua analisi. è si con il “total futball” di giampaolo tutta la squadra é impegnata e l`osservazione del calo fisico dei laterali di centrocampo mi sembra molto rilevante. con questa struttura di gioco fisicamente ma sopratutto mentalmente esigente purtroppo la scelta degli interpreti è veramente molto difficile. Ciao