Analizziamo lo scontro diretto con la Fiorentina di Montella, una delle splendide realtà della serie A per il gioco espresso.
Noi confermiamo il 4-3-3 con un cambiamento a centrocampo ed in attacco, nonostante l’impiego in nazionale di tanti giocatori.
In porta Viviano; difesa a 4 con De Silvestri a destra, Romagnoli e Silvestre centrali, Regini terzino sinistro. Centrocampo a 3 con Palombo davanti alla difesa, Soriano mezzala destra e Obiang mezzala sinistra. Eto’o attaccante di sinistra, Eder a destra e Muriel centrale. Fuori Okaka (favorito in settimana) a causa di un dolore alla caviglia.
La Fiorentina risponde con un 4-3-2-1 con: Neto in porta; difesa a 4 con Richards a destra, centrali Basanta e Rodriguez, terzino sinistro Alonso. Centrocampo a 3 con Badelj davanti alla difesa, Aquilani mezzala destra e Borja Valero mezzala sinistra. Diamanti e Salah sulla trequarti dietro Gomez.
Splendida l’immagine di inizio riscaldamento con Eto’o che arringa i compagni disposti a cerchio intorno a lui, calato sempre di più nel ruolo di leader in campo.
STRATEGIA SAMP
In fase di possesso la Sampdoria non cambia il nuovo atteggiamento tattico delle ultime partite.
Baricentro basso, difendiamo a circa 30 metri dalla porta, proviamo a giocare da dietro, cercando ampiezza con i terzini.
Non ruotiamo gli uomini del centrocampo davanti alla difesa, puntiamo subito a verticalizzare sul movimento delle punte, dall’esterno verso il centro, dagli scatti in profondità di Muriel e dagli inserimenti delle mezzali.
L’azione che parte da dietro viene spesso chiusa a causa del pressing molto alto della Fiorentina.
Proviamo ad uscire dalla pressione avversaria con il rilancio di Viviano sulla spizzata di testa di De Silvestri per l’inserimento in ampiezza di Soriano o Eder.
Eto’o oggi non riesce a giostrare da regista offensivo in quanto è chiamato ad un gran lavoro sulla spinta continua dei terzini avversari. Ma quando ci riesce ha sempre la giocata giusta.
Proviamo a giocare in ripartenza con il nostro tridente tecnicamente forte e molto veloce.
Le mezzali accompagnano l’azione sia in ampiezza che profondità, i terzini spesso bloccati non riescono ad accompagnare la ripartenza.
Solito schema ad inizio partita: tutti sulla linea del centrocampo con due lanciatori dietro pronti a raccogliere il passaggio e cercare l’inserimento sugli esterni. Ma oggi si cambia: invece di dare palla dietro, Obiang parte palla al piede e viene fermato.
I primi minuti teniamo la Fiorentina nella propria metà campo con un’occasione al 3′ di Muriel che da destra riesce a crossare per l’inserimento di Obiang che arriva in ritardo, palla ad Eto’o che tira a girare sul palo opposto a botta sicura ma Rodriguez riesce a salvare di testa.
Il campo è al limite della praticabilità e si prende il ruolo di protagonista penalizzando il gioco delle due squadre, il palleggio della Fiorentina e le nostre ripartenze veloci.
STRATEGIA VIOLA
Il possesso palla lo lasciamo alla Fiorentina con i viola che provano spesso una soluzione che ci mette in difficoltà: rilancio dei difensori centrali Rodriguez e Basanta – autentici registi – sulla fascia opposta alla loro posizione a cambiar campo per cercare l’inserimento in ampiezza delle mezzali o terzini.
Un’altra soluzione la provano sul rilancio centrale per le spizzate di Gomez sull’inserimento di mezzali e trequartisti.
Colpisce molto il gioco dei viola, la continua rotazione delle mezzali e dei trequartisti in fase di possesso: l’importante per loro è coprire l’arco offensivo, occupare tutti gli spazi del campo, sempre 4 uomini dietro Gomez ed i due terzini alti pronti all’inserimento. Badelj rimane davanti a Rodriguez che gioca in marcatura preventiva su Muriel: portano almeno 7-8 giocatori nella metà campo avversaria.
Molta corsa, molta mobilità e grande organizzazione di gioco, i giocatori senza palla sono in continuo movimento: un continuo dettare la soluzione al portatore di palla, inserimenti con centrocampisti, terzini e dei trequartisti, Salah e Diamanti che si invertono spesso posizione.
In fase di non possesso attaccano molto alti. Ed attaccano subito appena perso il pallone, sono aggressivi e molto corti con baricentro particolarmente alto, veloci anche nel rientro dove difendono con un 4-1-4-1 con una sola punta che rimane alta.
Nelle foto in possesso palla dei viola si nota la fase di non possesso della Samp: tutti dietro la linea della palla, difesa molto bassa, corta e stretta con la linea del centrocampo. Un 4-5-1 con gli esterni offensivi che rientrano sulla linea dei centrocampisti e giocano sulla spinta dei terzini viola.
Palombo si alza su Badelj, ma è spesso costretto a lavorare sugli inserimenti dei trequartisti viola.
Ognuno ha il suo riferimento ma i giocatori viola hanno più “gamba”, senza palla si muovono molto e i nostri faticano (a parte Obiang).
Al 17° minuto errore di Regini: in un rimpallo alza il braccio e rimane fermo, non accorgendosi che dalla parte opposta arriva Diamanti in inserimento: occasione d’oro per i viola che fortunatamente sprecano.
Interessante e coraggiosa la mossa del nostro lider maximo Sinisa ed il suo staff di continuare a lasciare 3 attaccanti in avanti sui corner: resta un 7 contro 7, uno contro uno in tutta l’area di rigore, come in foto.
Ma al secondo corner al 22 minuto Rodriguez colpisce il palo e torniamo a difendere in 9.
La Fiorentina prova a sfondare con delle combinazioni centrali rapide per trovare un 4 contro 3 e l’imbucata vincente. Ma il muro resiste, grazie anche al campo che rallenta la velocità del pallone.
Quando riusciamo ad attaccare c’è la marcatura preventiva di Silvestre e Romagnoli sugli attaccanti viola.
Grave errore arbitrale al 41′: Eto’o lanciato in ripartenza viene placcato da Rodriguez già ammonito. L’arbitro sorvola, la foto non lascia dubbi!
Finisce il primo tempo con un’arrembante Fiorentina e una Samp rinunciataria che commette troppi errori in fase di ripartenza.
Dati numerici emblematici : possesso palla viola 58%,un vantaggio territoriale di ben 82%, 4 tiri in porta di cui un palo contro una sola occasione per la Samp.
Il secondo tempo riprende come abbiamo finito il primo: la Fiorentina accelera con una pressione alta e continua e non ci lascia spazi per ripartire.
Muriel cambia spesso posizione con Eder, sopratutto in fase di non possesso. Ma dopo una ripartenza con una splendida azione in cui Regini al 58′ spreca sbagliando un cross fondamentale prendiamo il goal al 61′.
Palombo esce troppo lento su Diamanti, gli chiude il cross sul sinistro ma il giocatore viola si gira e tira a girare con il destro, la palla passa sopra Borja Valero che si abbassa fregando tutti.. 1 a 0.
Proviamo a reagire e al 62′ Eto’o cerca il taglio di Eder con un splendido passaggio ma il nostro amato oriundo scivola in area.
Al 63′ veniamo puniti da Salah.
Lancio dalle retrovie, spizzata di testa di Salah che anticipa Romagnoli nella sua marcatura, la palla arriva a Gomez. La difesa scappa dietro lo stop dell’attaccante viola, Gomez chiude la combinazione con Salah che si lancia verso il centro sinistra nel buco lasciato da Romagnoli superando in velocità l’ingenuo Regini sulla diagonale (troppo molle forse perché diffidato) e Silvestre che non ha il passo. Arrivato in area tira con precisione sul primo palo: 2 a 0 meritato.
Cambio tattico al 66′: esce Soriano per Bergessio per un 4-4-2 con Eto’o ed Eder larghi, Muriel Bergessio centrali, e Palombo con Obiang a centrocampo.
Al 72′ un miracolo di Viviano a tu per tu con Aquilani in percussione centrale sventa il 3 a 0. Muriel al 73′ in una ripartenza calcia fuori ed Eto’o lo imita con una grande azione al 74′.
CONCLUSIONE
Fiorentina molto organizzata, tecnicamente e tatticamente superiore, con un gioco collaudato e vincente. Per noi sarebbe stato oggettivamente molto difficile vincere.
Da parte nostra c’è stato un atteggiamento forse troppo rinunciatario e qualche titolare un pò sottotono fisicamente. Ciononostante siamo quinti, non disperiamo assolutamente e andiamo a Milano convinti di poter fare punti. FORZA RAGAZZI!
4 commenti
Ciao Gino volevo chiederti se non pensi che con questo 4-3-3 sarebbe meglio avere in mediana tre cagnacci, tre incontristi puri invece che un elemento con spiccate caratteristiche offensive come Soriano?
Poi una curiosità: è già la terza volta in stagione che dopo aver preso un gol ne prendiamo un altro dopo pochissimi minuti ( era già accaduto contro Udinese e Lazio ): solo un caso?
Ciao,ti dico la mia umile opinione “da bar” 😉 credo che un centrocampo con obiang centrale duncan a sinistra ed Aquah a destra sarebbe meglio,sabato questa soluzione non era percorribile perchè il ghanese è rientrato tardi,per i goal presi ravvicinati non è assolutamente un caso,la testa molla ed il corpo dietro di lui…
Voto anch’io per il centrocampo da te composto, sinceramente questa imprenscindibilità di Palombo mi sfugge però evidentemente Sinisa ha i suoi motivi…ciao!
Anch’io concordo col centrocampo “nero”, anche se però Palombo non lo vedo così tanto pensionabile. Caratterialmente è sempre un riferimento. Poi in fase difensiva arretra fino a fare il difensore aggiunto tra Romagnoli e Silvestre, o poco più avanti, e in area di rigore è capace di intervenire sugli avversari con sicurezza, senza rischiare il fallo da rigore. Non dimentichiamo che con Rossi faceva il centrale difensivo. Non credo che Obiang sappia farlo.
Comunque Soriano come trequartista è sostituibile da Correa e Eto’o, come centrocampista puro da Acquah o Rizzo… leggo che ha molto mercato…