Prima parte del resoconto del nostro Mister Carlo Gino Sarpero sul ritiro blucerchiatro a Temù.
L’inizio del ritiro estivo è caratterizzato, come di consueto, dall’arrivo di alcuni nuovi acquisti e dalle solite cessioni eccellenti. La Samp si presenta quindi a Temù con una rosa molto ridotta, solo 21 giocatori più 3 portieri, anche se da lunedì pomeriggio con l’arrivo di Audero i portieri salgono a quota 4.
Sono assenti i tre polacchi reduci dal mondiale e i ceduti Zapata, Torreira, Alvarez, Dodo’, Silvestre e Viviano e presenti ben 5 primavera, più i nuovi Colley e Jankto.
Gli allenamenti di Giampaolo alla seconda settimana di ritiro estivo, nel pieno della preparazione estiva, sono seguiti attentamente per tutta la settimana non solo dai tifosi blucerchiati, ma anche da tecnici di serie A, B e dilettanti, tutti attorno al campo senza la possibilità di effettuare foto e video come espressamente richiesto dai cartelloni esposti davanti alla tribuna.
Spesso i giocatori lavorano in doppia seduta (10-12 e 17,30-19) anche se mezzora prima i giocatori utilizzano sempre la palestra per attivazione, lavoro di propriocettiva e forza.
LUNEDI’ 16 LUGLIO
Alla presenza di Damiano Tommasi dell’Associazione calciatori il Mister la mattina divide il gruppo in due parti.
Dopo l’attivazione in palestra sotto lo splendido campo di Temù, i difensori iniziano il lavoro didattico sulla linea difensiva.
Le linee sono divise in due: la prima con Ferrari a destra, Andersen e Colley centrali e Murru a sinistra. La seconda vede Rolando a destra, Leverbe e Regini centrali e Sala a sinistra.
Per un’ora e mezza i difensori vengono torchiati sui principi difensivi in non possesso, zona e fuorigioco ed orientamenti. Oltre a lavorare sui vari scivolamenti difensivi in base alla posizione della palla, si dedica molta attenzione alla postura della corsa, dell’appoggio dei piedi e a come correre in base alla visione della palla, centrale e laterale.
Segnali precisi per una linea molto organizzata che giocherà con due centrali nuovi: curata nei minimi dettagli dal mister e dai suoi collaboratori, sotto l’attenta telecamera del drone che sorvola le teste dei protagonisti.
Foti e Palombo, ex giocatori, sono nello staff di mister Giampaolo e fingono di essere gli attaccanti avversari, conducendo il pallone, per palla “coperta e scoperta” e scambiandoselo con gli altri membri dello staff, Micarelli e Conti allenatore in seconda.
Si intravedo già due particolari importanti: Andersen leader difensivo e Colley con grandi difficoltà nel muoversi sulla linea e capire le richieste del mister.
Finito il lavoro difensivo arriva il secondo gruppo che fino a quel momento ha lavorato in palestra, con centrocampisti e attaccanti, resta a parte Verre infortunato.
Mentre i centrocampisti iniziano con un torello 5 contro 2, le punte provano una serie di smarcamenti su palla centrale e laterale da destra e da sinistra e dopo dei contro-movimento sulla linea attaccano il passaggio per il tiro in porta. Un bel lavoro di forza.
Successivamente si procede con l’inserimento dei centrocampisti nel 4-3-1-2, sistema di gioco adottato dal Mister con l’aggiunta di Palombo e Foti per arrivare a due squadre contrapposte.
Si provano numerose combinazioni offensive ad uno e due tocchi, dopo la conclusione si gioca una seconda palla, lanciata sul play da Gigi Turci preparatore dei portieri, dove chi e’ andato al tiro recupera posizione ed attacca in avanti, cercando subito la verticalizzazione sugli attaccanti. Prima vicino all’area di rigore poi a 20 metri dall’area per attaccare la profondità.
Il Mister richiede molta precisione, passaggi forti e decisi, vuole FUCILATE non passaggi molli.
Nel pomeriggio i due gruppi lavorano insieme dopo un riscaldamento tecnico con il pallone: si parte con un possesso palla a tre squadre composte da 5 giocatori ed un Jolly che gioca con chi è in possesso, normalmente il trequartista o il play, la palla viaggia veloce e precisa, massimo due tocchi.
Poi si aggiungono i portieri e quando si conquista palla si puo’ andare ad attaccare il colore che aspetta e difende la porta con il portiere nel secondo campo.
Si finisce con un mini torneo composto da 4 squadre di 4 giocatori, dopo 4 passaggi si gioca a tocco libero.
Un lavoro molto intenso che fa intravedere i principi in fase di possesso e non possesso della squadra di Giampaolo, come la richiesta a chi perde palla di attivarsi ferocemente nella riconquista.
MARTEDI’ 17 LUGLIO
Dopo la consueta attivazione ed il lavoro di propriocettiva svolti in palestra dai prof Borino, Bovenzi e Catalano, si continua il lavoro difensivo: alla linea vengono aggiunti il play e le mezzali e si provano le uscite da dietro con la squadra avversaria composta da 5 giocatori che vanno in pressione già dal primo passaggio al centrale difensivo, che si abbassa per ricevere palla.
La difesa è costantemente sotto pressione ed il mister richiede precisione nei movimenti e nella gestione della palla, correggendo le posture e gli schemi in uscita, compresi gli smarcamenti dei centrocampisti.
Si lavora anche su come difendere in linea su una risalita veloce e su una transizione avversaria con palla in profondità.
Nel pomeriggio riscaldamento tecnico su conduzione, trasmissione e controllo orientato, doti fondamentali per il gioco di possesso richiesto dal mister. Poi partita 9 contro 9: due squadre disposte in un 4-3-2.
Prima una squadra in possesso e l’altra recupero e finalizzo,poi a tocchi limitati.
Dopo questa serie di partitine è il momento del professor Bovenzi che torchia la squadra con un lavoro fisico a tempo con allunghi intermittenti, per un totale di 20 minuti lavorati su diverse metrature.
Fine della prima parte
1 commento
Gino
una curiosità che ti voglio chiedere da molto tempo…
Si dice che Giampaolo ai suoi difensori in area dica di guardare la palla e non l’avversario ( probabilmente sto molto banalizzando il concetto ma questo era il messaggio che la scorsa stagione era passato…)
Potresti spiegarmi quale sarebbe il vantaggio per un difensore questa non sottile differenza?
Grazie mille!