Vincere un derby porta sempre entusiasmo nel gruppo, genera quella consapevolezza e quell’autostima che consentono di puntare ad obiettivi importanti.
E infatti la squadra ha confermato con l’Atalanta quanto di buono aveva fatto nelle precedenti gare: continuiamo su una strada fatta di gioco, di idee e di determinazione. Lottiamo su ogni pallone, abbiamo “fame” (tradotto in gergo calcistico, diamo grande intensità al nostro gioco).
Siamo quadrati anche quando ci dobbiamo difendere a denti stretti come contro l’Atalanta, che ci ha fatto sudare fino al 90 minuto.
Scendiamo in campo con il nostro modulo 4-3-3 cambiando pochi elementi: Viviano in porta, De Silvestri a destra, Silvestre ed il confermatissimo Romagnoli centrali. Terzino sinistro Cacciatore, preferito a Mesbah. Palombo davanti alla difesa nel centrocampo a tre con Soriano mezzala destra ed Obiang mezzala sinistra. Gabbiadini attaccante di destra ed Eder attaccante di sinistra, con Okaka punta centrale.
L’Atalanta, nostra bestia nera, risponde con un 4-4-2 con Sportiello in porta; difesa a 4 con terzino destro Zappacosta, centrali Biava e Benalouane e Dramè a sinistra; centrocampo a 4 con Estigarribia a destra centrali Cigarini e Carmona. Molina esterno di sinistra, in avanti la coppia Denis-Boakie, fuori Moralez.
Partiamo subito con una pressione altissima ed una Atalanta con baricentro basso pronta a ripartire.
I bergamaschi vanno in difficoltà: le nostre marcatura preventive altissime, con ricerca dell’anticipo per alimentare l’azione offensiva di Silvestre e Romagnoli, bloccano sul nascere le ripartenze neroazzurre.
L’Atalanta ricerca molto l’ampiezza, con gli esterni bassi che provano la sovrapposizione e ricercano un 2 contro 1 che non si concretizza mai grazie al supporto difensivo di Eder a sinistra e Gabbiadini a destra che vanno in raddoppio al terzino di ruolo.
Oggi i nostri attaccanti difendono esterni mentre le mezzali tengono la posizione centrale.
Questo credo sia dovuto in parte alla velocità dei terzini neroazzurri, in parte al fatto che Boakie gioca su Palombo e noi ricerchiamo la parità numerica a centrocampo, lasciando nella zona centrale Obiang e Soriano.
L’Atalanta ci lascia il possesso e si chiude: diventa molto aggressiva quando superiamo la metà campo ed usa spesso le maniere forti per fermarci.
Noi in fase di possesso dimostriamo tutto il lavoro tattico di Sinisa ed il suo staff in particolare di mister De Leo, con giocate studiate a tavolino e movimenti ben precisi per scardinare la difesa neroazzurra. Abbiamo molte idee, non giochiamo solo sui piazzati come afferma il signor “piangina” Gasperini.
Cerchiamo spesso (con le nostre mezzali e Palombo) la profondità centrale sul movimento a uscire di Okaka, seguito dai difensori neroazzurri, per tagliare fuori loro ed i centrocampisti centrali, e permettere l’inserimento centrale dei nostri esterni alti.
Fanno molto movimento Eder e Gabbiadini invertendo spesso la loro posizione in fase di possesso e giocando molto vicino ad Okaka: questo non dà punti di riferimento in marcatura alla difesa bergamasca che quindi va in difficoltà.
Ma spazi ne troviamo pochi: l’Atalanta difende in maniera molto ordinata e si chiude molto bene. Quando parte Eder nell’uno contro uno sono comunque fastidi per la difesa neroazzurra.
Grazie ad un ritmo ed un’intensità elevati riusciamo a tenere in mano la partita.
Al nostro minuto preferito, il 34′ (quinto goal segnato dopo il 30° minuto, il terzo al 34′), passiamo in vantaggio grazie ad un taglio dentro di Gabbiadini: splendida palla di Obiang sulla sua corsa dell’attaccante e goal dell’ex servito: 1 a 0 BRAVI MANOLO E PEDRO!
Finisce il primo tempo senza scossoni, la ripresa si apre subito con i botti…
L’Atalanta sostituisce Molina ed Estigaribia con Moralez e Baselli per un 4-3-3 più offensivo e volto alla ricerca del pareggio.
Centrocampo a 3 con Cigarini centrale, Baselli a destra e Carmona a sinistra. Attacco con Denis centrale, Boakie a destra e Moralez che parte da sinistra ma svaria spesso centrale dietro le due punte e prova a tamponare Palombo.
Noi rispondiamo dopo 4 minuti con l’ingresso di Fedato per l’infortunato Eder. Mentre al 16′, sempre per infortunio, Rizzo sostituisce Obiang e si posiziona a sinistra.
La velocità e lo svariare di Moralez ci mettono a dura prova, siamo costretti a difenderci. Senza grossi affanni per la verità, difendiamo in maniera ordinata e siamo corti, chiudiamo ogni varco.
La gara l’abbiamo in pugno e difendiamo il vantaggio con i denti.
L’unico fastidio ce lo creano gli esterni bassi nerozzaurri sui loro inserimenti, in occasione dei quali i nostri attaccanti scivolano in ritardo nel raddoppio difensivo.
Al 68′ invertiamo Soriano con Rizzo in modo da schierare un giocatore più difensivo dalle parti di Moralez.
Per alzare il baricentro proviamo un cambio offensivo, come il nostro leader maximo ci ha sempre abituato.
Non vogliamo difenderci, vogliamo alzare il baricentro ed allora spazio a Bergessio per Gabbiadini in un 4-3-1-2 con Fedato dietro le punte e, in fase di non possesso, su Cigarini.
L’Atalanta con la mossa della disperazione mette dentro Bianchi per Boakie e cerca di sfruttare le corsie esterne e arrivare al cross per le due torri centralii.
Finiamo con sofferenza, ma con orgoglio e concentrazione ci portiamo a casa l’osso da 3 punti.
Tre punti che ci regalano il terzo posto dietro la Juventus e ad un solo punto dalla Roma.
Siamo senza dubbio la rivelazione di queste prime giornate di campionato. E sono sicuro che non soffriremo le vertigini ma ci giocheremo ogni partita per rispecchiare il carattere del nostro lider maximo.
Non molliamo, andiamo avanti consapevoli e carichi di entusiasmo!
FORZA RAGAZZI
4 commenti
Ciao Carlo, la variante invocata la scorsa settimana e’ arrivata, con Gabbiadini che tagliando senza palla da sn nello spazio liberato da Okaka ha creato piu’ di un pericolo, fino ad arrivare al gol-partita. La sofferenza nel secondo tempo, secondo te, e’ dovuta alla evidente perdita tecnica nei cambi Pedro-Rizzo e Eder-Fedato o maggiormente al tardivo cambio di modulo di Sinisa che ha di fatto consegnato il centrocampo a Colantuono per una buona mezz ora? A chiusura volevo sottolineare un grande gesto tecnico poco valorizzato in sede di cronaca, il colpo di tacco di Palombo a liberare Pedro per il lancio vincente e’ stato geniale e fatto in una zona del campo calda. Grande Angelo!
ciao mikp,oramai sta diventando un piacevole testa a testa tecnico tra me e te…ottima osservazione,ma credo che sinisa abbia lavorato di proposito per non concedere punti di riferimento offensivi alla difesa corta e quadrata dell’atalanta,avendo 2 terzini di spinta si potevano trovare dei varchi nello spazio tra i due centrali ed il terzino. Su quello li abbiamo purgati. I cambi non mi sono piaciuti, li ho trovati giusti ma non hanno inciso, ma non era facile… questa squadra quando cala il ritmo e l’intensità soffre, è palese, e l’atalanta ci ha messo in difficoltà facendo pressare palombo da moralez e facendo avanzare le mezzale e cigarini in un 4 contro tre centrale dove abbiamo concesso troppo in fase di costruzione. Ottima la difesa che ancora in questa partita marca 0 tiri in porta da parte degli avversari
ciao a presto
Grazie a te, a presto e viva la Samp!