Scontro salvezza nel fortino di marassi, contro il Palermo di mister De Zerbi.
Subentrato a Ballardini, De Zerbi è diventato famoso con il gioco del suo Foggia in Lega Pro, squadra che ha giocato un calcio divertente, offensivo e spettacolare, con pressing offensivo. A tratti ha ricordato il miglior Barcellona dell’era Guardiola.
Sampdoria in campo con il 4-3-1-2 con il rientro di Torreira, Barreto e Sala.
Viviano in porta, difesa con Sala a destra, Silvestre e Skrinar centrali e Regini a sinistra. Centrocampo a 3: Torreira come mediano davanti alla difesa, mezzala destra Barreto e mezzala sinistra Linetty. Alvarez trequartista dietro a Muriel e Quagliarella.
In fase di possesso giochiamo contro un avversario che ci concede poco spazio, in virtù di marcature a uomo sui nostri 3 giocatori offensivi mentre gli altri uomini hanno dei riferimenti precisi.
La nostra costruzione passa prevalentemente per vie centrali per poi spostarsi sulle fasce per cercare di aprire la difesa a 3 del Palermo, con gli attaccanti che si allargano cercando superiorità numerica insieme alla mezzala ed al terzino.
Cerchiamo il movimento delle punte per metterle in condizioni di giocarsi l’uno contro uno, situazione ideale per le caratteristiche di Muriel.
Partiamo con una costruzione dal basso con Torreira centrale tra i nostri due difensori centrali. Spesso non troviamo l’uruguaiano perché Diamanti e Nestorovsky si occupano di schermare le vie di passaggio per lui. A volte ci arriviamo giocando di sponda con le mezzali, solito misto tra il gioco a palla rasoterra ed i lanci lunghi (oggi 15) di Viviano: siamo precisi e organizzati ma risultiamo poco fluidi e lenti a causa della densità di giocatori del Palermo.
Torreira in fase di impostazione gioca spesso ad un tempo di gioco e questo permette di trovare la velocità giusta, che perdiamo quando il pallone arriva ad Alvarez.
Ancora una volta l’argentino, sebbene risulti essere uno dei primi 5 giocatori per km percorsi, colleziona una prestazione insufficiente.
Le mezzali cercano sia l’ampiezza insieme al terzino sia la profondità.
Attacchiamo prevalentemente a destra, anche se Sala è spesso ben marcato da Aleesami e paga la sua scarsa condizione fisica nel fare le due fasi di gioco. Molta spinta anche a sinistra.
Le azioni manovrate risultano essere ben 26 contro le sole 3 azioni in contropiede.
In fase di non possesso vediamo una grande pressione alta, molto offensiva già nel loro avvio di manovra. Usciamo con le mezzali sui loro esterni, con scivolamento conseguente del nostro mediano sul centrocampista centrale dove si gioca palla e della mezzala opposta sul secondo centrocampista centrale. I nostri terzini prendono il movimento in ampiezza dei trequartisti.
Alvarez gioca tra il centrocampista centrale di parte ed il difensore centrale, mentre le due punte lavorano sui due terzini.
Proviamo a creare densità in zona palla con la consueta aggressività, gli lasciamo solo il cambio campo sull’esterno opposto: una soluzione molto difficile da trovare.
Sono 10 le azioni in pressing alto e ben 5 le ripartenze da recupero.
Grande marcatura preventiva di Silvestre e Skrinar: Silvestre sta giocando veramente un campionato di buon livello.
Il Palermo non riesce a sviluppare una caratteristica principale del gioco richiesto da De Zerbi: il possesso palla.
Siamo corti, stretti ed organizzati. Quando sbagliamo i tempi di uscita e rimaniamo lunghi tra i reparti diamo la possibilità alle squadre avversarie di ripartire ma oggi per 60 minuti siamo stati perfetti.
Il Palermo si schiera con un 3-4-2-1 con Posavec in porta, difesa a 3 con Cionek terzino destro, Goldaniga difensore centrale e Gonzales terzino sinistro. Centrocampo a 4 con esterno di destra Rispoli, centrali Gazzi ed Henrique ed esterno sinistro Aleesami. Diamanti ed Hiljemark trequartisti dietro alla punta Nestorovsky.
Giudicare oggi questa squadra risulta difficile, perché le buone idee e le trame di gioco del mister vengono ampiamente distrutte dalla nostra pressione, dal furore agonistico messo in campo e probabilmente dal materiale del Palermo ancora lontano dai principi e dalle idee del mister.
In costruzione dal basso allarga i trequarti ed alza gli esterni sulle fasce alti e larghi in ampiezza. Si abbassa il terzino dalla parte della palla e Gazzi si posiziona centrale insieme al difensore centrale.
Chiusi dalla nostra pressione con tre giocatori, la scelta del Palermo cade spesso sulla ‘palla sopra’ per provare un 5 contro 4 con la nostra difesa posizionata a centrocampo.
L’organizzazione della squadra siciliana passa attraverso il gioco sulle fasce.
Cercano la superiorità numerica sugli esterni, con il terzo difensore, il terzino, l’esterno ed il movimento in ampiezza del trequartista di parte tra le linee.
Diamanti è quello che si muove di piu’ tra la zona dietro la punta e le fasce.
Quando ripartono dimostrano qualche idea e buona velocità ma commettono molti errori in fase di gioco.
In non possesso tengono il baricentro molto basso ma con uscite ben definite e con marcature a uomo.
A uomo troviamo Gazzi su Alvarez, Henrique su Linetty, Hiljemark su Barreto: i riferimenti sono con gli esterni che escono sui nostri terzini e Diamanti e Nestorovsky che schermano i passaggi per Torreira.
I due terzini giocano sulle nostre due punte.
Provano a prenderci alti già dalla costruzione, ma la velocità è diversa e quindi decidono di ripiegare in 10 dietro la linea della palla difendersi e ripartire in contropiede. Su questo atteggiamento incidono i tempi spesso sbagliati del trequartista e dell’attaccante centrale.
Il Palermo per circa un’ora non riesce neanche a ripartire, i palloni vengono spazzati dalla difesa senza un vero senso logico se non con il movimento ad attaccare la profondità della punta centrale.
Risultano essere 16 i lanci lunghi e pochi gli attacchi in generale, 3 in zona centrale e ben 9 a sinistra dove Aleesami quando prova a spingere risulta essere l’unico vero pericolo.
Contiamo solo un tiro in porta e due fuori per una squadra molto attenta in fase difensiva ma poco propositiva.
Al 4′ minuto proviamo subito con un tiro da fuori di Muriel, con la copertura preventiva che salta per un errore del difensore del Palermo.
Sul corner Quagliarella tira a colpo sicuro ma colpisce un difensore del Palermo.
Al 13′ minuto ci proviamo in contropiede con un lancio lungo di Viviano preciso nei piedi del colombiano che parte in un uno contro uno contro il difensore del Palermo Goldaniga. Il difensore in maniera intelligente indietreggia, senza intervenire sulla trequarti rischiando di lasciargli il corridoio libero fino al portiere. Il colombiano arriva defilato, lo salta, ma il tiro finisce fuori.
La partita risulta essere combattuta con noi che facciamo gioco ed il Palermo che con il passare dei minuti cerca di difendersi in maniera ordinata e precisa, senza mostrare segni di cedimento. In alcune immagini si può notare che quando attacchiamo vicini all’area di rigore troviamo ben 10 giocatori dentro o poco fuori dall’area di rigore.
Baricentro molto basso: proviamo con i calci piazzati che sembrano essere la soluzione migliore.
Calcio d’angolo al 42′ minuto con Barreto che colpisce il palo esterno.
Ma l’occasione più pericolosa arriva al 45 minuto: attacchiamo sulla loro costruzione bassa con il portiere lento nel calciare su un giro palla davanti all’area. Lo contrasta Quagliarella, il pallone sporcato arriva a Muriel che entra in area contrastato e defilato sulla destra con il portiere che copre primo palo e centro porta. Muriel decide la soluzione del tiro forte a mezza altezza quando forse poteva servire rasoterra Quagliarella solo vicino a lui e non marcato…
Sulla parata del portiere finisce un primo tempo dominato dalla Samp…
Il secondo tempo inizia sulla falsa riga del primo: noi attacchiamo e loro difendono.
Creiamo subito un’occasione da punizione laterale con Skrinar, non sfruttata, e con un tiro da fuori di Alvarez.
Al 10′ minuto ancora un’occasione con un contropiede tra Alvarez e Muriel che arrivato in area salta il difensore defilato a sinistra e tira sul primo palo: il portiere para di piede alla Garella.
Cambio per il Palermo con Chocev che prende il posto di Hiljemark.
Ma al 14 minuto arriva l’incredibile. Quagliarella si ferma per crampi mentre l’azione si sviluppa sulla destra con la spinta di Sala e di Barreto, che si apre sull’esterno a centrocampo. I nostri due giocatori vengono attaccati dal pressing dei rosanero, Sala sbaglia il passaggio ed il pallone finisce fuori.
Grave errore del terzino che invece di rimettersi a in posizione in linea rimane fermo ad inveire su se stesso, il Palermo batte subito per lo scatto in profondità di Aleesami che scappa inseguito da Sala sulla sinistra e chiuso verso il centro da Silvestre. Cross rasoterra dove liscia incredibilmente Skrinar e dove Regini non si capisce come mai non abbia seguito in diagonale aiutando la linea. Vasco corre e ripiega in maniera lenta rispetto a Nestorovsky che attacca in maniera rabbiosa il centro porta e segna il goal dell’1-0..
Ingiusto ed Incredibile!!
Veniamo puniti ad ogni errore.
Esce Quagliarella per Schick ed al 18 minuto entra Fernandes per Linetty.
Il mister prova il tutto per tutto…
Oggi niente “Bielsismo”, ma un 4-2-3-1 tutto fantasia, con Alvarez dietro Muriel, Schick a destra e Fernandes a sinistra. Barreto e Torreira centrali.
Agli esterni è dato il compito di agire vicini a Muriel e non troppo larghi sulla linea per cercare più combinazioni possibili con attaccante e trequartista.
Alziamo il baricentro ma sopratutto esce il carattere e la determinazione nuovi di questa Sampdoria targata Giampaolo: attacchiamo a testa bassa provando a sfondare il muro eretto dal Palermo ma ci riusciamo solo con qualche tiro da fuori.
Al 24′ minuto esce Henrique per Jajalo ed il Palermo passa ad un 3-5-2 con Diamanti che rimane dietro l’unica punta.
Sparisce la fase di possesso del Palermo ed entrano due pullman che si trasferiscono dentro l’area di rigore. Negli ultimi 20 minuti il Palermo su 7 minuti giocati tocca il pallone solo un minuto… .
Si difendono tuttavia in maniera ordinata e determinata.
Il pallone circola spesso lento, ci manca una giocata che possa aprirli e colpirli in maniera efficace.
Il mister al 36 minuto sostituisce Praet per Alvarez.
Ci proviamo al 42 minuto con un cross di Sala sul quale Fernandes rovescia invece di lasciare il campo aperto a Regini lasciato solo….
Al 90′ minuto viene espulso per doppio giallo Gazzi.
Al 48′ minuto ci prova di nuovo Skrinar su un piazzato, senza fortuna.
Ma il meritato e STRETTO pareggio arriva nei minuti di recupero, questa volta tocca a noi: su un cross da sinistra il pallone arriva a Fernandes che lascia partire un bolide da fuori area, goal stupendo ed importantissimo che sancisce l’1-1!
Certo la delusione per un pareggio dopo 4 sconfitte è palpabile tra tutti, sopratutto visto che giocavamo contro un diretta concorrente.
Siamo in media identica con l’Empoli dello scorso anno, e credo che ci manchino 2-3 punti, in virtù delle belle partite giocate e in cui siamo stati puniti più del dovuto.
Oggi meritavamo più del pari è vero, ma in questo momento gira così.
La difesa non funziona come dovrebbe, e spesso al primo errore viene punita. A centrocampo e sulla trequarti credo che il mister stia lavorando a delle soluzioni. Ma è sopratutto l’attacco a lasciare perplessi: creiamo parecchio ma segniamo poco.
Muriel non ha mai segnato più di 10 goal a stagione, serve invertire la rotta. Ma la squadra è questa e finalmente la vediamo giocare a CALCIO, e vediamo coraggio e determinazione. Non mollano mai e questo è solo merito della mentalità che ha saputo trasmettere l’allenatore.
Io la penso come i tifosi della Sud, il mister ed i ragazzi stanno facendo il massimo!
7 commenti
Splendido commento. Comunque facciamola semplice. Skriniar non è pronto come pure Perreira.
Alvarez è decisamente inferiore sia a praet che a Fernandez. Quagliarella a quasi 34 anni non può giocare sempre anche partite infrasettimanali. Quindi Regini in mezzo, Fernandes al posto di Alvarez. Praet prima scelta dai 4 e Schick al posto di Fabio.
Grazie per il complimento…
Tutto quello che dici è tutto condivisibile
Sul gol subìto ho notato Sala che faceva un gesto a Silvestre del tipo ” vai tu a chiudere perchè io non ce la faccio…”
Neppure io imputo nulla ai ragazzi, il cuore e la determinazione sono evidenti, l’impegno mi sembra totale da parte di tutti, ma sotto il profilo del gioco ho la sensazione che ogni partita che passa facciamo un passettino indietro, del match contro il Palermo mi sono veramente piaciuti solo i primi 15-20 minuti, poi ho visto fare tanta, troppa fatica…
L’impressione è sempre la stessa: attacchiamo con pochi uomini, occupiamo poco l’area di rigore avversaria, quando si prova ad andare sugli esterni ( cosa rara ) vedi che al centro, a raccogliere l’eventuale cross/passaggio dei nostri al massimo c’è n’è uno, come si fa a essere incisivi e pericolosi così?
Ad oggi secondo me i problemi sosno più davanti che dietro…
No sul goal non è proprio andata così,sala perde palla e si ferma ad imprecare e prende la palla sopra dove fatica a chiudere poi ci condanna L errore di skrinar …
e la diagonale mancata di regini…
Mancano i goal vero ma le occasioni le crei
Mah…a me è sembrato evidente il gesto con la mano rivolto a Silvestre, mi riferisco alla fase in cui il Palermo ha già battuto la rimessa laterale e Aleesami ha appena iniziato la sua personale volata comunque sono questioni di lana caprina 🙂
Ciao Carlo!
Carlo mancano i gol e se nel calcio non segni sei nei casini infatti siamo da 2 anni nei bassifondi e la classifica dice 7 punti non ti dice quante occasioni hai avuto.
Mi pare che Gianpaolo ha perso l’occasione di fare una amichevole di un certo livello per testare quelli che non giocano e hanno bisogno di campo vero per essere valutati: Cigarini, Krajnc, Dodo, Budimir, Djuricic e il giovanissimo Amuzie.