Mister Giampaolo nonostante le assenze conferma il modulo 4-3-1-2, cambiando la posizione di Regini (giusta la bocciatura di Dodò) e inserendo Praet al posto di Alvarez.
Viviano in porta, difesa a 4 con Sala terzino destro Silvestre e Skrinar centrali e Regini terzino sinistro. Centrocampo a 3 con Torreira centrale davanti alla difesa, Barreto mezzala destra e Linetty mezzala sinistra, Praet trequartista Quagliarella e Muriel attaccanti centrali.
In fase di possesso ci presentiamo con un 4-1-4-1 con baricentro sotto il centrocampo pronto ad attaccare e ripartire in contropiede. Il mister opta per la costruzione dal basso, con i due centrali difensivi che cercano di far uscire la punta centrale, che dovrebbe essere schermata da Torreira, per lasciare il nostro mediano libero di impostare.
Spesso ci troviamo in una situazione di 3 contro 4, ma riusciamo con grande coraggio a uscire sempre con il pallone tra i piedi grazie ai movimenti giusti di centrocampisti e terzini.
Utilizziamo anche i lanci ma sopratutto nel secondo tempo, quando sul nostro calo il Milan alza il baricentro e prova a pressare alto.
Questa volta cerchiamo l’ampiezza anche con i nostri terzini, uno sale e l’altro si ferma. Siamo molto propositivi.
Ci proponiamo sopratutto a destra: ben 20 attacchi arrivano da quella parte grazie a Muriel che cerca la posizione allargandosi su quella fascia.
Sottolineo come sempre il grande lavoro delle mezzali, anche oggi sono i tre giocatori che corrono di più e con maggiore qualità della squadra.
Lavorano sia in ampiezza che in profondità e cercano il movimento di Praet che prova a giocare prendendo alle spalle Montolivo.
Nel secondo tempo il mister lo invita maggiormente ad attaccare la profondità anziché venire a giocare dentro le linee.
I due attaccanti li troviamo larghi durante la costruzione e spesso riusciamo a creare situazioni di superiorità numerica grazie alla mezzala e al terzino. Lasciamo lo spazio centrale libero per l’inserimento puntuale delle mezzali e del trequartista: quando entrano in possesso palla la punta opposta si accentra ed attacca l’area di rigore.
In fase di non possesso grande pressione in avanti con le punte che lavorano sui due centrali e Praet che agisce sul mediano davanti dalla difesa. Le mezzali escono sui terzini, Torreira gioca sulla mezzala di parte e la mezzala opposta stringe verso il centro cercando di coprire il cambio gioco che potrebbe metterci in difficoltà.
Siamo molto corti ed organizzati quando pressiamo alti, Torreira spesso si stacca aggressivo sul mediano cercando di prenderlo alle spalle.
Scivolamenti fatti con sincronismo perfetto, intensità ed aggressività, Giampaolo chiede di recuperare il pallone perso in 5 secondi e spesso ci riusciamo creando grande densità.
Patiamo il cambio di campo ma il Milan nel primo tempo lo sfrutta poco.
Quando succede mandiamo il trequartista sulla mezzala opposta dopo che la nostra mezzala si stacca in pressione sul terzino.
La difesa nonostante l’assenza di Pavlovic e lo spostamento di Regini terzino conferma il sincronismo perfetto visto nelle precedenti partite: organizzazione, linea precisa, distanze giuste.
Il nostro pressing costringe spesso il nostro avversario di turno ad utilizzare i lanci lunghi, ben 29 per il Milan.
STRATEGIA MILAN
Il Milan di mister Montella risponde con un 4-3-3 con Donnarumma in porta, difesa a 4 con Abate terzino destro Paletta e Romagnoli centrali, Calabria terzino sinistro. Centrocampo a 3 con Montolivo davanti alla difesa, Sosa mezzala destra e Bonaventura mezzala sinistra; Niang a sinistra e Suso a destra dietro la punta Lapadula.
La fase di possesso del Milan è spesso frammentata sia dalla lentezza del suo possesso palla, sia dal nostro pressing in ogni zona del campo.
Il possesso non è fluido, poco continuo con molti passaggi corti sbagliati.
I terzini giocano larghi e alti in ampiezza in appoggio costante alla manovra offensiva, con inserimento delle mezzali dietro gli attaccanti esterni. I due attaccanti esterni giocano molto stretti al centro e cercano spesso l’uno contro uno per trovare la superiorità numerica. Lapadula è il perno centrale della manovra, bravo ad attaccare la profondità e bravo nel fraseggio corto.
La soluzione che il Milan prova di meno nel primo tempo è il cambio campo sulla mezzala e l’esterno offensivo opposto. Quando ci riescono facciamo fatica ad accorciare.
In fase di non possesso provano ad alzare il baricentro venendo a prenderci alti, anche se in maniera un po’ timida. Partono con 3 contro 4 per poi chiudersi in un 4-1-4-1 molto corto e stretto dove abbiamo difficoltà a trovare l’imbucata giusta centrale.
Lapadula scherma, male, Torreira, poi si stacca la mezzala della parte della palla per contrastare il nostro mediano.
Non hanno un pressing furioso, ma cercano di tenere il baricentro a centrocampo per cercare la transizione e partire in contropiede.
Partiamo forte e dopo soli 5 minuti su un bel cross di Regini dalla parte opposta arriva Barreto che tira al volo impegnando Donnarumma.
Al 7′ minuto pseudo occasione per il Milan: cross di Niang con Skrinar che anticipa Lapadula al centro dell’area.
Rispondiamo al 10′ minuto con un’azione da sinistra, cross deviato di Muriel, Barreto da destra tocca centralmente per Torreira lasciato libero che tira da fuori area e Donnarumma effettua un vero miracolo.
Al 13′ minuto ancora una volta troviamo il terzino in spinta libero, Sala crossa per Muriel che non riesce a trovare la stoccata vincente.
Al 20′ minuto grande accelerazione di Muriel che sulla destra salta Calabria con un tunnel ma il cross basso non viene raccolto.
Il Milan non riesce ad accorciare su Torreira e tenendo gli esterni alti molto stretti verso il centro troviamo sempre spazio in ampiezza sulle mezzali che giocano alle spalle delle mezzali rossonere e sui terzini, e di conseguenza su Muriel che trova il suo spazio largo.
Rischiamo al 28′ minuto con Sala infortunato: lancio dal centrocampo per il movimento corto/lungo di Lapadula centrale che taglia attaccando la profondità davanti a Regini, colpevole di tenere tutti in gioco, e Skrinar troppo distante dalla punta: Lapadula in area calcia fuori.
Al 28′ minuto esce Sala infortunato ed entra Pereyra.
Partita bella e combattuta, di grande intensità, che ci vede prevalere per gioco ed idee.
Chiudiamo il primo tempo con due occasioni: al 40′ minuto con Muriel che da sinistra si accentra verso destra e tira fuori, e con un numero da circo in palleggio sempre di Muriel che da sinistra si accentra verso destra e serve sulla fascia opposta Barreto che tira. Donnarumma effettua l’ennesima grande parata.
Un dato importante che non convince è la gestione dei cartellini da parte dell’arbitro, il Milan nel primo tempo effettua parecchi falli tattici, ben 13 e prende solo un giallo.
Le statistiche di fine primo tempo dicono che abbiamo tirato ben 4 volte in porta e 4 fuori, possesso palla al 48%, mentre Montella si porta a casa il possesso palla con il 52%, 1 tiro in porta e due fuori. A fine partita Montella ha parlato di equilibrio ed occasioni superiori per il Milan nel primo tempo, onestamente non so che partita abbia visto.
Il secondo tempo riparte sulla falsa riga del primo, all’11 minuto il Milan sostituisce Sosa con Locatelli che si posiziona centrale del centrocampo mentre Montolivo si sposta mezzala destra.
Il Milan è più efficace in contropiede ed al 13′ minuto ci prova con un tiro da fuori di Suso.
Controlliamo la gara senza troppi affanni, il gioco è sempre molto intenso e duro, le squadre si equivalgono.
Al 18′ minuto entra Bacca per Lapadula. E al 20′ minuto una grande diagonale di Regini chiude subito lo spunto veloce del colombiano ad attaccare lo spazio.
Al 23′ minuto entra Fernandez per Praet ed un minuto dopo sugli sviluppi di un calcio d’angolo Torreira tira in maniera sporca, Barreto riprende il pallone dentro l’area e segna, il goal viene annullato per fuorigioco.
Incomincia il nostro calo, frutto anche dei km percorsi che vede i nostri tre centrocampisti al vertice della squadra.
Barreto accusa i primi crampi. Fatichiamo ad accorciare le distanze e come accaduto a Roma ci allunghiamo tra centrocampo e difesa.
Al 28′ minuto viene servito in verticale Bacca al limite dell’area tra Pereira e Silvestre, la punta colombiana si gira velocemente e tira a giro e un Viviano strepitoso devia sul palo.
Al 34′ minuto Quagliarella in copertura sulla mezzala opposta recupera palla e serve Muriel in diagonale in profondità, il colombiano punta Romagnoli e dentro l’area velocissimo lascia partire un tiro fortissimo ed angolato che Donnaruma devia sul palo.
Al 35′ minuto grande chiusura di Skrinar su un contropiede di Bacca: siamo stanchi e proviamo a tenere il possesso palla per controllare la gara, ma siamo imprecisi.
Al 36′ rischiamo per un intervento falloso di Pereira su Bonaventura, dopo una rimessa laterale: l’arbitro non fischia il rigore che era netto.
Al 38′ minuto cross di Barreto dentro l’area, il pallone deviato si impenna dentro l’area dalla parte sinistra dove Muriel stoppa con il collo del piede tra Abate e Montolivo e con un palleggio si libera e calcia segnando un goal meraviglioso.
Nel palleggio il pallone gli tocca in maniera involontaria il braccio ed il goal viene annullato, Icardi a Pescara ne segnò uno identico e venne convalidato…
Ma un minuto dopo commettiamo l’errore che ci condanna alla sconfitta: giropalla difensivo con pallone in orizzontale da Silvestre a Skrinar che commette un errore tecnico volendo stopparla di esterno piede, la palla gli scappa la recupera Suso che serve lo splendido movimento a tagliare la linea di Bacca. Il colombiano segna l’ 1-0 solo davanti a Viviano.
Proviamo al 40 minuto ìun cambio offensivo con Schick trequartista e Fernadez mezzala al posto di Barreto. E’ un assalto all’arma bianca alla porta rossonera ma produciamo solo un calcio di rigore non dato a Torreira.
Ci condannano ancora una volta gli episodi sfortunati.
Analizzando la prestazione possiamo dire che ancora una volta il mister l’ha saputa preparare ed organizzare in maniera perfetta.
Paghiamo in questo periodo la forma non al massimo di Quagliarella ed un comprensibile calo del centrocampo che ogni partita macina km su km. Credo che i cambi che vedremo in partita riguarderanno spesso questo reparto, in virtù del gioco dispendioso dal punto di vista fisico.
Bene Pereira che dopo quasi sei mesi rivediamo in campo a giocare un’ottima partita, stesso discorso per Skrinar anche se pesa sulla prestazione il grave errore sul goal rossonero.
Ora concentrati e mentalmente pronti alla gara con una diretta concorrente: il Bologna.
2 commenti
Carlo rivedendo il gol, oltre a Skriniar non credi che abbia “cappellato” anche Silvestre?
Perchè guarda praticamente sempre e solo la palla?
Così facendo ha permesso l’assist a Suso, se avesse dato…più occhiate a Bacca forse lo spagnolo, vedendo il colombiano marcato, avrebbe cercato un’altra soluzione…
Per carità, sono considerazioni facili da farsi seduti davanti a un pc, ma da un difensore dell’esperienza di Silvestre mi sarei aspettato nella circostanza un atteggiamento diverso…
Io dopo queste prime quattro giornate non so se vedere il bicchiero mezzo pieno o mezzo vuoto: vero, giochiamo spesso bene e comunque meglio degli avversari, ci sono organizzazione e idee ma ho anche la brutta sensazione che se tanto tanto caliamo un pò diventiamo fragili in difesa e spuntati in avanti, forse non è un caso che fino ad ora nei secondi tempi non siamo mai andati a segno…che ne pensi? Ciao!
Si dopo il pezzo rivedendo il goal credo che silvestre abbia sbagliato il modo di scappare verso bacca.
La situazione è questa se giochiamo con ritmo intensità ed organizzazione siano giusti ma quando caliamo si aprono spazi difficilmente difendibili ed escono fuori i difetti individuali che abbiamo in difesa ed Attacco