Ancora didattica difensiva e offensiva per Mister Montella durante la settimana. La squadra sembra essere in grave ritardo e durante gli allenamenti a cui ho assistito i giocatori vengono strigliati in campo.
Il calcio di movimento e idee proposto dal nuovo Mister si scontra con il deserto dei 4 mesi precedenti. Vincenzo deve ricostruire dopo una devastazione, incredibile a vedersi in certi livelli.
Col Milan restiamo sul modulo (che per Montella conta molto meno rispetto ai principi di gioco) presentato da Zenga.
Accantonato il 4-3-3, ci presentiamo a Milano con un 4-3-1-2 e affrontiamo l’ex amato ed odiato Sinisa ed il suo preparato ed organizzato staff che ha regalato diverse gioie nell’anno e mezzo passato a Genova.
Viviano in porta, difesa a 4 con De Silvestri a destra, Silvestre e Regini centrali e Mesbah a sinistra. Centrocampo a tre con Fernando centrale, Barreto mezzala sinistra e Ivan mezzala destra, Soriano trequartista dietro le due punte Eder e Muriel.
Anche il Milan cambia modulo da quello di inizio stagione e risponde con un 4-4-2 con: Donnarumma in porta, difesa a quattro con Abate terzino destro, Alex e Romagnoli centrali di difesa e terzino Antonelli sinistro. Centrocampo a 4 con centrali Montolivo e Kucka, esterno di destra Cerci ed esterno di sinistra Bonaventura. In attacco spazio alla coppia Bacca e Niang.
STRATEGIA SAMP
In fase di possesso Montella prova a cambiare i principi di gioco puntando sulla costruzione a partire dal basso per cercare lo sviluppo con una rotazione dei centrocampisti (se è marcato Fernando) e la verticalizzazione con un possesso palla ragionato e basato sui movimenti senza palla dei giocatori. Il Mister vorrebbe controllare la partita, attaccando e cercando di portare almeno 7 uomini in fase offensiva.
L’dea è quella di creare densità centrale e giocare sul triangolo offensivo formato dal trequartista e le due punte con l’appoggio delle due mezzali in inserimento.
Siamo in superiorità a centrocampo in un possibile 4 contro 2 ma non riusciamo mai a sfruttarlo.
In fase di non possesso proviamo ad attaccare con un pressing alto già nella costruzione dal basso, cercando di indurre all’errore i centrali e il portiere rossoneri con le due punte sui due centrali difensivi del Milan, e con Soriano che si posiziona sul regista Montolivo.
Il Mister vorrebbe un recupero aggressivo del pallone sopratutto da chi perde palla.
Difendiamo in 8 contro 5-6 rossoneri.
Fernando si sposta nella linea difensiva a protezione quando terzino e centrale vengono spostati da un scivolamento difensivo.
Le mezzali si dovrebbero preoccupare sia dei cambi gioco (e uscire sulla spinta dei terzini), sia del lavoro interno al campo sui centrocampisti rossoneri.
Ma tutto questo lo abbiamo solo ipotizzato, vedendo gli allenamenti e qualche movimento in campo: per il resto si è visto nell’ordine: una squadra molto lunga tra i reparti, un possesso palla lento e di qualità scarsa, mancanza di movimento e di smarcamenti, tempi di gioco sempre sbagliati. Con estrema difficoltà si torna a calciare il pallone secondo la classica tattica “speriamo nel signore”…
Ma è sopratutto l’aspetto mentale che infastidisce noi tifosi e anche il nuovo Mister che ha potuto (lo ricordiamo) disputare solo 9 allenamenti di cui 4 senza 5-6 nazionali. Non lo dobbiamo dimenticare noi e la società. E sopratutto non si deve dimenticare il villaggio Valtur che c’era prima a Bogliasco, rispetto al lavoro quotidiano che si può apprezzare ora.
La squadra – come segnalato dal Mister a fine partita – è apparsa senza coraggio e senza la responsabilità di prendere l’iniziativa. Molto più facile il calcio che vedevamo prima, compresa la sua disorganizzazione, sicuramente è meno “pensante” e faticoso da gestire per questi giocatori…
Un conto è ragionare e pensare ad un movimento o un passaggio un altro è sperare in una giocata del compagno più forte.
Affiora anche una mancanza di voglia di soffrire, di determinazione, di coraggio e di voglia in generale e questo indispettisce tutti.
E’ bastato un risveglio del Milan a demolirici.
Iniziamo dopo un minuto a renderci subito pericolosi con una pressione alta su cui Donnaruma pasticcia e regala il pallone a Soriano che tira malamente in porta.
Ma il Milan, con il suo gioco molto lineare ma veloce e preciso, e con elementi di qualità ci fa capire subito al 7 minuto con un tiro di Bacca (errore in uscita di Ivan e Fernando) che oggi non è giornata e prendiamo un goal annullato a Cerci che raccoglie una respinta corta di Viviano per fuorigioco.
Il Milan attacca con un 4-2-4, appoggiato a turno dai terzini e da Kucka molto bravo negli inserimenti.
Al 14 minuto l’avvisaglia del goal: i due esterni offensivi del Milan lavorano in maniera differente tra loro. Mentre Cerci cerca più l’ampiezza, Buonaventura preferisce rientrare e farsi trovare nella posizione del trequartista dietro le due punte molto ispirate, veloci e forti tecnicamente come Niang e Bacca.
Cross di Cerci e Buonaventura non ci arriva ma due minuti dopo ecco il goal con azione in fotocopia: Kukca scappa da un 1 contro 3 !!!! a centrocampo, palla a Cerci mal marcato da Mesbah (che è troppo distante), Cerci serve Niang che con una finta attacca la profondità. Troppo staccato Regini in marcatura, cross dell’attaccante su cui arriva Buonaventura anticipando De Silvestri colpevole di chiudere male la diagonale: 1-0 meritato.
La mazzata si fa sentire ed assistiamo ad una reazione… passiva. Il nulla.
Al 17 minuto ci prova Niang con un tiro da fuori.
Muriel in evidente difficoltà non tiene un pallone e la questione si sta portando avanti da troppe partite, metto solo i suoi numeri per analizzare un fenomeno visto molto poco rispetto alle promesse: 30 partite e 8 goal in due anni, da attaccante…
Il Milan sente l’odore del sangue e viene a prenderci alto con una pressione aggressiva: i terzini pressano le nostre mezzali, gli esterni attaccano i terzini, le punte lavorano sia sui centrali di difesa sia in raddoppio sui nostri centrocampisti che costruiscono gioco. Kucka va su Fernando, la squadra è molto corta tra le linee. In fase di possesso cerca anche il cambio gioco per puntare a sfondare sugli esterni creando superiorità numerica, le punte giocano molto vicine e ricercano combinazioni veloci tra loro.
Ed al 36′ minuto arriva il secondo goal: Abate sfrutta un cambio campo e serve Cerci che supera in un 1 contro 1 l’avversario e crossa. Pasticcio di Silvestre che rinvia corto e male, Abate riprende il pallone e ricrossa, traiettoria sporcata che arriva dalle parti di De Silvestri che, posizionato in linea in maniera errata, si fa superare ancora una volta da Buonaventura e lo atterra. Rigore giusto e goal di Niang: 2-0.
Chi come me si aspettava una reazione nel secondo tempo, rimane spiacevolmente sorpreso… calma piatta ed arrendevolezza.
E’ emblematico il terzo goal al 4 minuto…
Punizione dalla sinistra, cross e colpo di tacco al volo di Niang sul primo palo, Viviano para e sorride (cosa ci sarà da ridere per me è cosa inspiegabile). Sul corner ancora Niang al volo di nuovo sul primo palo, zona che sembriamo patire parecchio nei piazzati e lo staff di Sinisa lo sa. Dopo il corner partiamo in construzione con un errore gravissimo di Viviano che passa il pallone a Niang che segna il 3 a 0! Gravissimo errore in possesso palla…
Sul 3 a 0 Sinisa sostituisce Kucka con Poli.
Al 18′ minuto Bonazzoli prende il posto dell’ectoplasma Muriel e al 19′ minuto esce De silvestri (disastroso) per Pereira.
Al 29′ minuto esce Ivan, uno dei piu’ positivi ed entra Palombo… Il Milan allo stesso minuto sostituisce Niang con Luiz Adriano… E al 34 minuto prendiamo il 4-0.
Dopo un cross a sinistra di Antonelli dove Luiz Adriano colpisce in fuorigioco, due minuti dopo Regini sbaglia in possesso con Mesbah, rimangono in 2 contro 1 contro Cerci che li fa girare e riesce a crossare. Fernando si abbassa nel buco centrale lasciato da Regini ma non marca, in quel buco libero rimane Luiz Adriano che di testa segna il goal, libero da marcature…
Per dovere di cronaca scriviamo del goal su rigore di Eder al 42 minuto del secondo tempo dopo che il Milan ha sbagliato almeno 5-6 occasioni per fare il quinto.
Tocchiamo il punto più basso della stagione, mostrando difficoltà in tutto, dal piano mentale a quello fisico. La mancanza di intensità negli allenamenti ha portato a tutto questo. Il Mister ha deciso di chiudere le porte del centro sportivo, ma non basterà questo per risolvere il problema. La società deve mettere a questo punto i giocatori con le spalle al muro, si può perdere ma non in questa maniera passiva.
Io continuo a fidarmi del miglior allenatore italiano…
FORZA SAMPDORIA
4 commenti
Ogni giornata che passa ti vedo sempre più duro con la passata gestione e non credo che tu lo dica per simpatia/antipatia ma perchè da allenatore ti stai rendendo conto degli incredibili errori commessi da coach Z e dal suo staff…
Volevo chiederti: ma tu pensi che questo organico possa sposarsi con la filosofia di gioco di Montella? Personalmente ho fortissimi dubbi…
E ancora: se Vincenzino a gennaio non avrà i giocatori adatti al suo credo calcistico non pensi che sarebbe deleterio proseguire a insistere nel proporre a questa rosa un tipo di calcio che non si “riesce” ad apprendere?
Ciao Carlo!
Ciao el cabezon,sono duro perchè dopo avergli dato il tempo giusto che meritava prima di un giudizio,e dopo aver visto in questi mesi,ora posso commentare gli errori commessi e sono stati tantissimi…giuro che non è per simpatia o antipatia,ma ho visto delle robe che neanche nei dillettanti…io credo che la filosofia ed i principi di gioco si possono applicare e tutti lo possono fare il problema è che deve ripartire da zero e serve quel tempo che ora non ha…servono acquisti in difesa a sinistra un elemento a centrocampo ed una punta …ciao a presto
Le locuzioni ” 4 mesi di deserto “, ” villaggio Valtur ” mi fanno nascere una domanda ( non retorica ) per il curatore della rubrica e per chi vorrà rispondermi: ma questi ( Zenga, il suo staff , i giocatori ) da Luglio in poi cosa hanno fatto durante la settimana ? Preparazione atletica ? tecnica ? Tattica ? altro ? Perchè questo sfacelo ?
Grazie per le eventuali risposte ?
ciao io ti posso dire quello che ho visto…intensità e fatica agli allenamenti apri a 0,metodologia anni 80 e di conseguenza anche il gioco se così si puo chiamare basato sui singoli e non sul collettivo…tatticamente poco organizzati,tecnicamente allenati solo su un paio di gesti tecnici probabilmente…allenamenti nel pomeriggio perchè la mattina si dorme…