Chi si aspettava una Juventus con il turnover viene smentito dalla formazione di Allegri, che arriva a Genova con la squadra titolare per chiudere la pratica scudetto, lasciando a riposo solo Chiellini e Pirlo.
Gioca con un 4-3-1-2 con Buffon in porta, difesa a 4 con Lichsteiner a destra centrali Bonucci e Barzagli e terzino sinistro Padoin, centrocampo a 3 con Marchisio davanti alla difesa, mezzala destra Vidal e mezzala sinistra Sturaro, Pereyra trequartista e Tevez e Llorente punte.
Noi giochiamo a specchio confermando il modulo 4-3-1-2: in porta Viviano, difesa a 4 con De Silvestri a destra, Romagnoli e Silvestre centrali di difesa e Mesbah terzino sinistro. Centrocampo a 3 con Palombo centrale di difesa, mezzala destra Rizzo e mezzala sinistra Obiang, trequartista Soriano dietro Eto’o e Muriel.
Con i moduli speculari alcuni movimenti sopratutto in fase di non possesso sono simili, le mezzale si allargano sulla spinta dei terzini mentre il trequartista si posiziona centrale vicino al centrocampista davanti alla difesa, per un 4-4-2.
SCHEMA SAMP
La Sampdoria in fase di possesso prova a portare i due terzini in avanti per sfruttare l’ampiezza, con Palombo a protezione della difesa in mezzo ai due centrali difensivi e marcature preventive dei due centrali difensivi sulle due punte bianconere.
Soriano si muove tra le linee, le punte spesso si cambiano posizione ma si allargano spesso, mancando l’appuntamento decisivo dentro l’area di rigore. L’inserimento delle mezzali è centrale, lasciamo le fasce ai terzini che danno buona spinta ma non riescono sempre a concludere l’azione con un cross.
Il baricentro è medio, cerchiamo di fare la partita ma il possesso palla risulta essere lento e spesso facciamo errori di trasmissione.
Buona l’idea in fase di costruzione di passare da una fascia all’altra a cercare l’inserimento dell’esterno opposto, puntando a degli errori in fase di scivolamento difensivo della Juventus, ma siamo troppo lenti.
A questo aggiungiamo che la Juventus gioca molto corta e stretta tra le linee e non ci concede spazi liberi.
In fase di non possesso proviamo ad attaccarli alti ma il possesso della Juventus è veloce e preciso, riescono sempre ad eludere il nostro pressing ultra offensivo (foto).
Le mezzali si occupano di fare un duello con le mezzali contrapposte della Juventus e di allargarsi eventualmente sulla spinta dei terzini, mentre Soriano gioca su Marchisio e Palombo su Pereyra.
La posizione di Pereyra ci crea grossi fastidi perché difficilmente gioca solo centrale, spesso va ad occupare una delle due fasce formando un tridente con Tevez. Llorente quando gioca centrale si divide il campo con Tevez formando un 4-3-2-1 e andando ad agire nello spazio tra Palombo e la difesa.
Tevez svaria nella zona tra la nostra difesa e la linea di centrocampo, gioca dietro la prima punta cercando combinazioni strette, veloci e centrali per sfondale la linea di difesa.(foto)
IL MATCH
La partita inizia subito bene per noi, con tutta la squadra nella metacampo della Juventus. Siamo aggressivi con l’intensità giusta ed un ritmo alto, sfioriamo il goal con un tiro di Obiang da fuori e con Eto’o che su un cross di Mesbah non riesce ad impattare con la testa.
Dopo 15 minuti la Juventus esce fuori e comincia ad alzare il baricentro gestendo il possesso palla e cercando di segnare con delle conclusioni da fuori.
Da destra spinge molto Lichsteiner, Marchisio comanda le operazioni mentre Sturaro gioca più di interdizione lasciando a Vidal gli inserimenti offensivi.
Al 30° minuto in uno scontro di gioco tra De Silvestri e Sturaro, Lollo ha la peggio ed è costretto ad uscire. Sbagliamo la gestione del pallone con un rinvio sbagliato di Silvestre, Marchisio recupera, imbucata centrale di Vidal su Tevez (noi troppo morbidi nella pressione, forse serviva un fallo tattico) Tevez allarga su Lichsteiner che crossa sul veloce inserimento di Vidal che segna di testa sul secondo palo, proprio dove manca il nostro terzino destro fuori per infortunio: grossa ingenuità di Silvestre e Rizzo. 1 a 0 (foto).
Al 34° minuto esce Mesbah infortunato ed entra Regini.
Dopo il goal la Juventus incomincia a gestire il possesso palla e si chiude il primo tempo con 55% per loro e 45 % per noi.
Da registrare al 43 minuto l’unico fallo deciso da parte nostra dell’intera partita con Obiang che prende il giallo, ed un’occasione solare su una bella azione centrale di Muriel che premia il taglio centrale di Soriano: Roberto prova il tiro strozzandolo invece di passare palla ad Eto’o.
Iniziamo il secondo tempo alzando il baricentro della squadra. Proviamo ad aumentare il l’intensità ed il ritmo, la Juventus si chiude nella propria metà campo.
Occasione con De Silvestri al 6° minuto su calcio piazzato ed al 7° minuto con una bella azione Eto’o – Palombo centrale.
Al 9° minuto primo cambio tattico con l’ingresso di Bergessio per Rizzo. Si torna al 4-3-3 con Bergessio punta centrale, Eto’o a sinistra e Muriel a destra. Soriano si posiziona mezzala destra.
Proviamo ad attaccare con 7 giocatori spingendo con due terzini e cercando di occupare ogni spazio in fase offensiva, ma la Juventus si chiude bene con 10 giocatori dietro la linea della palla (foto).
Perdiamo un pò di spinta forse per un calo fisico o mentale, sicuramente perchè Marchisio è più libero in fase di costruzione e consente alla Juventus di alzare il baricentro e provare a segnare con un’occasione di Tevez parata in maniera perfetta da Viviano al 13° minuto.
Al 18° minuto abbiamo un’occasione solare, con una splendida combinazione veloce centrale tra Bergessio ed Eto’o ma il tiro del camerunense, che avrebbe spiazzato Buffon e sarebbe stato il goal del pareggio, viene incredibilmente rimpallato da Soriano che taglia in maniera inspiegabile davanti al tiratore! (foto).
Il secondo cambio tattico prevede il passaggio al modulo iniziale con un 4-3-1-2 con Eto’o dietro Muriel e Bergessio. Al 19° minuto occasionissima per Bergessio su una splendida palla di Eto’o ma il Toro, solo dentro l’area di rigore, si fa recuperare da Bonucci: tiro deviato.
Eto’o fatica a pressare Marchisio mentre la Juventus gestisce la partita in maniera responsabile, determinata, con un possesso preciso veloce. Noi risultiamo essere troppo lenti per trovare un varco nella difesa bianconera.
Tra il 26° e 27° minuto girandola di cambi: Morata per Tevez, Duncan per Obiang, Chiellini per Pereyra per un ritorno al 3-5-2 amato da Conte.
Al 33° minuto entra Koman per Llorente, la partita finisce con una super occasione per Muriel che al 46° minuto con un tiro da fuori regala l’illusione del goal.
Non so se siamo in difficoltà fisica, non avendo i dati atletici a disposizione. Sicuramente a livello mentale sembriamo un pò scarichi anche se l’impegno non manca mai.
Manca un pò di lucidità e cattiveria nei momenti chiave, fatichiamo a fare goal, più per errori individuali che per moduli tattici. La mancanza di Eder e la sua velocità si fa sentire e momentaneamente siamo lenti nella gestione del possesso, diamo il tempo alle difese di prendere le giuste contromisure.
Ora mancano 4 partite, tutte alla nostra portata.
Facciamo un ulteriore sforzo psicofisico e che l’Europa sia un giusto premio per chi è partito dalla B ed in 3 anni si trova in questa posizione in classifica e per noi tifosi, che meritiamo di tornare nel calcio che conta. CREDIAMOCI..
4 commenti
Sono considerate essere alla nostra portata in effetti. Le quote vedono l’1 e il 2 a Udine praticamente alla pari. Forza, forza!
Il calo fisico faccio proprio tanta, tanta ma tanta fatica a concepirlo in una squadra che praticamente per tutta la stagione è stata impegnata solo una volta a settimana, mah…
Più complesso il discorso legato al calo…mentale, di che tipo…sarebbe?
Mi spiego: i ragazzi sarebbero stressati per la grande “concentrazione” profusa in questi mesi e quindi adesso sono “rilassati” e rendono meno oppure è un discorso di autostima, i brutti risultati dell’ultimo periodo li hanno abbattuti e ora magari non pensano di essere così bravi come forse pensavano? Se la prima ipotesi la potrei comprendere quest’ultima invece mi stupirebbe, può una piccola crisi generare un tale clima di sfiducia all’interno di uno spogliatoio?
O magari sono tutte e due le cose assieme:-)
Una curiosità Carlo: negli ultimi tempi sta prendendo sempre più campo la figura del mental coach, del professionista che lavora sulla mente dei calciatori per farli rendere al meglio delle loro potenzialità ( il primo che mi viene in mente è Bonucci ), tu che sei un allenatore cosa ne pensi? Può essere utile o è una boiata pazzesca?
E se il presidente della tua squadra te lo proponesse da inserire nel tuo staff proprio come “stimolatore” dei tuoi ragazzi saresti favorevole? Ciao!
La squadra sembra svuotata , mentalmente scarica, con la Juve, partita comunque difficilissima, e’ mancata completamente aggressivita’ e l’ impatto, anche fisico, che una squadra che cerca un risultato a tutti i costi dovrebbe imporre a un avversario che non aveva la stretta necessita’ del risultato, spingendosi al limite dell intimidazione, se necessario. Devo aggiungere che l ambiente di Sabato allo stadio corrispondeva abbastanza all andazzo della squadra, non c’ era atmosfera da battaglia. Se ci aggiungiamo Sinisa con le mani in tasca in campo e dimesso nelle dichiarazioni direi che si respira un aria abbastanza estiva, in quasi tutte le componenti. Se cosi fosse il calendario da qui alla fine diventa ininfluente, cosi’ come ogni alchimia tattica o cambio di modulo. Visti i risultati siamo ancora ampiamente in corsa,Udine ultima chiamata.
ciao Cabezon,
il calo mentale può dipendere da tante cose,io mi soffermo su quello che si dice nelle tv,dal mercato,al mancato rinnovo di sinisa,e tante voci che possono distrarre l ambiente,poi subentra un altro fattore in cui i nostri giocatori sono maestri…già visto lo scorso anno quando a salvezza raggiunta abbiamo disputato delle prestazioni mediocri..forse questi giocatori mancanti di personalità si trovano in netta difficoltà quando viene a mancare la FAME e la determinazione giusta,quando pernsi che l’obiettivo è raggiunto ed invece ora sei costretto a sudarti ogni minuto di ogni partita,purtroppo non siamo dentro questa situazione ma a genova sponda blucerchiata si è spesso vista..trovo incomprensibile una mancanza totale di crescita in elementi come soriano per esempio…sul mental coach nel mio blog su facebook in gino veritas e gli allenatori popolari,ne parlo spesso,figura che all’estero è d’obbligo qui da noi fatica ad inserirsi.Molti lo usano a livello individuale,credo che il solo tavoletti sia uno dei pochi ad aver lavorato con boscaglia del trapani.Luis enrique lo aveva alla roma e lo prendevano in giro….io trovo che al giorno d’oggi sia una figura fondamentale..il calcio è sempre piu difficile,abbiamo l analista tattico,il preparatore atletico,il fisioterapista,il preparatore dei portieri e per la mente??dicono tutti che se la mente funziona anche le gambe vanno..bene allora utilizziamolo,senza la gelosia che possa togliere spazio e leadership all’allenatore…mourinho è un allenatore che ha studiato questo ne ha le capacità ma altri farebbero bene ad utilizzarlo,so che sinisa studia parecchio la psicologia sportiva ma non so dirti se la sampdoria utilizza un mental coach,figura diversa da uno psicologo sportivo…calo fisico è spesso corelato ad un calo mentale…