In Samp-Torino il mister conferma di voler cambiare marcia: effettua i cambi auspicati nel reparto offensivo e la squadra risulta più pericolosa e propositiva.
Delio ha lavorato duro in settimana e avendo ottenuto la fiducia della società, escogita un modulo nuovo: più propositivo ma che possa anche contenere le ripartenze della squadra granata.
Giochiamo con un 3-4-1-2 con Da Costa in porta, Gastaldello difensore di destra, Palombo centrale, Mustafi centrale di sinistra.
Sugli esterni De Silvestri a destra e Gavazzi a sinistra. Obiang e Gentsoglu (prima partita da titolare) centrali. Sansone dietro a Pozzi e Gabbiadini.
Si mister, così ci piace: vogliamo vincere!
L’impegno si presenta molto difficile. Affrontiamo il Torino, altra bestia nera blucerchiata, guidata dall’ottimo tecnico Ventura che ogni volta che ci sfida si impegna a dare il massimo.
Gli avversari giocano con un collaudato 3-5-2: Padelli in porta, Moretti, Bovo e Glik in difesa. D’Ambrosio a sinistra, Darmian a destra, El Kaddouri e Vives davanti alla difesa, Brighi mezzo sinistro e in avanti Immobile con il capocannoniere Cerci.
La strategia blucerchiata non cambia: rimaniamo in attesa di ripartire ma questa volta siamo più decisi e pericolosi grazie ai tre attaccanti.
Il Torino risponde con il consueto e prolungato possesso palla, bello a vedersi, con Immobile che cerca l’1 contro 1 su Palombo per poi aprire gli spazi a Cerci che svaria da destra a sinistra, non lasciando punti di riferimento ai difensori.
Sulle fasce assistiamo agli interessanti e divertenti duelli Gavazzi-Darmian e De Silvestri- D’Ambrosio.
Siamo poco efficaci sul possesso palla del Toro, il pressing è quasi inesistente, ma siamo molto bravi a intercettare la palla tra le linee. Quando la palla è in possesso del loro esterno di riferimento gli avversari provano a metterci in difficoltà con l’inserimento delle mezz’ali, nel tentativo di creare un 2 contro 1 molto pericoloso.
El Kaddouri gioca spesso in questo modo mentre a Brighi riesce di meno, perché ha un passo più lento rispetto al compagno.
Dopo 3 minuti, con l’uscita di Bovo, Ventura è costretto a cambiare la difesa: entra Pasquale e va a sinsitra. D’Ambrosio va a destra (sarà fondamentale nel secondo goal), mentre Darmian si posiziona centrale nella difesa a 3.
Bella partita: la Sampdoria è dinamica, siamo propositivi e creiamo ben 3 occasioni in 20 minuti: un record. Il Torino, dal canto suo, è pericoloso soltanto con qualche corner e qualche inserimento di Cerci.
Il nostro difetto è che proviamo a servire Pozzi con lanci in profondità, mentre saremmo molto più pericolosi cercando Sansone, autore di una grande partita, con palla bassa tra le linee.
Ed è proprio lui l’autore del primo goal dopo una mezza lisciata di Pozzi.
Obiang gioca bene in fase di costruzione, ma si dimostra lento nel recupero palla. Discorso inverso per il greco Gentsoglu.
Siamo scolastici, è vero, ma il Torino non arriva mai a tirare in porta: controlliamo agevolmente la partita chiudendo i varchi e cercando di ripartire con rapidità.
Abbiamo la grinta e determinazione per fare il risultato ma ci si mette di mezzo Gervasoni, che commette un errore tecnico gravissimo annullando la rete di Pozzi. Finiamo il primo tempo 1 a 0 tra le proteste.
Proteste che non incidono sulla prestazione. E’ bravo il mister a non far innervosire i ragazzi, a non fargli perdere la concentrazione: iniziamo il secondo tempo con un ottimo piglio.
A questo punto il gatto Ventura, intelligente e scaltro, inventa la mossa: fuori El Kaddouri e dentro Meggiorini, per un 3-4-3 con Cerci-Immobile e lo stesso Meggiorini davanti.
Il Torino comincia ad avanzare pericolosamente, creando superiorità sulle fasce. Mister Delio prova una contromossa e passa ad un 4-4-2 con Gabbiadini esterno di centrocampo a destra, De Silvestri terzino destro, centrali Palombo e Gastaldello, Mustafi terzino sinistro.
E qui andiamo in grossa difficoltà…
La mossa dal mio punto di vista è errata. Complice la stanchezza della squadra perdiamo coraggio e non riusciamo a difendere in maniera efficace. Sopratutto non riusciamo più a ripartire.
La squadra si abbassa troppo e abbiamo difficoltà a cercare Sansone, l’uomo che può mettere in difficoltà il Toro.
E dopo un’occasione di Cerci, su cui Da Costa fa un miracolo, ecco l’1 a 1. Il Toro batte un corner, Obiang spazza male (allargando invece che respingendo) e la palla arriva ad Immobile che da solo insacca (forse Da Costa poteva respingere…).
10 minuti dopo entra Eder per Pozzi: non cambia nulla nello scacchiere blucerchiato e il Torino ci crede sempre di più. D’Ambrosio parte con un’ azione solitaria sulla destra, salta Gavazzi che cade, Obiang è lento e non riesce a contrastarlo, quindi ci pensa Palombo a fermarlo con le cattive in area… rigore e goal di Cerci: giusto, ma è un amara beffa: il Torino ha fatto 3 tiri in porta e 2 goal.
Cambio di Delio: entra Wszolek per Gavazzi. Spingiamo in avanti e meritiamo il pareggio che arriva su un rigore inventato per fallo su Eder, che tira e segna: 2 a 2. Va bene così.
In conclusione, è stata una partita molto tattica. Come allenatore mi sono divertito a vederla e commentarla per voi ma come tifoso…arghhh gervasoni…
Certo se avessimo chiuso il primo tempo sul 2 a 0, forse ora parleremmo di un’altra partita.
Comunque ho visto dei netti miglioramenti, finalmente cerchiamo di fare goal, non solo di non prenderlo. Siamo stati più determinati e per questo faccio i miei complimenti a mister Delio Rossi, che sembra essersi svegliato dal torpore mischiando le carte e cercando soluzioni.
Una domanda al mister la voglio comunque fare. Palombo centrale di difesa lo dobbiamo vedere ancora per molto?? In questo momento è il giocatore che mi convince di meno.
Comunque siamo sulla strada giusta… forza ragazzi la sud è con voi per compiere il miracolo!