Novità per questa importante e difficile partita con la Juventus. Il nostro lider maximo Sinisa modifica la squadra cambiando sia modulo che interpreti. Ripropone il 4-3-1-2, specchio alla Juventus: fuori Silvestre, De Silvestri, Soriano, Mesbah e Gabbiadini, scendiamo in campo con Romero confermato in porta, difesa a 4 con Cacciatore a destra, Gastaldello e Romagnoli centrali, a sinistra Regini. Centrocampo a 3 con Palombo davanti alla difesa, mezzala destra Rizzo e mezzala sinistra Obiang, Kristicic dietro le due punte Okaka ed Eder.
La Juventus si presenta con il 4-3-1-2, fuori Llorente e Pirlo, in porta Buffon difesa a 4 con Liechsteiner a destra, centrali Bonucci ed Ogbonna, a sinistra Padoin. Centrocampo con Marchisio centrale, mezzala destra Vidal, mezzala sinistra Pogba. Pereyra trequartista dietro Morata e Tevez.
La nostra fase di non possesso prevede Kristicic in marcatura su Marchisio. Quando le nostre mezzali si allargano, Nenad rientra centrale dal lato dove la mezzala è uscita per aiutare Palombo.
Obiang e Rizzo si allargano per il raddoppio sulla spinta dei terzini e delle mezzali, Palombo agisce su Pereyra, mentre c’è una marcatura preventiva dei nostri centrali sulle due punte avversarie.
Okaka ed Eder si occupano dei due difensori centrali, sopratutto di Bonucci, vice di Pirlo nella fase di impostazione della Juventus.
In fase di possesso la Samp ricerca immediatamente la profondità sul movimento in velocità di Okaka ed Eder, accompagnato dall’inserimento esterno delle mezzali e dalla spinta dei terzini.
Questo nei primi venti minuti non ci riesce quasi mai: la Juventus parte a mille all’ora, baricentro alto, pressione altissima già dall’inizio dell’azione nella nostra area, inserimenti continui delle mezzali e dei due terzini che creano continua superiorità numerica sulle fasce.
Colpisce molto il movimento di Pereyra che rientra sempre centrale in fase di non possesso (stesso movimento di Kristicic), ma che in fase di possesso svaria parecchio e si fa trovare spesso a destra, sulla nostra sinistra difensiva dove siamo sovente in difficoltà.
Pereyra con Vidal e Liechsteiner crea numerosi pericoli grazie ad una catena di lavoro impressionante che cerca e trova sempre la superiorità numerica.
La Juventus attacca con 7 uomini e Marchisio in appoggio mentre Tevez si chiama fuori dalla linea della nostra difesa e svaria sul fronte offensivo.
Ottimo possesso bianconero, fluido e veloce, un’intensità pazzesca ed un’aggressione feroce sui nostri portatori di palla: loro sono sempre pronti a raddoppiare e noi non riusciamo a gestire il possesso.
Sembriamo “quelli di verona” dopo il nostro 1 a 0: svagati, poco determinati, paurosi, siamo in netta difficoltà, arriviamo sempre in ritardo sul pallone.
E all’undicesimo minuto, dopo una parata di Romero su Tevez e diverse occasioni pericolose della Juventus, su un corner battuto irregolarmente veniamo puniti giustamente dal goal del piccolo Evra, che sovrasta Regini in netta difficoltà.
Sembra il preludio ad una goleada bianconera.
Al 20′ il nostro lider maximo ricorre ai ripari cambiamo modulo in un 4-3-3 con Obiang mezzala destra, Kristicic mezzala sinistra, Rizzo esterno alto a destra, Okaka centrale ed Eder a sinistra.
Con Kristicic ed Eder mettiamo “gamba” e fisicità sulla corsia dove Regini soffre gli inserimenti di Liechsteiner, Vidal e Pereyra.
Okaka si occupa di fare schermo su Marchisio che comunque rimane a protezione della difesa.
Al 27 ‘ rischiamo grosso ancora su un lancio in fase di costruzione di Bonucci che incrocia in profondità l’inserimento di Pogba: ostacolato da Cacciatore il francese tira alto.
Gli ultimi 15 minuti scivolano via con un controllo della gara da parte della Juventus, che arriva ad un 70 % di possesso palla.
Ma si vede che stiamo entrando in partita, provando a contrastare i bianconeri colpo su colpo.
Nella ripresa ripartiamo con il 4-3-3 ma esce uno spento Kristicic (giocatore a questo punto da ritrovare) per Gabbiadini che si piazza sulla destra del nostro attacco, Eder a sinistra ed Okaka centrale, Obiang mezzala sinistra e Rizzo mezzala destra.
Palombo si stacca su Marchisio con l’aiuto di Okaka.
Siamo più in palla e cominciamo a giocare, corriamo e copriamo meglio il campo e ritroviamo la determinazione giusta e necessaria per giocare questa partita.
Rischiamo grosso all’inizio su un inserimento centrale di Pereyra: Romero para.
In fase di non possesso ci chiudiamo in un 4-5-1 con Eder e Gabbiadini che rientrano larghi. Giochiamo in ripartenza sulla loro velocità, puntando sui tagli centrali a piede invertito dei nostri attaccanti.
Da una ripartenza nasce il nostro goal, grazie ad una cavalcata di Regini che centralmente gioca ad Eder. L’attaccante passa il pallone sul movimento dentro di Gabbiadini che di sinistro tira sul secondo palo segnando un goal bellissimo.
Chiudiamo il campo creando densità centrale e copriamo bene le fasce con i raddoppi delle punte che effettuano un gran lavoro.
In fase di impostazione proviamo le rotazioni su chi imposta il gioco centralmente, ma la Juventus aggredisce (seppur con meno intensità) in maniera efficace.
La Juventus al 71′ toglie Morata per Llorente, cercando di rivitalizzare un attacco a cui la nostra difesa ha preso le misure.
Sostituzione intelligente del nostro lider maximo con l’ingresso di Bergessio per Okaka già ammonito ed a rischio espulsione.
La Juventus prova il tutto per tutto al 76′ con l’ingresso di Coman per Pereyra e passa ad un 4-3-2-1 con Coman a destra Tevez a sinistra e Llorente centrale. Ma siamo compatti e controlliamo senza sbandare, siamo sempre pronti alle ripartenze con Gabbiadini ed Eder (quest’ultimo per egoismo ne sbaglia almeno 2 interessanti ma è una grande partita la sua).
All’83’ esce Obiang per Duncan ed un minuto dopo con un azione simile al nostro goal Gabbiadini dalla zona centrale lascia partire un bolide che deviato costringe Buffon ad un miracolo… eravamo ad un passo dalla vittoria!
Conclusione:
Un punto guadagnato con un secondo tempo autorevole e di grande spessore tattico, fisico e mentale: piu’ concentrati e determinati a dimostrazione che la testa è tutto.
A livello tattico abbiamo dimostrato grande compattezza e velocità nelle ripartenze per mettere in difficoltà la Juventus che attaccava con tanti uomini.
Se troviamo un equilibrio mentale ci sarà da divertirsi…
2 commenti
Ciao Carlo, il secondo tempo di ieri mi ha in parte confortato dopo la brutta prova di Verona dove avevamo brillato solo nelle giocate d’ attacco mentre la gestione della partita dalla superiorita’ numerica in poi era stata disastrosa per frenesia nel possesso palla e occasioni concesse anche sul doppio vantaggio. Mi ha favorevolmente impressionato la capacita’ della squadra di mantenere la lucidita’ nella prima mezz ora, quando non la vedevamo mai, nessun cartellino da frustrazione e tanto ordine e disciplina tattica, in attesa del calo dei gobbi e dell occasione giusta per colpire. La questione che ti pongo riguarda tre giocatori. Il primo e’ Okaka, lo vedo sulle gambe, dopo numerose partite di enorme sacrificio, e’ l ora di dargli respiro o vista la sosta incombente Sinisa lo impieghera’ anche con l Udinese? Il secondo e’ Regini piu’ migliora in fase di spinta piu’ peggiora in fase difensiva,ieri Vidal lo ha letteralmente sbranato su tre giocate aeree al limite dell area piccola, strano per un giocatore che ha giocato spesso da difensore centrale. Il terzo e’ Nenad, da giocatore emergente e universale a oggetto misterioso che non si riesce piu’ a collocare in nessun ruolo del centrocampo, inizio a pensare che dall infortunio del derby sia uscito con qualche limitazione fisica . Che spiegazione ti sei dato su di lui?
ciao mikp,il dilemma okaka…forse stanco vero..ma per noi solo un centravanti di movimento e sponda..tanto lavoro pochi goal…concordo lo vedo in calo,ma non credo che con l’udinese giocherà bergessio,io lo farei rifiatare..su regini concordo conta che era sempre in inferiorità numerica con pereyra che si allargava,vidal e liechesteiner,ho dimenticato di scrivere che per aiutarlo ad un certo punto abbiamo invertito rizzo con obiang,obiang non aveva il passo per fronteggiare lo strapotere fisico della spinta bianconera di destra,ma con il cambio modulo ci si è messo nenad.Regini continuo a dire che per me non è un terzino,ma mesbah avrebbe sofferto maggormente.Su nenad io non so piu cosa dire,è in difficoltà fisica,mentale,ha perso anche il suo proverbiale furore agonistico,credo che il mister lo voglia recuperare e fa bene ma ora tocca a lui..per me è una mezzala di centrocampo non un trequartista,ieri ha giocato li per schermare marchisio,ma aveva un passo diverso