Con il Frosinone è una partita fondamentale. In settimana si muovono anche i tifosi mentre il mister continua nel suo progetto tecnico/tattico alla ricerca di continuità ed equilibrio.
Sul profilo del gioco e dell’organizzazione, come scritto in queste settimane, siamo in crescita: serve trovare equilibrio tra attacco e difesa e maggior ritmo ed intensità.
Ma ci aspettiamo soprattutto miglioramenti sul piano mentale: servono determinazione, voglia, concentrazione e sopratutto quella concretezza necessaria per raggiungere l’obiettivo salvezza.
Giochiamo col confermato 3-4-2-1: Viviano in porta, difesa a 3 con Cassani terzino destro, Ranocchia centrale e Moisander terzino sinistro (fuori per scelta tecnica Silvestre); Dodò esterno sinistro, Fernando e Soriano centrocampisti centrali, De Silvestri al rientro rientro esterno destro (fuori Ivan infortunato). Correa trequartista a sinistra, Alvarez trequartista a destra e Quagliarella punta centale; ancora fuori Muriel e Cassano.
Il Frosinone di mister Stellone risponde con un 4-3-3: Leali in porta, difesa a 4 con Rosi terzino destro, Ajeti e Blanchard centrali e Pavlovic terzino sinistro. Centrocampo a 3 con Gori davanti alla difesa, Sammarco mezzala destra e Frara mezzala sinistra. Dionisi a sinistra e Tonev a destra che sostituisce Soddimo. La punta centrale è Ciofani.
STRATEGIA FROSINONE
La fase di possesso del Frosinone quest’oggi è spesso interrotta da errori di trasmissioni indotti dal nostro pressing feroce.
La squadra resta molto lineare ai principi e ai sistemi del proprio mister ma a questo va a sommarsi la classica determinazione e la concretezza della provinciale che si vuole salvare.
Si alzano i due terzini all’altezza del centrocampo per ricercare l’ampiezza mentre Gori rimane a protezione della difesa. Le due punte esterne si avvicinano a Ciofani per lasciare la corsia alla spinta dei terzini ed al movimento delle mezzali che provano a giocare sia in ampiezza, per mettere in difficoltà il nostro centrocampo a due, sia in profondità con inserimenti centrali.
Ricerca immediata del movimento incontro della punta centrale per l’inserimento delle punte esterne negli spazi lasciati liberi da Ciofani.
Buona organizzazione di gioco non associata ad un elevata tecnica.
In fase di non possesso provano a venirci a prendere nella costruzione bassa, per poi ripiegare in 10 dietro la linea della palla una volta che noi superiamo il centrocampo.
Baricentro basso e 4-5-1 con Ciofani che rimane alto.
Due linee molto corte e strette.
Gli esterni alti attaccano i nostri terzini e poi rientrano larghi, i terzini si occupano degli esterni di centrocampo, mentre le mezzali lavorano su Soriano e Fernando. I nostri trequartisti diventano di difficile lettura, spesso costringono all’uscita un centrale o Gori come centrocampista centrale.
Tutti dietro e pronti alla ripartenza.
STRATEGIA SAMP
La Sampdoria in fase di non possesso continua con la scelta di qualche settimana fa: difendiamo con un 4-4-2 con un baricentro alto, in virtù di un miglioramento del pressing effettuato in maniera veloce ed aggressiva, ognuno con un suo riferimento.
Cassani scivola terzino destro, Moisander e Ranocchia centrali e Dodò terzino sinistro. A centrocampo De Silvestri rimane esterno alto a destra, anche se spesso si abbassa troppo. Centrali di centrocampo Soriano e Fernando e sull’esterno di sinistra Correa.
I terzini si occupano degli esterni alti. I nostri esterni alti lavorano sui loro terzini, Soriano e Fernando vanno sulle mezzali e Quagliarella ed Alvarez sporcano le linee di passaggio del centrocampista centrale. Gli ultimi due sono molto aggressivi sui due centrali difensivi nel giro palla.
Grandissima partita di Quagliarella per sacrificio ed abnegazione.
In fase di possesso torniamo al modulo di partenza con un 3-4-2-1 e con una gestione della palla che cresce: veloce e intensa non solo in orizzontale e non più solo fine a se stessa. Finalmente cerchiamo in maniera piu’ continua la profondita’ verso i nostri giocatori offensivi.
Si apre la difesa con Dodo’ e De Silvestri che scivolano esterni a centrocampo. Alvarez e Correa svariano centralmente nella zona tra le mezzali gialloblu’ e i centrali di difesa.
Anche i centrocampisti centrali appoggiano ed occupano spazi nel fronte offensivo, attacchiamo con 7 uomini.
Manca la spinta dei terzini che potrebbero regalare un uomo in più, ma visto il numero dei goal presi il mister decide di rimanere a tre dietro, con marcatura preventiva sulla punta del Frosinone per tenere il baricentro alto ed evitare il contropiede.
Scelta vincente è quella di tenere gli esterni molto alti e larghi per cercare l’ampiezza, allargare la difesa corta e stretta del Frosinone per puntare agli inserimenti di centrocampisti e trequartisti dentro l’area di rigore.
Inserendo un esterno di ruolo aumenta la quantità dei cross e degli inserimenti.
Per una volta il nostro approccio iniziale è DEVASTANTE.
Mai vista la Sampdoria di Montella iniziare così propositiva, determinata, attenta e concentrata.
Furore negli occhi e nelle gambe, alziamo il ritmo e l’intensità di gioco non consentendo al Frosinone di uscire dalla metà campo.
Che la Samp abbia un nuovo atteggiamento lo capiamo dopo tre minuti: su un passaggio sbagliato di Quagliarella dentro l’area di rigore, Fernando va in pressione e recupera la palla calciando al volo in porta da fuori area: traversa!
Siamo molto intraprendenti ed il movimento continuo e lo svariare dei trequartisti nella zona centrale crea fastidio alla difesa del Frosinone, che ha difficoltà ad accorciare. Correa fa una grande partita mentre Alvarez dimostra ancora qualche difficoltà.
I trequartisti cercano spazio anche sull’esterno per dare il raddoppio ed appoggiare l’azione dell’esterno: se uno si allarga il trequartista opposto si posiziona centrale dietro Quagliarella.
Dopo 6 minuti i corner battuti sono già 4: su uno, solo la paratona di Leali nega il goal su un “tentativo” di autogol di un difensore frusinate, su un altro episodio dubbio e possibile fallo da rigore su Ranocchia.
Il Frosinone prova il contropiede su palla lunga e sui cambio gioco veloce per colpire il lato debole, ma è pericolosa esclusivamente su calcio d’angolo.
Sulla nostra costruzione bassa ci vengono a prendere alti con le tre punte e Gori che si alza insieme alle mezzali. Troviamo una soluzione con la ricerca dell’esterno alto da parte di Viviano: chi riceve colpisce di testa cercando il movimento verso l’esterno del trequartista che può andare in un uno contro: una situazione ideale visto le capacità tecniche dei nostri giocatori.
L’unico pericolo corso nel primo tempo dalla nostra difesa ce lo creiamo da soli al 34′ minuto: su un calcio d’angolo Correa devia il tiro verso la propria porta e Viviano fa un miracolo.
L’ampiezza degli esterni ci porta al goal al 43′ minuto: veniamo premiati giustamente per l’ottimo primo tempo.
Possesso palla continuo davanti all’area di rigore, Fernando serve in ampiezza De Silvestri e si propone centralmente. La mezzala del Frosinone si trova in difficoltà, non sa se chiudere su Lollo o seguire Fernando che a sorpresa gli taglia dietro la schiena occupando lo spazio del primo palo. Lollo serve Fernando che colpisce di prima indisturbato e segna… 1-0, apoteosi!!!
Bellissima azione in stile Montella!
Finisce il primo tempo del quale mi ha colpito non solo la supremazia sul campo, ma sopratutto il notevole numero di palloni recuperati: chiaro indice di un atteggiamento totalmente cambiato rispetto alle gare scorse.
Iniziamo il secondo tempo con lo stesso atteggiamento e la stessa volontà del primo tempo.
Al 49′ minuto proviamo a colpire in contropiede con Quagliarella ma Leali para.
Il dominio nella metà campo è segnato: il Frosinone prova a colpire in contropiede, accentuando il movimento da falso nueve di Ciofani per aprire gli spazi dietro di lui dei due attaccanti esterni.
Al 53′ minuto su un cross di Alvarez Quagliarella colpisce di testa, mano di Blanchard ma Orsato non fischia nulla.
Controlliamo la partita in maniera agevole. In difesa grazie alla buona prestazione di Ranocchia e di Cassani e all’ottima gara di Moisander non soffriamo nulla.
Al 56′ minuto, ancora su un cross dall’esterno, siamo pericolosi con Correa che serve Alvarez che incredibilmente sbaglia il colpo di testa dentro all’area di rigore.
Al 57′ minuto esce uno stanchissimo De Silvestri per Silvestre con conseguente spostamento di Cassani sull’esterno e posizionamento di Silvestre terzino destro.
Ed al 58′ minuto arriva il secondo goal: rimessa laterale sulla destra e colpo di tacco di Alvarez sull’inserimento in sovrapposizione di Cassani sull’esterno destro, zona che il Frosinone patisce particolarmente. Cross di Cassani per Correa che di testa colpisce un difensore del Frosinone, la palla si impenna e il più veloce e lesto è Quagliarella che al volo piega le mani di Leali e segna il 2 a 0 sfogando tutta la propria rabbia.
Al 60′ minuto 4-2-4 per il Frosinone con l’inserimento di Kragl per Frara.
Al 73′ minuto primo tiro in porta del Frosinone in contropiede, su una bella azione di Dionisi, con Tonev che impegna Viviano.
Al 75′ minuto entra Kristicic per Correa. Soriano si sposta trequartista mentre Kristicic è centrocampista centrale, mossa probabilmente in preparazione alla prossima partita in vista della squalifica dell’argentino: peccato perché è uno dei nostri giocatori piu’ in forma.
Al 78′ minuto entra Paganini per Tonev e mister Montella sostituisce Alvarez per Lazaros.
Al 83′ minuto Stellone prova il tutto per tutto con l’ingresso di Longo per Blanchard, un attaccante per un difensore, per un 3-3-4 sbilanciato in avanti di Glereaniana memoria ma è troppo tardi: il punteggio non cambia.
Torniamo a vincere, torniamo a credere nella salvezza grazie ad un nuovo atteggiamento mentale e ad una inedita aggressività sul campo: qualità fondamentali per l’obiettivo che vogliamo raggiungere e necessarie per il gioco che vuole esprimere il mister.
Un gioco che continua a migliorare per organizzazione ed un equilibrio che sta lentamente arrivando grazie al consolidamento dei nuovi interpreti.
Ma l’aspetto fondamentale per ritrovare il giusto equilibrio deve essere la consapevolezza nei propri mezzi e la determinazione nel conseguire la vittoria: crediamoci tutti!
3 commenti
tutto vero e perfino bello…ma il “sottostimato” Fernando, tornerà un giorno a giocare in compagnia di un’altro centrocampista? ma Muriel ci ricordiamo di averlo? baxi!
Ciao Carlo, la squalifica di Correa per la trasferta di Verona mi mette in condizione di porti una domanda. Tenendo come punto fermo il modulo, per questione di continuita’ , tu, nei panni di Montella, terresti ferma la coppia centrale Fernando- Soriano, inserendo uno tra Cassano e Muriel a fianco di Quagliarella, con dietro Alvarez unico trequartista o sposteresti Soriano a far coppia con Alvarez sulla trequarti inserendo un ” cagnaccio ” davanti alla difesa ( Ivan o Barreto?) al fianco di Fernando? P.S. Per quelli che criticano Soriano per la scarsa continuita’ in possesso palla vorrei dire che, giocando con due fantasisti come Alvarez e Correa il suo ruolo di copertura diventa prioritario rispetto agli inserimenti e labtrasmissione di palla più veloce e pratica possibile. Fra l altro Soriano in quella posizione ci e’ calcisticamente nato arrivando fino all under 21 e possiede le caratteristiche di corsa, fisico e visione di gioco per poterlo fare. Grazie e forza Doria.
Analisi perfetta!!! Io però… Ho sofferto anche sul 2-0, il Frosinone mi preoccupava per via dei suoi contropiedi.
Sabato sarebbe fondamentale non perdere a Verona… Speriamo che i giocatori diano il 100%!!!
Ma poi sono anche stufo… Ora da quei 2 rigori contro non fischiati col Palermo di dicembre (con conseguente polemica di quel bocca larga di Zamparini) non ci viene più fischiato mezzo rigore a favore?!? Boh… Anche col Frosinone c’era un rigore ma niente.
Ora mi auguro che a Verona non fischino rigori contro al Doria, tra l’altro il Verona ha sbloccato il derby in casa col Chievo proprio su calcio di rigore.
Per non parlare del rigore settimanale (ogni volta che gioca in casa) al Carpi… Che nervoso!!! Danno rigori a favore al Carpi, al Verona, al Frosinone, persino ai bibini mentre a noi del Doria no!!! -.- che sca**o!!!
Quando ci sono, esigo vengano fischiati!!! Forza Doria!!!
Ah per me Quagliarella un grande, Muriel si sta dimostrando discontinuo, sempre una comparsa… A Udine se n’è voluto andare perché si sentiva messo da parte da Di Natale e ora qui al Doria sarà messo da parte da Quagliarella ahahahaha non mi dispiace perché sinceramente ha avuto un mucchio di possibilità (con tutto quello che è costato, arrivato pure infortunato), i tifosi lo hanno sempre supportato e ad ora cosa ha dato?!? Forse giusto i 3 punti col Verona nella gara di andata (se non erro è stata sua la prima marcatura nel 4-1 finale…)… Per un attaccante è troppo poco. O inizia a segnare con continuità oppure ciao ciao Muriel.