Incredibile partita a Livorno. Nel grigio pomeriggio di due squadre destinate a giocarsi la serie B fino all’ultimo, escono due errori madornali della difesa amaranto che all’ultimo secondo ci regalano i primi 3 benedetti punti del campionato.
Mister Delio ci sorprende ancora: lascia fuori Sansone e schiera Bjarnason trequartista (dai piedi ruvidi), lento ma capace in fase di non possesso di appicicarsi come il miele sui costruttori di gioco del Livorno Luci e Greco. Rispetto alle previsioni restano fuori Gentsoglou per Kristicic e Gavazzi per Barillà.
Sampdoria che inizia quindi con Da Costa in porta, Gastaldello mezzo destro, Palombo centrale e Costa mezzo sinistro, De Silvestri a destra, Obiang e Kristicic centrali, a sinistra la new entry Barillà, Bjarnasson dietro ad Eder e Gabbiadini.
Il Livorno risponde con un 3-4-1-2 con Bardi in porta, difesa con Coda mezzo destro, Emerson centrale e Ceccherini mezzo sinistro, Schiattarella largo a destra, centrali Bennassi e Luci, a sinistra Duncan, Greco dietro Emeghara e Paulinho.
Devo essere sincero, non ho capito nè condiviso le scelte del mister, e non è la prima volta. Mi aspettavo una Sampdoria propositiva, con Sansone in grado di mettere in difficoltà centralmente gli avversari e Gabbiadini (o Eder) con Pozzi che avrebbero sfruttato al meglio gli spazi concessi dal Livorno centralmente.
Invece il mister si inventa Bjarnasson dietro le punte, praticamente in marcatura sui portatori di palla amaranto. L’islandese farà anche da schermo centrale per non fare arrivare palla al trequartista livornese, e per spizzare qualche palla sul lancio lungo della difesa per le punte Eder e Gabbiadini.
Mi ha ricordato Celestino in Borgorosso Football Club..
Livorno e Samp si presentano con moduli speculari e la partita risulta bloccata: squadre molto corte che entrano in difficoltà quando si trovano a dover costrutire gioco. Meglio quando puntano sulla ripartenza.
Pazzesca la densità a centrocampo, mentre sulle fasce si vede qualche duello interessante con De Silvestri che surclassa Duncan, e Schiatarella che si trova difficoltà con Barillà (terzinaccio vecchia maniera).
Il match si sveglia grazie allo sciagurato intervento di Duncan su De Silvestri: il Livorno esce male in fase difensiva ed Obiang ne approfitta giocando la palla di prima su De Silvestri che viene atterrato: rigore netto e goal di Eder.
Come spesso capita, dopo aver ottenuto il vantaggio la Samp retrocede in maniera vistosa di almeno 20 metri per giocare sulle ripartenze. Il Livorno fatica tuttavia a trovare spazi, il possesso di palla è lento e la mancanza di tecnica si sente da entrambe le parti.
Gli amaranto creano comunque alcune occasioni: una traversa di Greco con gran tiro da fuori, un’incursione di Emeghara non finalizzata da Paulinho, un’infilata di Benassi su Gastaldello: come nostro solito patiamo quando gli avversari si inseriscono centralmente nell’uno contro uno. Per fortuna oggi Da Costa è presente!
Ma ha senso continuare a giocare con Palombo difensore centrale?
Il secondo tempo inizia con una variante tattica di Nicola che chiede a Greco, trequartista del Livorno, di giocare sulla sinistra per sfruttare i vuoti lasciati da De Silvestri e cercare il due contro uno con Duncan per sfondare.
Ma la Sampdoria oggi è chiusa bene e riparte in maniera veloce. Purtroppo Eder non sfrutta le occasioni, di cui una è clamorosa: ottimo lancio di Kristicic e bel taglio del brasiliano che si trova davanti a Bardi, ma il nostro attaccante spreca calciando goffamente a lato.
La partita prosegue lenta ed equilibrata, poi iniziano i cambi. Nella Samp entrano Sansone per Gabbiadini, Pozzi al posto di Eder e Regini per Barillà: ci prepariamo a difendere negli ultimi 15 minuti.
Più efficace il cambio di Nicola che risponde con Siligardi al posto di Bennassi per un 3-4-3 più offensivo. A questo punto Greco si sposta sulla linea dei centrocampisti.
E infatti arriva il goal di Siligardi. Sfruttando un buco centrale il giocatore del Livorno si inserisce tra i due centrocampisti e i tre difensori e realizza il goal del pareggio con una stoccata da fuori area: 1 a 1. Da inizio campionato subiamo sempre lo stesso goal, sempre nella stessa zona di campo.
Ma oggi la dea bendata ci assiste e su un cross inutile, anzi sbagliato di De Silvestri, Regini anticipa Luci che lo stende in maniera netta. Rigore giusto che Pozzi trasforma nel 2 a 1.
Prima vittoria dei nostri ragazzi che almeno hanno lottato con personalità e ci hanno creduto fino alla fine.
La Samp porta a casa i tre punti, ma ho visto 2 squadre in clamorosa difficoltà nel creare gioco e nel proporlo. Personalmente ho preferito la Sampdoria propositiva vista contro il Torino, non questo lento ciondolare senza idee, senza fantasia, nell’attesa di un evento “celestiale” come i due rigori di oggi.
La fortuna ci sta dando una mano, è vero, ma cerchiamo di costruire il gioco ora, magari sfruttando l’iniezione di fiducia della prima vittoria. Perchè un’altra Sampdoria è possibile… anche senza Bjarnason!
2 commenti
l ‘errore di Eder quasi imperdonabile
Hai ragione!