Dopo la prima vittoria contro il Livorno di domenica scorsa, analizzata tecnicamente e tatticamente con la parola sbrigativa…”che culo!”, ieri abbiamo assistito ad una partita dai due volti.
Nel primo tempo, a mio parere, sono stati messi in campo modulo e giocatori sbagliati, non adatti ad affrontare il gioco dell’Atalanta.
Nel secondo tempo il mister cambia e la Samp gioca 30 minuti molto intensi e propositivi, creando diverse occasioni e segnando il gol vittoria.
Delio ha dimostrato finalmente vivacità e concretezza, come dopo aver mangiato una foglia di coca camminando sulle strade montuose della Bolivia… BRAVO!
La Sampdoria inizia con il 3-4-1-2 con Da Costa in porta, difesa con Mustafi mezzo destro, Gastaldello centrale e Costa mezzo sinistro.
Centrocampo con De Silvestri esterno destro, Palombo ed Obiang centrali e Regini largo a sinistra. Bjarnasson dietro le due punte Eder e Gabbiadini.
L’Atalanta risponde con un 4-4-1-1: Consigli in porta, difesa composta da Bellini a destra, Stendardo e Yepes coppia centrale, Del Grosso a sinistra. Centrocampo con Brienza esterno destro, Raimondi a sinistra e centrali Carmona e Cigarini. In attacco Moralez dietro la punta Denis.
Palombo sostituisce Kristicic in mezzo al campo. L’Atalanta a sorpresa inverte gli esterni di centrocampo e la mossa si rivela azzeccata perché Raimondi costringe parecchie volte De Silvestri sulla difensiva, limitando le sue avanzate. Ugualmente fa Brienza con Regini (ma tanto a Regini gli puoi chiedere di fare tutto, tranne la fase offensiva).
Bjarnason, altro che “falso nove” o “falso dieci” (per non dire falso giocatore di calcio), si muove tra Cigarini e Carmona quando sono in possesso palla (e questo può avere un senso). Non ha senso invece farlo giocare tra le linee, dove fa molta fatica a smarcarsi e sopratutto ad effettuare l’ultimo passaggio sulle punte, a causa della limitatezza del suo bagaglio tecnico.
Per questo, nel primo tempo, la Samp si trova in grossa difficoltà (come spesso accade nei momenti della partita in cui deve costruire il gioco). Preferiamo giocare sulla profondità con Gabbiadini ed Eder, aspettando l’Atalanta nella nostra metà campo. E nella ricerca degli spazi, tra i nostri due attaccanti, è molto più bravo il brasiliano.
Nel primo tempo siamo comunque spenti, lenti. Giochiamo sotto ritmo e facciamo tantissimi errori in fase di costruzione.
L’Atalanta è messa molto bene in campo: molto corta tra le linee, veloce e intensa. I nerazzurri mettono in campo un pressing molto efficace e dispendioso.
Denis costringe spesso i nostri difensori centrali al lancio, pressandoli continuamente. Palombo (in giornata no) e Obiang sbagliano molte palle e vanno diverse volte in confusione. Confusione che porta incredibilmente Palombo a gestire la costruzione del gioco.. Lui risponde con le sue ormai vecchie sventagliate imprecise di 40 mt…fuori!
Andiamo male e l’Atalanta colpisce la traversa su un bel taglio offensivo centrale di Raimondi, azione in cui si addormenta Mustafi.
Fischi a go go per una Sampdoria impaurita, incapace di effettuare due passaggi consecutivi. Per fortuna il mister si sveglia con un bel Gatorade magnesio e polase… Si riaccende all’improvviso, come i contadini boliviani in una piantagione di coca, cambia modulo già alla fine del primo tempo e nella ripresa conferma il 4-4-2.
Difesa con Regini a sinistra, Costa e Gastaldello centrali, Mustafi a destra. Centrocampo con De silvestri a destra, Obiang e Gentsoglu (al posto di Palombo) centrali, Bjaransson a sinistra. In avanti Eder dietro Gabbiadini.
Alziamo il baricentro d’azione in maniera vistosa, siamo più propositivi.
C’è da riconoscere che iniziamo a giocare quando l’Atalanta va in riserva fisicamente sul pressing offensivo e a centrocampo. Ma è anche vero che entriamo in campo nella ripresa con un piglio diverso: a testa alta, grintosi, rispondiamo colpo su colpo. Gentsoglu mette molto più dinamismo e rapidità di giocata. Sopratutto si sveglia il nostro fuffa Eder che gioca tra le linee corte dell’Atalanta, mettendo in difficoltà i difensori centrali con la sua velocità.
Alziamo il ritmo, corriamo di più: sembriamo un’ altra squadra. Infatti costruiamo ben tre occasioni in 20 minuti. Poi arriva il meritato gol su calcio d’angolo, grazie al colpo di testa del mastino tedesco-albanese Mustafi.
Ma Colantuono non vuole essere da meno del “boliviano” Rossi: toglie Brienza per Livaja e dispone i suoi col 4-3-3. Poi il funambolo Eder, in un azione di contropiede, fa espellere il difensore centrale Nica subentrato nel primo tempo a Bellini: l’Atalanta rimane in dieci. Si susseguono comunque gli attacchi delle due squadre, ma le porte di Da Costa e Consigli restano inviolate.
Così portiamo a casa tre punti vitali per la nostra classifica, il nostro morale e la nostra autostima.
BRAVO DELIO E BRAVI I NOSTRI GIOCATORI..
Nota finale.
Il caso tattico della settimana riguarda Palombo: a centrocampo non è meglio farlo giocare davanti alla difesa, con due centrocampisti ai lati, in modo che possa rompere il gioco centralmente, dove subiamo troppe volte le azioni degli avversari?
E poi: Bjarnason gioca perchè porta lo sponsor?
Un altra Sampdoria è possibile… anche senza Bjarnason!
3 commenti
Gino, le uniche disamine sulle quali concordo praticamente sempre sono le tue. Solo un osservazione su Bjarnason che potrebbe invece avere un senso come sinistro nel 4-4-2. Se non sbaglio dice che nella sua nazionale gioca spesso in quel ruolo, sabato nei secondi 45 minuti sembrava contento del cambio di posizione e qualcosa ha fatto vedere (dietro le punte significa esporlo a brutte figure). Tanto sulla sinistra non e’ che abbiamo un titolare inammovibile, anzi mi sembra che ne cerchiamo uno “presentabile” da inizio campionato. Secondo me vale la pena riprovarlo. Avanti marinai !!
Come già detto in altro post, secondo me Palombo non può più giocare a centrocampo. A parte i limiti nella fase di costruzione, anche in interdizione è nullo. Guarda gli altri giocare, senza recuperare una palla o vincere un contrasto.
ciao skeno,non concordo sulla fase di interdizione di palombo concordo sul resto.le analisi le faccio cercando di capire la testa di delio che vede palombo ed altri giocatori titolarissimi,vedi bjarnasson.io cercherei la soluzione lontana da palombo a centrocampo..ciao luca,grazie mille.so di bjarnasson in nazionale ma,come leggerai l analisi del verona,il nostro problema con quel modulo sono gli esterni.Noi in fase di ripartenza attacchiamo con soli 2-3 uomini,gabbiadini un pò lento eder ed uno tra bjarnasson e gavazzi o de silvestri.obiang e kristicic sono lenti a salire e forse con paura non mollano la loro posizione,quindi per me l’islandese esterno non si può vedere,serve uno rapido a fare le due fasi e tecnico.l’islanda io non l’ho mai vista ma prendo il tuo suggerimento per vedere il ruolo di bjarnasson…grazie mille