Contro il Cesena schieriamo un attacco pesante, che tuttavia non rende come ci aspettiamo.
Confermato il 4-2-3-1 con Viviano in porta, De Silvestri a destra, Silvestre e Romagnoli difensori centrali, Mesbah confermato a sinistra. Centrocampo a 2 con Obiang e Palombo, attacco a 3 formato da Muriel a destra, Eto’o trequartista dietro Okaka punta centrale ed Eder a sinistra.
Il Cesena risponde con un 4-3-1-2 con: Agliardi in porta al posto di Leali, difesa a 4 con Lucchini a sinistra, centrali Krajnic e Volta ed a destra Perico, Mudingayi davanti alla difesa, mezzala sinistra Cascione e mezzala destra Giorgi.
Brienza trequartista dietro Succi e Rodriguez, fuori Defrel e Carbonero.
STRATEGIA SAMP
Fase di possesso della Sampdoria che cerca di aprire la difesa del Cesena e la sua barricata in ampiezza, sfruttando le caratteristiche tecniche e fisiche di Eder e Muriel (con la spinta dei due terzini in aiuto) e cercando un due contro uno sugli esterni approfittando delle scivolate in tempi sbagliati delle mezzale del Cesena costrette ad allargarsi in copertura.
Eto’o unico regista offensivo catalizza molti palloni e spesso inizia lui la costruzione mentre uno tra Palombo ed Obiang prova l’inserimento. Portiamo almeno 7-8 giocatori nella metà campo del Cesena.
Interessanti le giocate con imbucata centrale su Okaka ed Eto’o in velocità e il taglio verso il centro degli esterni.
Okaka è il giocatore che lavora sulla profondità muovendosi molto nell’arco offensivo.
Marcature preventive di Silvestre e Romagnoli per non far ripartire il Cesena e per continuare l’azione offensiva.
La fase di non possesso della Sampdoria è pressoché nulla, giocando una partita di attacco siamo costretti a prestare molta attenzione ai contropiedi avversari.
Eto’o staziona su Mudingaji e gli esterni offensivi rientrano sulla linea di centrocampo per un 4-4-1-1. Cerchiamo di recuperare alti i palloni persi, attuando un buon pressing offensivo.
STRATEGIA CESENA
Il Cesena risponde in fase di possesso cercando la costruzione con verticalizzazioni immediate su Brienza e sulle due punte, con l’inserimento delle mezzali ad accompagnare l’azione.
Difesa a 4 bloccata dietro e Mudingayi in copertura davanti.
Brienza cerca lo spazio giusto tra Palombo ed Obiang.
In fase di non possesso si dispongono con un 4-4-2 difendendo con baricentro molto basso: 10 dietro la linea della palla. Una punta si occupa di galleggiare tra Silvestre e Romagnoli, l’altra si occupa di Obiang mentre Brienza gioca su Palombo e Mudingayi si occupa di Eto’o.
Due linee molto corte e strette e grande determinazione quando superiamo la nostra meta campo.
Creano una densità pazzesca centrale dove non riusciamo a dare l’intensità giusta alle nostre azioni di attacco (foto).
Anche quando proviamo a cambiare gioco sul lato cieco della difesa cesenate loro sono bravi a scivolare per chiuderci i varchi.
Occupano molto bene gli spazi difensivi.
Mi stupiscono molto i due terzini (sopratutto Lucchini) che con una attenzione incredibile riescono a fermare due giocatori come Eder e Muriel.
LA PARTITA
Torna la Sampdoria propositiva di inizio stagione, facciamo la partita costruendo dal basso con Obiang ed i due terzini pronti a spingere, approfittando del mancato pressing offessivo del Cesena: giochiamo una partita offensiva già dai primi minuti, ma sprechiamo molto (foto).
Le occasioni iniziano al 10° minuto con un velo di Eto’o centrale per un bel tiro di Palombo da fuori area.
Al 20° Eto’o che semina il panico dentro l’area di rigore con la palla arriva a Muriel che spara alto.
Al 23° minuto splendida azione centrale tra Muriel ed Okaka che sbaglia il tiro, la palla taglia l’area di rigore ed arriva ad Eder che di destro allarga troppo il tiro.
Al 38° proviamo ad inveritre Eder con Muriel ed al 41° minuto Eder da dentro l’area calcia ancora fuori. Il Cesena risponde solo con un tiro in contropiede di Rodriguez che Viviano para senza problemi.
Okaka viene fermato in posizione regolare solo davanti al portiere, chiamata difficile del guardalinee coperto da Okaka ma grazie al fermo immagine si può vedere l’ errore commesso (foto) .
Percentuali bulgare nel possesso palla: Sampdoria 68% Cesena 32%, finisce il primo tempo con un 0 a 0, troppi gli errori davanti al portiere del Cesena.
Nell secondo tempo ripartiamo con Muriel a sinistra ed Eder a destra, Eto’ o retrocede spesso verso il centrocampo per impostare l’azione ed eludere la marcatura di Mudingayi (foto).
Forse per la frustrazione ed il nervosismo di non trovare la porta, forse per il gioco ostruzionistico del Cesena, forse per la condizione fisica in discesa per un primo tempo giocato ad alta intensità o forse per il fatto che incominciamo ad avere difficoltà nella zona centrale in cui siamo in inferiorità numerica, la nostra prestazione inizia a scendere di livello nei primi 20 minuti.
Il Cesena guadagna qualche corner dove difendiamo in un uno contro uno e lasciamo i tre attaccanti alti a centrocampo, costringendo il Cesena a difendere in 4.
Al 15 minuto esce Rodriguez ed entre Defrel. Al 23 minuto spazio a Correa per Muriel con Eto’o spostato a sinistra, Eder a destra e Correa dietro Okaka.
Ci proviamo al 30 minuto con un salvataggio miracoloso di Lucchini sulla linea su colpo di testa di Romagnoli su calcio d’angolo.
Al 30 minuto esce Mudingayi per Ze Eduardo e al 41 minuto spazio a Soriano per Palombo.
Gli ultimi 15 minuti sono arrembanti, ma il castello difensivo del Cesena regge.
Attacchiamo più con il cuore che con la testa, con fretta e confusione arriviamo al tiro con De Silvestri sulla destra e con Mesbah sulla sinistra.
L’attacco pesante non mi ha convinto troppo, più per le difficoltà individuali che per i movimenti. Ma c’è da dire che probabilmente se segnavamo nel primo tempo forse la partita sarebbe cambiata, ma con i se e con i ma…
Ora la difficile partita con il Napoli, almeno gli altri risultati di campionato ci sono stati favorevoli.
Segnalo l’ennesima partita meravigliosa di Obiang, un giocatore ritrovato, e dei due centrali difensivi.
4 commenti
Ciao Gino ma non pensi che, al di là degli episodi che non ci sono stati molto favorevoli, schierare tutto assieme il nostro arsenale offensivo sia stata una scelta errata proprio come concetto?
Mi spiego: in una partita che eravamo moralmente obbligati a giocare e vincere contro una squadra che si sapeva sarebbe venuta a fare il catenaccio non sarebbe stato meglio lasciare in panca Okaka con la sua fisicità e provare a sfondare con la classe e la velocità di Eder e Muriel più accentrati?
E poi su Eto’o: pare ormai che il ruolo sia quello di regista avanzato, ma provarlo nel ruolo di prima o seconda punta ed avvicinarlo così alla porta avversario è così utopistico?
Mi sembra un pò sprecato vedere il Re Leone così lontano…ciao!
Si cabezon tra le righe l ho scritto piu volte..eto o lo corre vedere prima o seconda punta esterno non mi convince,la scelta dei 4 attaccanti non mi ha convinto,molta confusione ma e’ vero che se il primo tempo segni una delle 4 occasioni clamorose del primo tempo magari la partita cambia..
Ciao Carlo, due domande per te. La prima riguarda l’ impiego dei centrocampisti, visto il buon numero e la discreta qualita’dei giocatori a disposizione non credi che nell ultimo mese si stiano sfruttando male come minutaggio e utilizzo delle caratteristiche tecniche? Mi riferisco al ridotto impiego di Duncan e alla scomparsa di Acquah per il quale sembra difficile pensare che si tratti di semplice scelta tecnica. La seconda collegata alla partita di sabato, nella quale, al netto degli sprechi sotto porta abbiamo visto tanta confusione. Piuttosto che schierare quattro attaccanti, costringendone almeno due a turno a snaturarsi per dare punti di riferimento ai compagni all inizio dell’ azione ( anche nella nostra meta’ campo ) non sarebbe stato piu’ logico giocare con un centrocampista in piu’ per dare parita’ numerica in mezzo e piu’ respiro al palleggio in uscita? P.S. ho visto che hai cambiato la tua foto in copertina, minchia quanto sei invecchiato nell ultima settimana!
ciao mikp,la foto di prima era del 2009…questa è di agosto 2014 😉 il lavoro del mister logora….concordo su quanto hai scritto e non ho risposta alla prima domanda bisognerebbe essere nello spogliatoio e vivere le situazioni.certo Soriano che si scalda 40 minuti ed aquah dopo le ultime buone prestazioni non lo abbiamo più visto,sicuramente c’è qualcosa oltre che tattica dentro le esclusioni…tatticamente ad inizio stagione giocavamo 433 con mezzali che in fase di non possesso si allargavano e le punte entravano dentro il campo,pensavo che domenica con il cesena poteva essere un idea palombo centrale aquah mezzala destra,obiang mezzala sinistra eder e muriel dietro eto’o…certo se segnavamo una delle 4 palle goal clamorose avremmo scritto altre cose e come sempre a fine partita è molto più facile dare soluzioni..a presto