Tra un campo di merda (la definizione è di Sinisa) e acquisti di mercato della stessa fattezza, arriva la notizia che i cinesi del Guangzhou, dopo il mancato arrivo di Diamanti, hanno comprato Biabiany.
Manna dal cielo per Ghirardi, presidente del Parma. E’ lardo che cola: Ghirardi si lecca i baffi, sta sbavando da ieri sera.
Biabiany, in scadenza di contratto, ha accettato l’offerta della squadra di Lippi. Il presidente del Parma non crede ai suoi occhi, non crede a questo gigantesco colpo di culo: lo ha già impacchettato e lo spedirà con posta ultra celere al Guangzhou.
8 milioni è una cifra decisamente alta, per un giocatore che in Italia non è mai stato decisivo. Ha sempre fatto vedere colpi a intermittenza. Velocità indiscutibile, ma visione della porta dilettantesca. Grande fumo negli occhi per tutti, grandi casini, ma pochissime azioni risolutive. Non vogliamo dire che Biabiany sia una pippa, ma poco (ben poco) ci manca.
E noi purtroppo ne sappiamo qualcosa: tre anni fa, l’arrivo di Biabiany fece inesorabile rima con serie B. Stendiamo un velo pietoso sulla precedente operazione Pazzini, in cui il Biabia fu valutato 7 milioni. Acqua passata. Ora il giocatore è in comproprietà tra Parma e Samp.
E ora questa comproprietà ci risulta clamorosamente utile. Gli scialaquatori cinesi hanno deciso di investire su Biabiany, che in effetti, nel campionato cinese, la solenne Chinese Super League, potrà finalmente fare faville, riprendere il suo adeguato ruolo di Ronaldo dei pezzenti.
E la Sampdoria avrà la metà degli onorevoli soldi orientali: 4 milioni di euro belli freschi, nelle nostre casse, senza alzare un dito. Soldi che non si sa ancora se arriveranno subito oppure a giugno.
E allora cosa ne sarà di questa cifra, comunque corposa (visti i nostri standard). Osti, batti un colpo!
Ancora un colpetto di mercato? O ci paghiamo i puffi?