Dopo esserci tolti un’enorme soddisfazione nel battere nel giro di sette giorni Roma e Milan, può sembrare di cattivo gusto cercare il pelo nell’uovo. Ma a Genova, si sa, siamo campioni nel mettere in luce il bicchiere mezzo vuoto, che nel caso della nostra amata Sampdoria si chiama trequartista.
Alvarez, Bruno Fernandes, Praet, Djuricic. Per ricoprire uno dei ruoli-cardine del 4-3-1-2 di Giampaolo, modulo da cui raramente si deroga se non in situazioni eccezionali (come avvenuto ieri nella memorabile vittoria di San Siro – e di San Viviano), in rosa abbiamo addirittura quattro opzioni. Analizziamole insieme, andando con ordine e attenendoci a rigidi parametri oggettivi.
Partiamo dalla prima opzione. Il giudizio non può che essere impietoso: trattasi di soluzione non percorribile. Ricky Alvarez, per quanto mister Giampaolo si ostini a difenderlo con una sfilza di requisitorie da far impallidire la buon’anima di Perry Mason, non è l’uomo giusto per noi.
Discorso simile ma diverso per Bruno Fernandes. Il portoghese, protagonista di un’infinita staffetta con Alvarez a inizio stagione, ha saputo conquistarsi i galloni da titolare con una serie di ottime prestazioni a partita in corso, condite da assist e gol pesantissimi: tre, per la precisione.
Ma quando tutto sembrava andare per il meglio, la maledizione del numero 10 che ultimamente alla Samp sta facendo strage si è accanita sul povero Bruno che, nelle ultime settimane, ha perso lo smalto che lo aveva contraddistinto all’inizio. Chi lo ha schierato titolare al Fantacalcio (come lo scrivente), o più semplicemente ha visto giocare la Sampdoria da dicembre a questa parte, non può non avere notato una preoccupante involuzione del portoghese, apparso imbolsito e senza idee.
Per arginare l’emorragia di fantasia e di buone prestazioni di Alvarez e Fernandes, in molti suggeriscono di puntare su Praet. Il giovane belga – secondo acquisto più costoso della storia della Sampdoria dopo Muriel – si sta ritagliando sempre più spazio come mezzala sinistra. Eppure, come il diretto interessato ha spiegato bene dopo la gagliarda prestazione contro la Roma, il belga non è un centrocampista, ma un trequartista. Giampaolo non è d’accordo: legittimo da parte sua.
Almeno finora, nessuno tra Alvarez, Fernandes e Praet è sembrato la soluzione ideale per colmare il vuoto della nostra trequarti. Logico quindi pensare alla quarta scelta (ma solo dal punto di vista gerarchico): Filip Djuricic, ancora di più dopo la sua sontuosa prestazione di ieri al “Meazza”.
Sì, può essere lui l’uomo che cerchiamo. Il nostro “mister Wolf” di tarantiniana memoria.
Se Alvarez copre ma non spinge, Fernandes spinge ma non copre e Praet al momento è più affidabile come interno sinistro di centrocampo, Djuricic garantisce un contributo efficace in ambo le fasi di contenimento e di costruzione della manovra, per il mister ugualmente importanti. Emblematico a questo proposito il sontuoso secondo tempo giocato dal serbo a San Siro.
I dati parlano chiaro: in 40 minuti scarsi di gioco, Djuricic ha subito 3 falli costati altrettante ammonizioni ai giocatori del Milan, propiziato il rigore conquistato da Quagliarella, recuperato 3 palloni e tagliato a fette la difesa rossonera nell’azione personale con cui ha sfiorato lo 0-2. Djuricic è un giocatore moderno che gioca a tutto campo. Ha doti atletiche, tecniche e tattiche.
E se fosse proprio lui il trequartista che ci manca? Una cosa è certa. Il sorriso con cui si è presentato ieri in sala stampa è contagioso. Speriamo di vederglielo sfoggiare sempre di più.
ROBERTO BORDI
7 commenti
Io personalmente lo vedo più sulla fascia che traquartista. Ma uno come lui deve giocare!!
A Milano è entrato in un 4-1-4-1 giocando esterno destro, non trequartista, per cui secondo me non è giudicabile nel ruolo dietro le punte. Da verificare, magari anche contro il Bologna, perchè adocchio e croce mi sembra quello più in forma dei tre, ho escluso Praet ormai considerato un Centrocampista.
Giampaolo vuol trasformare Djuricic e Praet in mezzali perchè la società non gliene ha date dal mercato, ma proprio Djuricic è quello piu dotato di dribbling e che incarna forse meglio il ruolo di trequartista, anche se Praet era famoso per essere giocatore da molti assist dietro alle punte (cosa che a noi servirebbe come il pane)…Paradossalmente ritengo invece Bruno Fernandes più una mezzala alla Soriano e Alvarez un autentico bidone!
Djuricic trequartista è l’intuizione più grande che Giampaolo potrebbe avere!!
B.Fernandes mezz’ala. Alvarez panchina a vita!
Praet ha molta più’ intelligenza tattica e capacità di corsa e di contrasto degli altri due, giusto che giochi lui mezzala. Bruno è Djuricic sono due giocatori di talento e non di continuità’, si alterneranno spesso da qui a fine campionato. Lo slavo ha ottimo controllo in velocità’ e dribbling, ma finora ha giocato solo spezzoni e quasi sempre in situazioni di rimessa. La situazione e’ diversa quando si giocano 90 minuti per 3/4 gare consecutive e in gare con spazi ridotti. Detto questo, abbiamo tanta qualità, era tempo che non ne avevamo così. Ci mancano peso e saltatori, per questo le partite interne con le nostre pari classifica le partiremo.
Concordo con MIKP su assenza di saltatori e in genere di punta centrale e soprattutto con la carenza di gioco sulle ali per aprire difese più arroccate. Il goal di Praet è scaturito da incursione di Muriel sulla fascia che ha seminato difensore e passato al centro. Su Djuricic: vero che mancano prove di partita completa, ma i movimenti si sono visti: ha seminato difensori, ha servito il Quaglia; anche gli ultimi minuti contro la Roma li ricordate? in dribbling è arrivato solo davanti al portiere. Suggeritore, finalizzatore, punta larga, vedete voi; comunque in campo.
Perchè giochiamo cn il trequartista ? Forse s’identifica così il mediano che pressa l’avvio dell’azione avversaria correndo sulla trequarti come la pallina di un flipper,per via della zona di campo dove transita deve esser un trequartista? La Samp gioca con un catenaccio organizzatissimo,la quinta essenza di un modulo di Herreriana memoria,difesa bloccata composta da una linea di 4 difensori cn licenza d’attaccare solo sotto minaccia di attentato chimico,un centromediano tatuato sulla maglia dei centrali difensivi,mezz’ali che sono scudieri dei terzini che iniziano a pressare come stolker i terzini avversari se sono fatti oggetto del inizio della manovra avversaria,che braccano gl’esterni offensivi avversari come cacciatori le prede,ruolo che i Paraguagio interpreta da premio Oscar,il Polacco degno compare di merende del primo merita anch’esso una nomination,il famigerato trequartista fa lo stesso duro lavoro ma sui centrali e le mezz’ali avversarie supportato dalle due punte nella metà campo avversa e nella propria dal centromediano trottoloso cn cui sradicano palloni dalle scarpette bullonate avversarie cn manovre a tenaglia degne delle legioni romane…La nostra strategia principale offensiva si basa sul pressing nella speranza di rubare una palla in una situazione favorevole di campo e trovare immediatamente una delle due punte in profondità,la strategia secondaria è la buona vecchia palla lunga e pedalare,entrambe le strategie nn prevedono le trequarti come zona di campo dove posizionare uno o più giocatori a inventare giocate brillanti,temo che il centrocampo a rombo di Gianpaolo sia una truffa,seduce cn la prospettiva di un ruolo antico e nobile e tradisce nella sostanza riducendo quella porzione di campo ad una trincea di prima linea difensiva…in questo modulo in quel ruolo sono tutti e 4 fuori ruolo,al mister sta valutando Puggioni anche se nn lo convince la regola che puoi giocare cn due portieri ma la può prendere cn le mani uno solo,nn sospettasse che si possano confondere state certi che il doppio portiere sarebbe ben più di un opzione affascinante per questo maestro del bel gioco che il nostro Mister…concludo dicendo un ovvietà se si vince chi se ne frega del bel gioco e se hai il trequartista che fa il mediano…