Il topo piange lacrime amare e torna nuovamente nel suo habitat fognato. Una fine misera quella del roditore: abituato a sguazzare nelle acque di scarico, quest’anno subisce persino l’onta della doppia mazzata.
Ma non c’è stata partita: il povero topo può solo prendersela con la propria inadeguatezza.
La squadra blucerchiata si è infatti confermata nettamente superiore, per tecnica, qualità e mentalità.
Il controllo del campo è netto.
Ad acuire la distanza siderale tra le due squadre si aggiunge la classe di alcuni campioni in maglia blucerchiata, giocatori che gli sventurati dirimpettai si sognano e che fanno ulteriormente la differenza.
Muriel è il primo fenomeno doriano, decisivo anche in questo derby: realizza il gol partita al 71′ recuperando palla dopo un passaggio scellerato e kamikaze di Ntcham che stasera si è ricordato di essere la pippa che avevamo ammirato fino a poche settimane fa.
Ntcham esegue il più classico e fesso dei passaggi orizzontali nella propria metàcampo mettendo in seria difficoltà Munoz.
Il difensore peggiora la situazione tentando di superare Muriel. Mossa suicida, Luis è rapido a soffiargli il pallone e a involarsi verso la porta. Il colpo da biliardo di destro del colombiano non lascia scampo a Lamanna. 1-0!
Il secondo fenomeno in maglia doriana è Patrik Schick.
Il boemo, a dispetto delle sue origini, nei pochi minuti a disposizione fa innumerevoli cose turche.
Dribbling ripetuti da freestyler, Patrik fa letteralmente impazzire l’impacciata difesa bibina, composta da individui rubati all’agricoltura, braccia strappate al rastrello.
Schick stasera sembrava un van Basten potenziato. E’ anche vero che di fronte alla nullità rossoblu anche Barreto sembrava Iniesta
Mai vista una tale quantità di inettitudine come quest’accozzaglia bibina degli ultimi tempi.
Solo la nostra imprecisione e le conclusioni deboli di Schick, al termine di azioni in cui si beveva gli avversari a due a due, ci impediscono di arrotondare il risultato.
Si chiude il derby col meritato successo doriano per 1-0, ma il divario tra Samp e genoa va oltre la vittoria di misura ed è apparso ancor più netto.
Il settimo risultato utile consecutivo ci porta a quota 41 punti: la parte sinistra di classifica è sempre più consolidata, mentre il topo ci saluta con la zampetta anteriore, alza il tombino e torna nuovamente a sciacquarsi le palle nelle sue acque fognate.
Noi torniamo a vincere due derby nella massima serie dopo 56 anni.
Piangi dunque bibino, piangi in abbondanza. Il Doria è nella storia.
4 commenti
Uno dei pezzi migliori che abbia mai letto su questo blog, sto ridendo da solo come uno scemo…
Poco da aggiungere se non che sto ancora godendo….
Grandi ragazzi! E magica Sampdoria.. a casa!!
Dai, abbiamo vinto su un loro errore, altrimenti finiva 0-0!!!
Ragazzi questi sono i commenti delle MERDE che mi fanno GODERE di più.
Sono stati annichiliti, sul campo e sugli spalti, hanno tirato una volta in porta in 90′!!! x un ns. errore, mentre x loro è stata un’ azione da cineteca del calcio, poveracci, nel secondo tempo la palla l’hanno vista solo dopo che Orsato ha fischiato la fine della partita, quando aveva la palla in mano ben visibile alle MERDE, anche xchè durante la partita ,l’hanno vista veramente poco, i loro decantati difensori, hanno ancora adesso il mal di testa, per le bambole prese.
E hanno ancora il coraggio di scrivere minchiate RIDICOLI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
caro pino la loro incompetenza ed ignoranza calcistica credo che sia conosciuta in tutta italia.obiettivita’ ed equilibrio per loro sono parole sconosciute poi ovviamente ci sta il menaggio ma loro sono sempre stati maestri nel negare anche l’evidenza….poveracci……godiamoci la doppia vittoria e lasciamoli rosicare per bene