Gollonzi, infortuni, espulsioni, traverse. Ma un punto doveva essere e un punto è arrivato. E vale oro colato, dopo le sconfitte di Carpi, Frosinone e Palermo, asfaltate dai rispettivi avversari. Andiamo a + 5 dalla zona retrocessione, visto il calendario di oggi, sulla carta sfavorevole, possiamo dunque accendere un paio di ceri alla Madonna della Guardia.
Al Franchi si è vista una buona Sampdoria che ha saputo approfittare del periodo negativo della Fiorentina. Gara equilibrata, col dominio della Viola limitato agli ultimi venti minuti. Soffriamo solo una volta rimasti in 10, in seguito all’espulsione da bamboccio di Correa, che ha trattenuto per la maglia Ilicic dopo che l’arbitro lo aveva minacciato di doppia ammonizione almeno da mezz’ora.
Montella non lo cambia e Correa casca nella trappola viola come un pesce lesso. Un errore da ragazzino che poteva costarci la partita: un segnale che Correa deve crescere ancora molto.
Positiva invece la prova del redivivo Krsticic, dopo il necessario ambientamento a inizio partita, il serbo si è guadagnato la pagnotta, correndo come se non vi fosse un domani.
Gara compassata, svegliata dai colpi di classe di Quagliarella. La Fiorentina passa in vantaggio al 23′ su combinazione Borja Valero-Ilicic e conclusione vincente dello sloveno.
Per fortuna troviamo il pareggio prima del termine della frazione, grazie alla prima rete di Ricky Alvarez: sinistro angolato che inganna il dormiente Tatarusanu: 1-1 bene così.
Nella ripresa continua il match sonnolento. A noi va benissimo così, con la Fiorentina che palesa uno stato di forma piuttosto approssimativo.
Reggiamo bene anche in difesa, molto meglio del solito: puntuale Ranocchia. Anche Diakité, a sorpresa affidabile, offre alla causa blucerchiata sostanza, peso, oltre a validi centimetri e chili di nerchia. Brividi per la traversa su punizione di Ilicic al 75′, dieci minuti dopo è Tatarusanu a compiere il miracolo su conclusione magistrale di Quagliarella. Il portiere devia sulla traversa.
Ma va bene così, con l’espulsione idiota di Correa e una sequela di infortuni finali, il punto conquistato è letteralmente oro. E’ una giornata che può essere decisiva per il nostro futuro. Una giornata in cui Montella ha azzardato una formazione inedita che è risultata funzionale alla causa. Bravi tutti, bravi i giocatori e il Mister in panchina. Avanti così, con l’Udinese sarà un’altra battaglia.
8 commenti
La Fiorentina si giocava molto, abbiamo fatto una bella figura. Cerchiamo di arrivare al derby sereni.
Ciao,
perdonami, ma “trappola viola” un cavolo, Correa é un giocatore di prospettiva con ottimi mezzi tecnici, ma nn ha ancora capito che in Italia si deve alternare la ricerca del “numero” alla giocata essenziale, si inxapponisve in inutili dribbling e quando nn gli riescono, spesso e sovente si appende all’avversario ottenendo degli evitabili simo cartellini gialli. peccato perché in 11 con soriano a fare finalmente il suo ruolo, mi sentivo colare i tre punti. sia chiaro, preferisco correa al passeggiante cassano, almeno dal primo minuto, ma se nn acquisisce un minimo di mentalità italiana, resterà un incompiuto.
hai ragionissima Matteo.
Io sono un estimatore del nostro unico fuoriclasse, ma devono dirgli di fare le cose facili bene, e poi inventare le sue mattane, che peraltro quando riescono sono sempre giocate pericolose perché creano superiorità e sbilanciano gli avversari.
Prima fare cosa giusta, poi cosa difficile, direbbe Boskov
Punto pesantissimo e meritato, se non fossimo rimasti in inferiorità numerica e avessimo avuto un pizzico di convinzione in più forse si poteva tentare il colpaccio contro una Fiorentina davvero giù di corda, ma va benissimo così!
Oltre allo sciagurato Correa oggi da mettere dietro alla lavagna c’è Fernando, ma lo faceva apposta a non dare mai via la palla e a farsi pressare dagli avversari col rischio di perderla così com’è accaduto nel finale? Che nervoso…
Sugli scudi invece metto De Silvestri e Quagliarella, due autentici leoni!
Comunque vada Ferrero Montella e Cassano fuori dalle cuggie! Los Von Rom
E al loro posto Totò , Peppino e la malafemmina….
Concordo, in 11 potevamo fare il colpaccio, stavamo tenendo noi il gioco quando si é fatto cacciare il ballerino.
Pensierino:
due gennai fa arrivavano insieme Eto’o e Muriel. Esultanza totale (mia per prima). Poi é andata come é andata, cioé di merda, un quarantenne e un lavativo.
Gennaio di quest’anno. Arriva nell’indifferenza del calcio e con la freddezza dei doriani Quagliarella. Punto fermo del gioco. E solo sfortuna e miracoli di portieri gli hanno impedito di segnare in poche partite una sfilza di EUROGOL.
Verissimo quello che dici, credo però che si debbano fare dei distinguo…
Due gennai fa eravamo terzi in classifica, l’entusiasmo era ai massimi livelli e quando poi vedi un autentico campione come Eto’o vestire la maglia della TUA squadra come fai a non esaltarti?
Che poi il rendimento di quest’ultimo prima del crollo generale negli ultimi due mesi non era stato affatto negativo, la vera delusione per me è stata ed è Muriel!
Questo gennaio invece morale sotto i tacchi, brutta classifica e in più ti vendono il capocannoniere e uomo simbolo delle ultime stagioni e al suo posto arriva un 33enne che ha fatto tre, forse 4 gol fino a quel momento, come si poteva essere entusiasti?
Insomma, a questo giro il comportamento della tifoseria mi è sembrato normale, logico…