Tre partite in 10 giorni sono difficili da gestire per tutti, figuriamoci per una squadra dalla rosa corta come la Sampdoria. Nel derby d’Italia contro l’Inter, Allegri ha fatto rifiatare un certo Higuain. Persino il tecnico del Napoli Maurizio Sarri, noto per la sua refrattarietà ad affidarsi alle seconde linee, nella vittoria con il Bologna di sabato scorso ha dato spazio a Strinic e Zielinski.
Probabilmente, soltanto la Sampdoria ha rinunciato al turnover nel tour de force delle ultime tre giornate. Una scelta che non ha pagato, vuoi per alcune decisioni arbitrali discutibili, vuoi per una forma fisica in calando che nel match di Bologna ha condannato i blucerchiati alla sconfitta.
Col senno di poi, dirà qualcuno, è troppo facile. E invece no, dato al “Dall’Ara” un allenatore esperto come Giampaolo doveva immaginarsi un calo atletico della squadra in corso d’opera. Esattamente quanto successo dopo 30 minuti, quando il Bologna ha cominciato a conquistare campo e i giocatori della Samp, per la prima volta in stagione, arrivavano secondi sulla palla.
Torreira, Quagliarella e Barreto non dovevano partire dall’inizio. Se in difesa Giampaolo aveva gli uomini contati, a centrocampo e nel reparto offensivo c’era un’abbondanza di cui approfittare. Non è un caso che nella ripresa, ormai a giochi fatti, il mister abbia tolto Torreira e Quagliarella per dare minutaggio a Schick e Cigarini, della cui esperienza questa squadra ha bisogno come il pane.
Discutibile anche la decisione di tenere in panchina per l’ennesima volta Bruno Fernandes. Indipendentemente dalla traversa colpita a tempo scaduto, il portoghese deve essere inserito il prima possibile in squadra. La sua qualità in mediana può fare la differenza e la partita di ieri sarebbe stata l’occasione giusta per affidargli una maglia da titolare per la prima volta in stagione.
Un’ultima annotazione sul reparto d’attacco. Il Bologna, anche nella mezz’ora iniziale dove non ha mai visto palla, ha giocato in modo prudente senza mai lasciare larghi spazi a Muriel per puntare l’uomo e andare in porta. Ecco, se Muriel non è in serata di grazia davanti la Samp fa fatica. Se a ciò si aggiunge un Quagliarella a mezzo servizio (a 33 anni andrebbe utilizzato con maggiore parsimonia e non sfiancato come ha fatto il mister), ci chiediamo il perché di Budimir in panchina.
Ma poco male. Come ha sottolineato giustamente nel post-partita Giampaolo, “tre sconfitte di fila danno fastidio ma ancora all’inizio, il campionato è lungo ed è tutto da giocare. Non deve intaccare il morale di una squadra giovane”. Giovane e per questo soggetta a sbalzi d’umore e di prestazioni. Ora testa alla trasferta di Cagliari, dove per fare risultato servirà la migliore Samp. Che per essere tale, anche dal punto di vista atletico, non potrà prescindere da Budimir e Bruno Fernandes.
ROBERTO BORDI
7 commenti
Ciao Roberto, scusa ma sono in disaccordo su diversi aspetti: fai l’esempio di Allegri che ha tolto Higuain con l’Inter ma non mi sembra sia stata una scelta vincente. Tra l’altro Allegri per quella scelta è stato fatto nero e la Juve ha perso dopo mesi. Anche la questione atletica della Sampdoria di cui parli mi sembra un po’ campata per aria. I giocatori sono supervisionati tutta la settimana, non siamo mica negli anni ’50. Giampaolo utilizza strumenti avanzati per sapere che un giocatore è atleticamente a posto, non è che se lo inventa.
In più giampaolo ha detto che 5 giorni di distanza dall’ultima partita era un tempo che garantiva il recupero (a differenza di altre squadre che hanno giocato dopo 4 giorni). E tutti gli allenatori dicono che la fatica si risente alla terza gara ravvicinata, non alla seconda. Quindi Giampaolo ha fatto le scelte probabilmente più giuste, se toglieva i titolari potevamo fare anche una figura peggiore. Questa è la mia idea. Ciao a tutti
Ciao Pablo, ti rispondo brevemente. Ho usato il caso di Higuain come metro di paragone per dire che anche le squadre più forti fanno turnover, indipendentemente dai risultati che ne conseguono. Per quando riguarda la questione atletica, dalla mezz’ora del primo tempo in poi tutta la squadra (e il centrocampo in particolare) è crollata fisicamente, arretrando il baricentro di una ventina di metri e favorendo il gioco in verticale del Bologna. Punto 3: hai ragione, Giampaolo aveva promesso il turnover soltanto alla terza gara. Ma con Roma e Milan ci siamo spremuti con due partite giocate ad altissima intensità, dunque era lecito attendersi un calo fisico da parte della squadra e specialmente della mediana già alla “terza partita” delle quattro complessive. Ti saluto e ti ringrazio delle tue considerazioni. A presto
Io comunque capisco tutti ma questa squadra come sempre resuscita tutti…
Scommettiamo che a Cagliari conterà di più la batosta allo Stadium dei sardi anziché le tre sconfitte consecutive della squadra blucerchiata?
Quindi sarà ennesima sconfitta?
Io spero sempre che questa squadra tiri fuori gli attributi ma evidentemente non ne ha.
Suvvia, non diciamo eresie!
Il Bologna ieri era per 8/11 IDENTICO a quello che ha giocato, 24 ore dopo di noi, a Napoli!
Le uniche varianti erano in difesa perchè a loro mancava lo squalificato Kraft, hanno spostato Torosidis a destra e inserito Maietta a far coppia con Gastaldello, e c’è stato poi il rientro di Destro al centro dell’attacco, tutto qui!
Non ho visto la partita quindi inutile che commenti la gara, ma se ci hanno, come leggo e sento in giro, surclassato anche e soprattutto da un punto di vista fisico tutto ciò è abbastanza preoccupante perchè avvenuto, lo ripeto, contro un avversario che aveva un giorno di riposo in meno e che non ha fatto nessun turn over…
Concordo con Pablo in più aggiungo che parlare di turn over dopo sole 4 giornate (la quinta era ieri) da ragazzi di 20anni che si allenano tutti i giorni a me sembra esagerato e in difesa che cambi fai? Sono grammi i titolari e le riserve chi sono Dodo’ o qualche primavera? Mal gestiti purtroppo….
Ciao Roberto e buongiorno a tutti, io invece sono, nel complesso, d’accordo con la tua analisi.
Ma aldilà delle scelte iniziali che noi valutiamo con il senno di poi, mi è parso che Giampaolo ieri sera sia stato lento nel leggere la partita e adottare le opportune contromisure. Il primo gol del Bologna non è stato uno sparo nel buio, pericoli ve ne erano stati già diversi. Era lì che si doveva intervenire. O al limite all’inizio della ripresa senza aspettare di subire il 2-0. E’ chiaro che anche per chi entra, entrare sul doppio svantaggio non aiuta di certo.
Mi auguro in futuro un mister un pò più propositivo e reattivo in ordine alla lettura della partita.
Non facciamo drammi, ma svegliamoci.
“Non facciamo drammi, ma svegliamoci”. Mettiamo questo commento tra virgolette, stampiamolo su carta A4 e facciamolo attaccare sugli armadietti del Mugnaini.